9 Ottobre 2024
Filosofia

Tra Esoterismo e Filosofia: Rudolf Steiner – Umberto Bianchi

Mi sono appena finito di legger tutto d’un fiato “La Scienza Occulta” di Rudolf Steiner ma, contrariamente alle generiche aspettative di chi vorrebbe sentirsi dare sul testo e sul personaggio Steiner un giudizio “tranchant”, estremamente positivo, entusiasta, sino al fanatismo, da una parte, o estremamente negativo, ipercritico, deluso e stroncatorio, dall’altra, il giudizio di chi scrive, non propende né per l’una, né per l’altra opzione, bensì ad un composito sguardo d’insieme, costituito da un insieme di chiaroscuri tale che, alle volte, diviene concretamente difficile arrivare ad una visione d’insieme completa ed obiettiva.

Ad onor del vero, va anzitutto detto che, quello steineriano, è un testo risultante da un pensiero visionario e come tale andrebbe, pertanto, preso ed interpretato. La ricerca di una coerente definizione ed esplicazione di una “Scienza Occulta”, conosce in Steiner, vari momenti. L’autore con il nitore ed il linguaggio semplificato di chi ben naviga con una certa collaudata maestria nella materia, mette il lettore scettico e dubbioso dinnanzi ad una primaria e ben mirata considerazione: è perfettamente inutile cercare di interpretare con criteri razionali, ciò che tale non è… lo sforzo sarebbe inutile e dannoso; è necessario, invece, cercare di porre la propria mente su un piano superiore e differente a quello della semplice e lineare cartesiana razionalità. Solo in questo modo si potranno recepire appieno le istanze di un sapere, altrettanto “scientifico”, quanto distante e non comprensibile e perciò stesso “occulto”, rispetto a quello usuale.

Una distinzione questa, salutare e necessaria alla continuazione di questa, ma anche di qualsiasi altra narrazione, che voglia frantumare e superare i parametri culturali della modernità illuminista, permettendo così, alla obnubilata mente di chi muove i primi passi in questa direzione, di poter spaziare ed arrivare a percepire dimensioni spirituali, altrimenti precluse. Diciamo che Steiner raccoglie e rielabora quelli che, delle scienze occulte, rappresentano i motivi più salienti. Nel rifarsi un po’ alla narrazione platonica, Steiner ci parla dei vari stadi della natura umana, partendo da un corpo meramente “fisico”, per passare via via ad uno stadio “eterico”, “astrale” e così via discorrendo, sino quasi ad arrivare a far coincidere l’animo umano con lo Spirito Assoluto, ricalcando, in questo, come in altri motivi, le elaborate indicazioni della metafisica Hindu che, a tal riguardo, ci parla di Atman, come manifestazione ultima di quanto poc’anzi accennato. La stessa metempiscosi delle anime, con tutto il processo di morte e rinascita, la teoria sull’accesso alle dimensioni superiori dell’Essere attraverso i vari stadi della meditazione e del pensiero (razionale, intuitivo, etc….), sembrano in qualche modo ripetere, attraverso l’interpretatio steineriana, i più classici motivi delle varie tradizioni esoteriche.

Laddove, invece, varrebbe la pena soffermarsi, al fine di estrapolare degli elementi non esenti da una certa originalità, è proprio la parte riguardante la genesi dell’uomo contestualizzata in una originale cosmologia, a detta della quale, ad ogni pianeta corrisponde uno stato dell’essere umano che, inizialmente presente solo ad uno stato gassoso, andrà via via condensandosi, partendo da Saturno sino ad arrivare alla Terra, attraverso vari pianeti (Giove, Luna, Venere), rappresentanti altrettanti stati dell’essere. La stessa umana civiltà è vista come una prosecuzione di questo processo di “condensazione”. Ad una fase “Atlantidea”, caratterizzata da una superiore conoscenza iniziatica, succederà una spiritualizzata e contemplativa civiltà Hindu, passando per tutta una serie di fasi (“persiana”, greco-latina, etc.), tutte caratterizzate da una graduale perdita di quella superiore carica di spiritualità che, retaggio dei precedenti stadi ontologici, vanno però consolidandosi verso un nuovo modello umano, in cui la figura del Cristo, assume un ruolo centrale, in quanto simbolo della nascita della pienezza di coscienza razionale, in Occidente e nel mondo intero.

