8 Ottobre 2024
Mondialismo

I Progettisti del Governo Ombra Europoide usano i loro servi consapevoli o inconsapevoli e gli Italiani, come al solito, non se ne accorgono

Il caso Weinstein

Il caso Weinstein non ha nulla a che vedere con i diritti delle donne.

È un fatto di cronaca scandalistica, come  ce ne sono sempre stati negli ambienti del potere mediatico, hollywoodiano o meno.

Ma è un’occasione ghiotta per i Progettisti occulti, come li definiva giustamente l’antropologa critica del Progetto Europa, Ida Magli, per riconfermare alcuni elementi funzionali al Piano Massimalista di Inclusione che deve costantemente essere rinfocolato, non nella critica, ma nell’accettazione del suo essere fatale, finalista, inattaccabile e, in fondo, inaccessibile da parte dei popoli mai chiamati ad esprimere la loro opinione sul merito e sul metodo dell’Unificazione Forzata, alla quale sono stati consegnati nell’assoluto silenzio-assenso dei suoi servi.

Servi sono stati e sono soprattutto coloro che ci propinano una televisione, un giornalismo basato su alcuni cardini imprescindibili, atti alla continuazione e all’ alimentazione della necromacchina della distruzione di ogni residuo di identità individuale e collettiva: il gossip e la cronaca nera.

Il problema, nel caso Weinstein, era trovare un ponte di collegamento con l’Italia, qualcuno che ambisse ad attrarre l’attenzione su di sé, per motivi narcisistici e allo stesso tempo vittimistici, proponendo all’Opinione Pubblica nazionale e internazionale due giudizi “morali” sugli italiani.

La tardiva denuncia di violenza vera o presunta, qui non interessa, subita dall’attrice Asia Argento, è l’anello di congiunzione che occorreva per definire meglio le Versioni Italia da propinare ai media, al Mercato Globale Predatorio e al pubblico rimbambito dai due cardini della comunicazione plagiante, distraente di cui sopra.

Prima versione.

Gli italiani sono fondamentalmente razzisti.

E quindi necessitano di essere ri-educati costantemente all’ideologia della società liquida, priva di connotazioni identitarie.

L’Argento, infatti, fa sapere che se ne andrà a vivere nella “civile” Germania, il cuore pulsante dei Diritti Umani del Progetto Unificatore Europeo, e in Italia ci tornerà solo per le vacanze, visto il trattamento subito all’indomani delle sue esternazioni vittimistiche che hanno diviso le donne italiane, non tutte supinamente aderenti alla visione neofemminista mondialista, che le vuole tutte schiave di un’unica negativa e compatta considerazione del maschio umano.

Quel tornare in Italia solo per le vacanze, rammenta al mondo intero che il nostro paese non ha Storia ed è soltanto un’espressione geografica salutare ai desideri di chi anela di spendere i propri redditi per rifocillarsi e  prendere il nostro caldo sole sulle chiappe.

Insomma, meritiamo giusto la connotazione di servitori dei bisogni di riposo altrui e dovremmo essere grati se qualcuno ancora ci desidera come meta turistica, visto il comportamento tenuto nei confronti di una connazionale abusata dall’orco Weinstein che avrebbe dovuto essere difesa senza sé e senza ma.

Seconda versione

Gli italiani sono sessuofobici, maschilisti e non aderiscono morbidamente al genderismo.

Quella che avrebbe dovuto essere la lacrimevole storia di Asia Argento, non riuscendo a rappresentare e a convincere Tutte le Donne, pur smuovendo a commozione la Boldrini che a tale commozione non si piega quando si tratta di stupri compiuti su donne italiane deboli, povere e inermi, è usata a sua insaputa, molto probabilmente, per ribadire la malattia sessista di cui i suoi retrogradi connazionali sarebbero affetti.

Si aggiunga il fatto che siamo sotto campagna elettorale e i casi di cronaca antirazzista e antisessista, guarda caso, vengono fuori a mazzi, da ogni crepa sociale possibile.

Non ultimo il caso Anna Frank e Lazio Calcio, tutti lampanti sintomi di un inasprirsi del controllo sulla libertà di espressione, ( e di un attacco alle Passeggiate per la Sicurezza volute da Forza Nuova che ha chiesto, per lo svolgimento di queste, l’aiuto agli Ultras di ogni città italiana) che nel contesto europeista e mondialista, è un intralcio al normale svolgersi dell’esercizio di una Dittatura Democratica propinata come l’unica forma di Libero Pensiero possibile e auspicabile.

Per chiudere sulla faccenda Weinstein, visto il flop dell’Argento, subito i Progettisti hanno cercato rimedio con Fiorello, ma non per par condicio, semplicemente per motivi di share, di gradimento da resuscitare, perché, dopo i primi conati di interesse del pubblico teleimbonito, già scemava e allora si è pensato di tirare in ballo il lato maschile, per carità reso comico da un comico, che in Italia forse ancora esiste, ma per poco… per vedere di nascosto l’effetto che fa.

La posizione dell’Orcoporco è indifendibile, il Capro Espiatorio è stato servito sgozzato e arrostito ai commensali mai sazi di giustizia.

Il Convitato di Pietra, la dignità personale, non può esprimersi, perché gli affamati di ghigliottina pur non sopportando il moralismo,  pretendono la testa di chiunque neghi la loro superiorità morale.

E così, grazie al putiferio causato da questo gossip per annoiati frequentatori delle spiagge di Capalbio, si tace, per esempio, sul movente che ha spinto il padre marocchino a suicidarsi e a uccidere i suoi tre figli in un rogo orribile a Como.

E nessuno, dico, nessuno, ha gettato l’ombra del dubbio che poteva trattarsi di una vendetta di un uomo imbevuto di una visione antitetica al nostro Progressista Occidente, quell’Occidente che gli stava portando via la moglie, che in quel tragico momento era assente da casa, consegnata alle cure dei servizi sociali  che stavano usando su di lei i mezzi psicoanalitici che l’Islam non potrebbe accettare mai.

Indagare sul movente di tale tragedia sarebbe stato molto più pericoloso per i Progettisti della Grande Sostituzione Etnica che non sviscerare tutti i retroscena maniacosessuali hollywoodiani di un appartenente  alla potente lobby ebraica del cinema, come sta tentando di fare la regista Amy Berg, ma questo significava scivolare inesorabilmente nel girone degli antisemiti.

Il Ministero della Verità e dell’opportunismo ha deciso su che cosa valesse la pena sparlare.

Il resto è ordinaria censura.

IL POLISCRIBA

Fonte foto: corriere.it

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