Nell’impareggiabile dipinto di Gustave Moreau (Parigi, 1826-1898), rinveniamo una simbolica di notevole interesse che riconduce alla Sapienza della Magnum Opus, la scienza delle ‘trasmutazioni’.
L’unicorno, animale magico per eccellenza, indica una particolare fase dell’Alchimia che qui non disveleremo.
Il corno rappresenta tanto le forze lunari (falce), quanto l’antica immagine della cornucopia (dal latino cornu copiae = corno dell’abbondanza) e riporta alla mente le corna dei bovini che racchiudono analoga simbologia.
Il corno in questione, di forma diritta, allude all’elemento fuoco (fallo fecondante) o Fuoco dei Saggi. Ciò viene confermato anche dal colore del cappello coronato e del mantello indossati dalla fanciulla, il cui cromatismo è rosso fiamma.
Ella è l’immagine stessa delle forze femminee ed isiache, come si evince dalla falce lunare con la gobba a sinistra (luna calante).
Le due figure sottendono altresì all’Albedo (unicorno bianco) e alla Rubedo (mantello e copricapo rossi).
Tuttavia, questa trattazione non può essere approfondita ulteriormente meritando uno spazio decisamente più vasto.
– Stefano Mayorca – Riproduzione riservata
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