Quella stessa presa di coscienza, genererà una civiltà i cui effetti sono tutt’oggi ravvisabili ed i cui sviluppi sono forieri di nuovi ed ulteriori stadi di evoluzione dell’umanità intera. Qui, la visione steineriana sembra attraversata da suggestioni tutte provenienti dall’emanazionismo gnostico, caratterizzato da un peculiare atteggiamento “negativo”, verso la materia, a sua volta vista come prodotto di una graduale ma irrimediabile caduta dello Spirito verso il basso. Tutto questo se non fosse che, il buon Steiner, ci parla di “evoluzione” della specie umana verso differenti e peculiari forme di spiritualità, per ogni epoca da questa attraversata.

Quale che sia la risposta certa, in grado dipanare il bandolo della matassa antroposofica, quello di Steiner rappresenta sicuramente uno di quei tentativi destinati a lasciare un segno, nella lunga scia di pensiero vitalista ed irrazionalista che ha caratterizzato il 19° ed il 20°secolo, in quanto la Scienza dello Spirito, qui sembra offrire un modello alternativo all’evoluzionismo darwiniano, non rappresentato dai soliti richiami chiesastici e fideistici. Al pari di altri autori a lui più o meno contemporanei, (basti pensare al Kremmerz o al precedente Eliphas Levi, sic!) anche lo Steiner cerca di dare una veste “scientifica” al sapere occulto, commettendo, a detta di chi scrive, un madornale errore.

Nel riprendere le varie suggestioni offerte dal Platonismo, dalla Gnosi, dalla cultura Hindi, dallo stesso Hegel (per quanto riguarda la figura cristologica…), guardando anche a Dilthey ed a Nietzsche, il nostro nell’intento di edificare una “Nova Scientia”, si fa prender troppo la mano ed arzigogola all’eccesso. Ampollose e pesanti le sue visioni sulla natura umana e sul suo rapporto con la morte. Altrettanto ampollose e contorte quelle sulla antropogenesi. Peggio ancora, va per la parte finale del testo steineriano, incentrato sulle prospettive del genere umano, stavolta declinate all’insegna di uno strabordante sentimento di “amore”, che tanto sembra possedere il dolciastro sapore di una sgangherata utopia progressista o di una narrazione New Age “ante litteram”.

Il tutto, molto incerto e confusionario, visto che non si riesce a capire cosa per “amore” il nostro voglia intendere. Steiner fu uomo sicuramente animato da grandi intuizioni e da una forte carica visionaria. Nell’alveo culturale della Teosofia, l’originalità della sua visione, sta proprio nella sua visione fortemente “occidentocentrica” ed imperniata sulla figura del Cristo, la qual cosa lo porterà alla rottura con la Teosofia di Madame Blavatskji e di Annie Besant che, anche se animata dai medesimi presupposti culturali, guardava ad Oriente ed alla cultura Hindu, sebbene interpretata e riletta ad “usum delphini”, secondo le suggestioni blavatskjiane.

Steiner lascerà sicuramente influenze in vari esponenti del pensiero esoterico, ma anche in quello più propriamente filosofico. Per quel che riguarda l’esoterismo, basti ricordare due importanti esponenti del Gruppo di Ur: Giovanni Colazza e Giovanni Antonio Colonna di Cesarò. Non senza voler ricordare anche la figura di Massimo Scaligero. Per quanto concerne il pensiero filosofico, la Jaspersiana teoria dell’Età Assiale dell’umanità, tutta incentrata su una generale e qualitativa presa di coscienza del genere umano, in un determinato arco di tempo della storia, sembra voler ricalcare delle mai sopite suggestioni steineriane.

