Le vicende successive alle guerre mondiali hanno impedito che ci fosse una vera riconciliazione fra i popoli nemici. I vincitori hanno voluto imporre una verità di parte e di comodo impedendo così di colmare quel baratro, colmo di sangue, creato dalla continuata istigazione all’odio, origine di tanti crimini. Una versione artefatta degli eventi è stata imposta come verità dogmatica, indiscutibile e, dall’altro canto, si è reso estremamente arduo, se non impossibile, dare voce ai vinti, anch’essi ansiosi di far emergere la loro verità, le loro ragioni. La congiura del silenzio copre, con una coltre impenetrabile di colpevoli silenzi ed omissioni, quei crimini di cui, in questo libro, si è costretti a risvegliare la memoria e l’orrore. Libri come questo, definiti “revisionisti” o “negazionisti” vengono messi al bando dalle principali Case Editrici, limitandone così la diffusione a settori marginali del pubblico e dei lettori. Leggi speciali e liberticide, inoltre, sono state promulgate in molti Stati del mondo a baluardo inespugnabile contro chi osi infrangere le verità codificate dai vincitori.
L’Autore è un ingegnere appassionato di storia. In questo libro, egli si sforza di confidare l’assioma: “vincitori angeli del bene in guerre giuste; vinti demoni malvagi aggressori di vittime innocenti”. Le guerre sono tutte ingiuste per il fatto che vince sempre chi è più forte, più ricco, più violento. Il più forte non è mai l’oppresso ma è l’oppressore. Per un mondo di vera pace occorre che i vincitori ammettano i loro crimini e si prostrino sulle tombe delle loro vittime. L’Autore richiama solo alcuni esempi di eventi tragici, ben noti agli studiosi, su cui si stende, come una pesante cappa di piombo, una negazione della memoria ed un silenzio omertoso che non consente una attenta ed aperta discussione sugli eventi funesti del XX secolo. Partendo da questi esempi di crimini commessi dai “vincitori”,
l’Autore fa una attenta disamina di fatti inoppugnabili per dimostrare che non esistono guerre giuste ma che la guerra è, di per sé, un crimine e una ingiustizia. L’aver creato un Tribunale ad hoc per codificare la colpevolezza dei nemici vinti mettendoli a morte e, allo stesso tempo, assolvendo, senza alcun processo, i vincitori colpevoli degli identici delitti, è quello che i latini definivano «Maximum Jus, maxima injuria!».
Francesco Paolo d’Auria, aurore di molti scritti su temi di storia. in particolare sulla Seconda Guerra Mondiale. Classe 1932, ingegnere specializzato in telecomunicazioni, una intensa vita di lavoro in ogni parte del mondo, ha già pubblicato vari testi fra cui: “Giovanni &Ando Pilota”, un libro dedicato alla memoria del padre, Ufficiale Pilota e “Eine, Von Bonen”, un libro che descrive la storia vera e straordinaria di un ragazzo quindicenne volontario nei Battaglioni “M” e poi nella SS Leibstandarre AR
I
IL GATTO E LA VOLPE
Forse i più giovani non li conoscono ma, al tempo della foto (1943), questi due “gentlemen” dal volto soddisfatto avevano appena deciso di decretare la fine del mondo conosciuto dai nostri padri. Con un tratto di penna, millenni di civiltà greca, romana e cristiana furono spazzati via per lasciare che, sulle macerie di quella civiltà, in pochi decenni, sorgessero, nel mondo, gli odierni canoni di vita sociale: guerre, mercati, consumismo, corruzione, fame, sequestri e torture, deportazioni e sterminio di intere popolazioni, guerre, stupri, distruzione delle famiglie, mariti che uccidono le mogli, madri che ammazzano i figli, guerre, figli che uccidono i genitori, bombe, terrorismo, menzogne, ipocrisia, malafede, armi di distruzione, guerre, uranio impoverito, prostituzione dilagante, assassinii mirati, mafia, camorra, droga, stragi di studenti, guerre, giudici corrotti e incapaci, napalm, gas arancio, disoccupazione, debito pubblico, guerre, politici ladri, pornografia, film per idioti, laureati ignoranti, professori somari, guerre, medici incapaci, malati lasciati morire, cibo avariato, guerre e infinite altre abominevoli storture che hanno distratto l’Umanità dalle vie della ragione e della giustizia. Tutto questo è da attribuirsi a quei due volti sorridenti e ai loro “danti causa”.
Fra le delizie di questa nuova civiltà ha un ruolo primario la MENZOGNA! Fino a quando? Con un
impegno di molti anni, “QUO USQUE TANDEM?” il libro di Francesco Paolo d’Auria, intende aprire uno spiraglio nella coltre di omertà e di silenzio con cui sono stati nascosti i crimini commessi nel XX secolo dai vincitori delle due guerre mondiali. Il libro è una attenta e rigorosa disamina di fatti, documenti, testimonianze, riferimenti che possono illuminare, almeno si spera, le nuove generazioni. Non si può continuare a vivere nella menzogna! Solo cercando la verità si può ricostruire, dalle rovine materiali e morali, il mondo distrutto!
impegno di molti anni, “QUO USQUE TANDEM?” il libro di Francesco Paolo d’Auria, intende aprire uno spiraglio nella coltre di omertà e di silenzio con cui sono stati nascosti i crimini commessi nel XX secolo dai vincitori delle due guerre mondiali. Il libro è una attenta e rigorosa disamina di fatti, documenti, testimonianze, riferimenti che possono illuminare, almeno si spera, le nuove generazioni. Non si può continuare a vivere nella menzogna! Solo cercando la verità si può ricostruire, dalle rovine materiali e morali, il mondo distrutto!
L’Autore
P.S. Per acquisti (€25): 069870855 – 320 11 59 470 o anche francodau@libero.it
SI TRATTA DI UN LIBRO BASILARE, UNA SUMMA DI STORIA RECENTE CHE TUTTI I GIOVANI DOVREBBERO CONOSCERE A MEMORIA! NON CI SARA’ MAI GIUSTIZIA PER I VIVI E, SOPRATTUTTO, PER I MORTI, E NON CI SARA’ LIBERTA’ SENZA LA VERITA’!