12 Ottobre 2024
Cogitamenti

1000 giorni

IL “DEMOCRISTIANO” Renzi ha proclamato lo stato di agitazione italico per la durata di mille giorni.

Mi è subito tornata alla mente la splendida e tragica avventura di Napoleone, la cavalcata che il toscano-corso fece nella storia, lasciandovi un segno immortale.

Dopo l’esilio all’Isola d’Elba, insofferente per natura e sensibile al richiamo di tanti Francesi, Napoleone fuggì e sbarcò in Francia. Terrorizzato, l’ancien régime, che aveva riesumato le parrucche infarinate, non avendo capito nulla, gli mandò contro un esercito. Che passò immediatamente dalla parte dell’Imperatore. E così i successivi, eserciti, uno dopo l’altro, che Parigi spediva a fermare “il diavolo”, tornavano orgogliosamente sotto la bandiera di Napoleone. Che entrò trionfante a Parigi, senza aver sparato un colpo.

Immediatamente la Gran Bretagna sollevò l’Europa contro il pericolo mortale. A Waterloo, cento giorni dopo la fuga dall’Elba, ci fu una battaglia epica, incerta, lunga e sanguinosa. Sui prati belgi si giocò il destino dell’Europa. Napoleone aspettava il Generale Massena, di rinforzo. Arrivarono invece i Prussiani, ed i Diavolo Neri Tedeschi risolsero la battaglia.

Sant’Helena.

Altri tempi.

Altri Uomini. Altri ideali. Storia vera.

Oggi, nella palude di questo Stivale, amato e dannato, abbiamo un altro toscano, Renzi, che guida il Governo. Lui, megalomane, vuole 1000 giorni, contro 100 di Napoleone.

Per entrambi alla fine ci fu e ci sarà Waterloo.

E per Renzi i segni ci sono già, a saperli leggere. I “grandi” giornali hanno cambiato atteggiamento nei suoi confronti. La luna di miele è finita. Addirittura si rivedono in Tv vecchi catenacci come D’Alema e Monti, per non parlare di Formigoni. E Berlusconi fa il pesce in barile, vestendo le penne colorate di un Richelieu, ma sempre corvo politico restando.

Il buon Renzi – “Napoleone” continua a proclami, ad annunci, a gelati (a proposito: la miseranda sceneggiata del carrettino del gelataio, per sfottere l’Economist è costata la bazzecola di 1000 euro. Manco fossero stati da Briatore al Billionaire! Il gelato più caro al mondo, per Pantalone!).

Improponibile.

Nell’Italietta del dopoguerra gli uomini di Stato, a tutti i livelli, avevano il senso della dignità, il decoro della funzione, la sobrietà del comportamento. Comunque la pensassero, ovunque militassero. Non vestivano Armani, e le cravatte erano quello che erano. Ma avevano la schiena diritta e lo sguardo limpido: c’era da ricostruire una Nazione. Occupata, per di più. Bene o male, c’era almeno la speranza per i figli. Mio Padre fu uno di loro. Mai ricco (non approfittò delle occasioni), mi trasmise un’eredità importante. Amore per il lavoro. Non rubare. Le regole sono regole. E ad undici anni, mi portò a lavorare alla Fiera Campionaria di Milano nelle vacanze di Pasqua, quando gli altri andavano in montagna. Gliene sono grato ancora oggi che sono vecchio.

Oggi stiamo assistendo a sceneggiate che faranno rivoltare nella tomba Mario Merola, il re della sceneggiata napoletana, un gigante al confronto. Non c’è nessuno che abbia gli attributi di dire come stanno le cose e come uscirne: non sarebbe politicamente corretto e ci vorrebbe un coraggio da leoni ad ammettere settanta anni di menzogne, di fallimenti, di latrocini, di corruzione, di prevaricazione, di concussione, di malaffare, di alleanze pubblicamente negate ed indissolubilmente incatenate sottobanco. Non ce la faranno mai, per mancanza di senso dello Stato, di morale sdrucita, di coraggio assente, di dignità perduta, di interesse personale trionfante.

Non c’è da stupirsi se due Marò sono in balia di un popolo ove si vendono bambini o parte di loro, di un popolo che vede morire di fame milioni di persone nell’indifferenza di pochi, di un popolo che assiste al martirio di donne dai sei anni in su, impiccate dopo… “l’uso”. I due Marò sono abbandonati. Fossero stati non dico americani o Tedeschi, ma cittadini di San Marino o di Andorra sarebbero già a casa. L’Italia, serva disprezzata, non conta nulla, nonostante abbia in giro per il mondo il più alto numero di Militari dopo gli americani. Che volete che conti? Chi presta attenzione ad un Governo servile, pronto a fungere da scendiletto (eufemismo per rispetto del pubblico femminile)?. Ci occupano da settanta anni. Ci hanno riempito di atomiche (118, per la precisione. Se scoppia il Mediterraneo diventa inabitabile per qualche migliaio di anni). Se succede qualche problema i militari stranieri vengono giudicati nel loro paese: Cermis docet. Siamo considerati servi, ubbidienti per di più.

E Renzi vuole 1000 giorni? Per fare che?

Forse per attuare la strategia scelta sul panfilo di Elisabetta II, quando fu deciso di svendere tutto il meglio dello Stivale (l’industria alimentare è quasi tutta in mani straniere, ma è solo un pallido esempio), e di “cinesizzare” l’Italia. Stipendi da mala sopravvivenza, circa 7/800 euro al mese, e livellamento al basso della vita sociale. Esattamente quello che sta avvenendo e che Renzi si è incaricato di portare a compimento.

1000 giorni?

Waterloo!

Fabrizio Belloni

Cell. 348 31 61 598

2 Comments

  • Friedrich von Tannenberg 10 Settembre 2014

    Quanta verità…solo una precisazione: a Waterloo, l’Imperatore attendeva Grouchy, non Massena (che, se non sbaglio, difendeva le frontiere meridionali).

  • Friedrich von Tannenberg 10 Settembre 2014

    Quanta verità…solo una precisazione: a Waterloo, l’Imperatore attendeva Grouchy, non Massena (che, se non sbaglio, difendeva le frontiere meridionali).

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