Il pensiero dello Steiner, sembra volerci prepotentemente riproporre l’interrogativo, mai definitivamente risolto, sul senso della umana civiltà. Ovverosia se, quel nostro progressivo “solidificarci”, quel nostro allontanarci da un primigenio rapporto di osmosi ed immediatezza con l’Essere, abbia rappresentato una reale e positiva “evoluzione” per il genere umano o, invece, non sia stata la parabola di una caduta verso la dannazione della occidentale schiavitù alla civiltà Tecno Economica. Una risposta che, neanche lo Steiner, sembra riesca a darci, non riuscendo egli stesso a motivare e giustificare l’intero processo antropogenetico, tanto minuziosamente descritto, con le future ed “evoluzionistiche” prospettive del genere umano.

Ma forse, va bene così. Forse la non-risposta, la mancanza di certezza e definizione, rientra in ambedue delle più pregnanti espressioni dell’umano pensiero: quello filosofico e quello, più propriamente, esoterico. Nel primo, a prevalere delle volte, non è tanto la ricerca di una soluzione alla ricerca del senso della realtà, quanto il percorso indicato per cercare di pervenire al tanto agognato fine. Nel secondo, invece, a sovrastare il tutto, un’immagine direttamente mutuata dalla antica sapienza alchemica ed ermetica: quella di una sostanza universale che, nel cambiar continuamente forma e stato, permane, alfine, sempre la stessa.

E’ l’Azoth, o Azoto degli alchimisti, che va riaffacciandosi prepotentemente sulla scena e non solo per quanto riguarda l’umana microfisica, attraverso la ricerca della Pietra Filosofale, ma anche per quel che riguarda l’intero Ordine Universale ed il Destino del genere umano, intesi alla stessa guisa di una sostanza che, anche se in perenne mutamento, senza soluzione di continuità, resta nel proprio fondo sempre identica. E forse, questa potrebbe essere la risposta più appropriata a tutti quei tentativi che, nel cercare di trovare una soluzione a problemi come quelli della genesi del genere umano, della sua civiltà e dello stesso Universo, si infrangono costantemente sulla infinita complessità e contraddittorietà delle risposte che incontrano sul cammino.

UMBERTO BIANCHI

 

 

 

 

27 Comments

  • andrea franco 10 Gennaio 2019

    Rispettabile summa didi incomprensioni assortite….ad es…..manco una parola sulla Via ossia sull’,,sull’esercizio della concentrazione e su quantoa d esso connesso,opppure ,,sulla Meditazione della Rosacroce,e sulle connessioni di essacon i ytema del l Graal come sviluppato da Scaligero …,,,,Un’ analisi del tutto “intellelttuale” che moistra per lo piu i pregiudizi tradizionalisti dell’autore, oltretutto incapace di connetter equest’opera con lke basi filosofiche e scientifiche ed anche con le succesive ricerche, per dirne una, di cio’ che l’autore trova “sgradevole” relativamentre alla natura dell’uomo ed allo studio del postmortem…. ossia con gli sviluppi ulteriori della Scienza ndello Spirito: fino alle produzioni “pratiche” (euritmia, sociologia,pedagogia,agricoltura,scienze,medicina ecc:);Rimandato a settembre…..

    • Ereticamente 10 Gennaio 2019

      Critica eccessiva. L’approccio dell’Autore è rispettoso verso l’opera ed il pensiero di Steiner ed è giusto concedergli la libertà di dissentire su alcuni aspetti operativi. Questa Redazione ha pubblicato testi di autori steineriani e vanta collaborazioni importanti con seguaci del ‘Pensiero Vivente’ ma ciò non toglie che non si debba dare spazio ad una sana e legittima critica verso il pensiero del Filosofo Austriaco. Facciamo nostro anche in questo caso il concetto kantiano di critica della Ragion pura giusto per restare nell’ambito della Filosofia moderna. La redazione

  • Nicolò 10 Gennaio 2019

    Bel testo complimenti, non capisco le critiche gratuite del signor Franco.

