Un romanzo d’avventura alchemica
“Sottovento e Sopravvento” è il nuovo romanzo di Guido Mina di Sospiro edito per i pregiati tipi di Ponte alle Grazie, ed è molte cose, molte di più di quanto ne possiamo sognare noi con la nostra “filosofia”. Sì, perché questo è un romanzo, un romance d’avventura e d’amore, ma anche un’ardita operazione filosofale. Quale “ventura” infatti più classica di quelle aventi per protagonisti i pirati dei Caraibi? La ricerca d’un tesoro sepolto in un’isola che riecheggia leggende antilliane e miti contemporanei di varchi spaziotemporali. Isole perdute, misteriose, poste in un differente continuum verso le quali si viaggia come facevano i navigatori irlandesi medievali alla volta delle Fortunate o di Tir Na nOg.
Perché irlandese è il protagonista, come latino americana è la sua controparte in quest’avventura di mare, di sole e di cielo, nella quale confluiscono tutti gli Elementi del grande, Mutus Liber della Natura. Una Queste dove il Vento, che è Spirito, soffia nelle vele di coloro che inseguono un loro, più alto, Destino, conducendo la barca attraverso il Fuoco e lungo i mari del Fato e gli Oceani del Tempo; due singolari individui: un uomo e una donna, un maschile ed un femminile, sino a raggiungere la coniunctio oppositorum e dunque ritrovare loro stessi nella loro eterna essenza. Pianeti e Sfere Celesti, ruotanti sotto il governo di divinità greche e celtiche, scandiscono gli eventi in un susseguirsi anche di colpi di scena che il Narratore inanella in una sapiente teoria all’apparenza soltanto fantastica e invece, proprio in virtù di questo, totalmente reale… o Regale. In questo avvincente romanzo, picaresco a volte, metatemporale nel suo essere collocato nel nostro tempo, tra classiche mappe di pirati da decifrare e pericolosi criminali, esiste dunque una “chiave crittografica” che ce lo fa leggere come un percorso iniziatico, appunto alchemico, che porta chi lo legge e gli stessi protagonisti, ad abbandonare questa nostra presunta realtà sublunare per abbracciarne un’altra di ordine superiore. Così, l’anima maschile conosce e si fonde con quella femminile, appunto il “sottovento” diviene e prende il “sopravvento”, ovvero il “Vento di Sopra” quello che conduce alle Stelle. E il Tesoro? Il forziere c’è ma non racchiude soltanto ciò che appare all’occhio profano, alla bramosia della ricchezza, ma un qualcosa d’altro, più duraturo e prezioso dell’oro.
Che cosa questo sia lascio sia il fortunato lettore a scoprirlo, sempre che anch’egli abbia il coraggio e l’ardire di navigare nei perigliosi mari che conducono all’Altrove.
Sottovento e sopravvento
Guido Mina di Sospiro
Ponte alle Grazie
Milano 2017
Pagg 200
Euro 14,90
Recensione a cura di Dalmazio Frau
2 Comments