    Credo che il tutto si possa riassumere nei 4 punti cardinali, Steiner come anche riportato sopra, da una visione antroposofica ed esoterica da un punto di vista “occidentale” ricorrendo quasi ad un metodo “scientifico”, con tutti i limiti che porta un metodo del genere.

    Se prendiamo invece un punto di vista “orientale” quindi, passatemi il termine “mistico” “solare”, del quale Kremmerz è un esempio che calza a pennello, non si utilizza un metodo scientifico in quanto inopportuno, non conciliabile, riduttivo, si entra nel mondo delle sfere di Ermete…

  • umberto bianchi 17 Gennaio 2019

    Rispondendo alle note critiche del sigr. Franco. Nel cercare di procedere ad un’analisi il più obiettiva possibile della “summa” di Rudolf Steiner, ho cercato di ravvisarne le caratteristiche portanti a 360 gradi. Sia da un punto prettamente iniziatico-esoterico, che da quello filosofico. Non ho toccato le applicazioni più pratiche e fattuali di questo pensiero quali euritmia, medicina o agricoltura biodinamica, perchè mi interessava identificarne e definirne (nei limiti del possibile…) le coordinate. Ho riscontrato in Steiner una narrazione gnostica e visionaria, collegata ad altre precedenti narrazioni filosofiche ed iniziatiche, ma connotata anche da una eccessiva (a mio parere, sia ben chiaro!) minuziosità ed ampollosità nel descrivere certi fenomeni, proprio a causa di quella pretesa di dare un carattere “scientifico” in senso attuale a ciò che appartiene ad una “scientia” altra da quella moderna.Il che, come già rilevato, non impedisce all’Antroposofia di fornire interessanti spunti di riflessione e di interagire, influenzando la stessa narrazione filosofica successiva.(e Karl Jaspers e la sua Età Assiale dell’umanità, tanto x fare un esempio…) risentono delle intuizioni steineriane. Punti di vista, tutti questi, sicuramente discutibili. Ciò che, invece, non mi sembra affatto discutibile, è una certa qual natura settaria e New Age di cui risente, ahimè l’intero pensiero steineriano (non tocchiamo Scaligero, che di questo, presenta un momento peculiare e differente…) e che vanno spesso degenerando in uno spirito settario ed intollerante da “primi della classe” e di cui abbiamo dei luminosi esempi negli scritti dei nostri contemporanei, come quelli dell’autore della nota critica di cui sopra. Steiner è stato sicuramente un grande autore con i suoi chiaroscuri ma, proprio per questo, le sue partole ed i suoi scritti non dovrebbero esser recepiti a criticamente come oro colato. Ne va di quella libertà di pensiero, di analisi critica e di interpretazione,carente in una modernità che, svuotata di contenuti ideali superiori, si tuffa in un cieco ed ottuso settarismo e di cui, chi scrive, si sente ancora un piccolo, ma orgoglioso rappresentante. .

  • Sophiaperennis 19 Febbraio 2019

    Faccio notare, riguardo allla nozione di un “procedimento scientifico” nell’analisidei fatti spirituali, che la nozione non era nuova, ed era già stata introdotta da Vivekananda nella sua introduzione al suo testo sul Raja Yoga (1896)

  • Sophiaperennis 19 Febbraio 2019

    Un articolo interessante, pacato ed equilibrato. Purtroppo il fenomeno del settarismo nell’antroposofia non é da negligere, come Bianchi sottolinea; l’ossessività con la quale si difende a spada tratta qualsiasi affermazione dello Steiner é direttamente proporzionale al fallimento interiore.

  • Andrea Franco 2 Giugno 2019

    Beh, da chi uas il modesto e sobrio nickname “sophiaperenneis” non poteva che esserci un perentorio e “sofianico” ,ovvbiamente infallibile, giudizio sul “!fallimento interiore” alktrui….,,Delal serie “la pagliuzza e la TRAVE”.,..Buona serata.

  • Andrea Franco 2 Giugno 2019

    poi caro Bianchi perchè “non toccare” Scaligero, che è stato il piu’ rilevante disceopolo italiano di Rudolf Steiner, e ne ha anche sviluppato EX NOVO alcuni punti, un “porto” ove molti evoiliani e guènoniani delusi dall’inconsistenza del tradizionalismo sono approdati in cerca di una presenza VIVA dello Spirito??

  • Jacopo 2 Giugno 2019

    Semplicemente non dimostra di aver studiato a fondo il pensiero di Steiner di modo da poter fare delle considerazioni sensate sul suo sterminato pensiero. Critica eccessiva al pensiero di Steiner data dal solito voler sminuire nominando sedicenti ispiratori dai quali il dottore avrebbe copiato….il madornale errore di chi ritiene possa esistere una scienza dello spirito lo è solo per chi non è in grado ancora di capirne la necessità, così come di capire l’obsolescenza della mistica per una persona pensante…ma pensare non è facile se non ci si è abituati.

  • Arthron 2 Giugno 2019

    Nella sua suntiva abbriviativa considerazione mi si constata un fraintendimento di un capisaldo dello scritto LA SCIENZA OCCULTA NELLE SUE LINEE GENERALI del Dottor Rudolf Steiner . Per accenno le rendo noto che la genesi nel nostro sistema solare nell’opera summenzionata viene nomata ANTICO SATURNO che non consta del pianeta succedaneo ma bensi della primordiale presentazione del sistema solare stesso di una forma_sostanza Prima Materia Kolos Calor Uniadico Quintessenziale sovraelementale che successivamente si differenzia diadicamente in un “dentro” e un “fuori” dai quali successivamente per partenogenesi si formeranno e sostanzieranno gradualiter tutte le sequenze degli stati elementali calorico aereo acqueo terroso scindendo quattro eteri primordiali e per contrappunto le spoglie spurgative dei globi planetari appunto ben noti quattro extrasolari con la stessa terra rispondenti ai quattro stati elementali terra per terra solido , acqua per Marte liquido , aria per Giove gassoso , fuoco per Saturno calorico .e tre intrasolari Mercurio e Venere con la Luna rispondenti a stati di quattro eteri a due a due e tutti e quattro compresenti nel Sole correlati e uno stato subelementale trinitario subterragno con la Luna Tellurico Magnetico Elettrico Ora riscontro che cio’ non abbia colto . Vorrebbe cortesemente replicare nel riguardo a tale accenno forse un po- “maca\ronico” ma sincero . GRAZIE

  • Luca 3 Giugno 2019

    Non si può leggere un libro come questo “tutto d’un fiato”. Infatti si vede il risultato: non se ne è compreso nulla.

  • Arthron 3 Giugno 2019

    http://www.ebookesoterici.net/rudolf-steiner-la-scienza-occulta/ DA PAG.97 la genesi ominale e del sistema solare il calore fuoco saturnio dello Antico Saturno ( sistema solare nostrano primordiale nomato Antico Saturno la genesi del Primo Stato del Sistema Solare pre-planetario ) ne conseguono il secondo stato Antico Sole il terzo stato Antica Luna fino al quarto stato della Terra Prmordiale che ricapitola i tre precedenti nel frattempo si forgiano i pianeti del sistema solare tra manifestazioni e pause Manvantaras e Pralayas nella Tradizione PaleoVedica .

  • Renato 4 Giugno 2019

    Articolo interessante, grazie. In effetti lo stile di Steiner é talmente ampolloso e ridondante da renderlo quasi illeggibile. Il suo “esoterismo”, se cosi’ si puo’ chiamare, é fortemente tinto da un sincretismo che tutto ha delle caratteristiche della pseudo-iniziazione. Per quanto riguarda il preteso metodo “scientifico” delle sue indagini spirituali, egli probabilmente si preoccupava di andar d’accordo con la mentalità positivistica imperante in quel tempo, adattando – ed in questo senso tradendo – la ricerca spirituale alle nuove esigenza scientifiche dello scibile umano.

  • Andrea Franco 4 Giugno 2019

    Bellissima serie di parole in libertà. “Renato” ( in onore di,,, Guènon?) ,,,,quindi lo”stile ” di Steiner bla bla,,,,..quale? Quello di “Sceinza Occulta” ? quello delle opere filosofiche? quello delle conferenze pubbliche” quello delle conferenze per i soci della TS prima e della AAG poi? quello delle conferenze esoteriche? quello delle lezioni della “Mystica Aeterna”? quello dei corsi “tecnici”? (Agricoltura,Pedadgogai,Architetrtura,Medicina,Fisica,Astronomia ecc.) ;? Quello ei “Drammi Mistero” quello dei “Mantram” delle 19 conf delle “Lezioni di Classe”? Mi fermo qui ma si pootrebbe continuare….. Insomma aspettiamo che Renato,il quale avendo criticamente postato su Steiner lo conoscera sicuramente a fondo, ,,

  • Silvia 6 Giugno 2019

    Andrea Franco io trovo lo stile di Steiner ampolloso in Scienza Occulta, Teosofia, Iniziazione, Filosofia della Libertà (li ho letti). E questi sono i libri da lui scritti. Le conferenze, circa seimila, lei lo sa, ancor più ridondanti nello stile, al punto di esser tediose e quasi illeggibili. Le Lezioni di Classe (si fermo’ solo al primo ciclo) sono assai povere di contenuto per chi é abituato a contenuti esoterici più succulenti, diciamo. I “Mantram”, che sono stati dati per esser pronunziati solo in lingua tedesca, sono bellamente tradotti e pronunziati anche in italiano… e mi fermo qui.
    La trovo spesso a commentare acidamente e prontamente gli articoli di Umberto Bianchi. Le do un consiglio: lasci le sue certezze e cominci a porsi qualche domanda, Le farebbe bene.

  • GigiPi 7 Giugno 2019

    Gustav Meyrink nella sua satira grottesca “I miei tormenti e delizie nel mondo dell’oltre” ritrae Steiner nella figura del Dottor Schmuser
    “Stavo ancora vagando per i prati quando la vista di una meravigliosa fata Morgana spazzò via il resto del mio scontento. Era il riflesso preciso di un evento terrestre, solo ancora più edificante, se fosse possibile: Il dottor Schmuser, l’incorreggibile profeta-in-ordinario e fondatore della società teosofico-antroposofica-rosicruciano-pneumatoterapeutica stava facendo la sua passeggiata igienica nelle nuvole, correggendo con una mano le bozze degli archivi Akashici che il caposquadra delle opere cosmiche aveva affidato a lui, mentre agitava instancabilmente l’altra per salutare gli dei. Dietro di lui vi era la sua guardia d’onore: dodici anziane signore squisitamente benestanti. Ancora una volta mi resi conto che guidava i fedeli; presumibilmente li stava scortando al nirvana …

    • Andrea Franco 10 Giugno 2019

      In realtà Meyrink ando’ piu’ volte a colloquio con Steiner a Dornach e gli chiese anche se fosse il caso di “iscriversi “…Steiner gli disse di non farlo e di continuare con la sua sua libera ricerca…..vedi il saggio d i Piero Cammerinesi in “Meyrink scrittore ed iniziato”….Steiner fra l’altro apprezzava moltissimo il sense of humour dell’autore della “Faccia Verde”, come era consapevole dei due estremi in cui spesso si dibattevano gli “antroposofi” eccesso di fideismo da un alto, e incapacità “riduzionista” di riconoscere chi veramente fosse Rudolf Steine dall’altro, con conseguenti prese d’iniziative spesso controprodicenti se non peggio,Ci si accorge facilmentedi cio’ se si seguono passo passo le conferenze e le varie vicissitudini dell’Antroposfia dopo la Grande Guerra e fino alla prematura dipartita dello stesso Steiner, avvenuta il 30 Marzo 1925 ….

  • Andrea Franco 7 Giugno 2019

    Siamo alle solite paroile “in libertà”…capisco che al suo raffinato e sicuarmente elevatissimo “gusto esoterico” (che schifezzina ste “Lezioni di Classe” eh???) lo stile di questo povero Steiner non possa che apparire nel modo lacrimevole in cui lei l’ha percepito..,In realtà, ll problema è suo cara signora o signorina e non certo di quelli che veramente studiano la Scienza dello Spirito…ma non c’è alcun “nodo” ,,,ad ognuno ijl suo”dharma” e soprattutto il suo karma,ed amen. ,,,Tuttavia dovrebbe ALMENO informarsi meglio….Steiner(conf a parte) di libri ne ha scritti una trentina,e non quattro , compresi i saggi filosofici, il fondamentale ” Sulla Via dell’Iniziazione” ,che è altra cosa sia da “Iniziazione…..” che da “Gradi della Conoscenza Superiore;,il fondamentale “Punti essenziali della Questione Sociale” che ispirò Adriano Olivetti, ecc. includendo anche articoli,saggi,recensioni, ecc. i “Drammi Mistero” i mantram ,le preghiere il “Calendario dell’Anima” il cui studio raccoglie quotidinamente molte anime in ogni paese dei cinque continenti,,come le stesse “Lezioni di Classe”…Quindi non solo le quattro – per lei miserriime operine che la tediano…quanto al “trovarmi acidamente,,,,” esatto è proprio cio’ che voglio fare (non solo io se ben legge questa paginetta) soprattuutto quando mi trovo davanti a certe affermazioni, come quelle del signore in questione, quello che ha letto “tutt d’un fiato” La SCienza Occulta…e si è visto il “resultato”…come ben hanno sottolineato altri personagg anch’essi i contagiati dall’orrendo morbo steineriano-scaligeriano…Buona giornata.,.

  • Andrea Franco 7 Giugno 2019

    Ma perchè non informarsi meglio prima di scrivere stupidaggini? Steiner ha scritto ben piu’ di quattro libri, i quattro miserevoli testi che oltraggianoi la sua profonda sensibilità esoterica che ben ha colto l’inconsistenza della “schifezzina” che sono le “Lezioni di Classe”…Le risparmio l’elenco…..ma nell Opera Omnia i testi scritti, comprese lettere e raccolte di articoli e saggi brevi sono almeno una trentina……Cmq no problem signora o signorina Silvia: a ciascuno il suo e quini continui a considerare in quel modo il “povero Steiner”,,,quanto a me coitinuerò ad essere volutamente “acidisssimo” quando incontrerò articoli come quello di Bianchi,che ha ben mostrato come “leggere d’un fiato” la SCienza Occulta ben e quivalga a non capirne un tubo,,,come ben hanno afferrato altri amici affetti dall’orrido morbo steineriano-scaligeriano…Buona giornata…

  • PaoloFant 12 Giugno 2019

    Andrea Franco, é pssibile citare da quali documenti si evince che Meyrink si reco’ più volte a Dornach e chiese a Steiner se fosse il caso di iscriversi alla Società Antroposofica? Ovvero da quuali documenti Piero Cammerinesi ha tratto le sue affermazioni? Perché a noi non risulta, almeno secondo il maggior biografo e studioso di Gustav Meyrink, Mike Mitchell (autore di “Vivo: the life of Gustav Meyrink)”, il quale descrive i rapporti con Steiner, anche traendoli da documenti inediti che pubblica nel suo libro, ed afferma che Meyrink incontro’ Steiner una soloa volta e non lo apprezzava granché…

  • Andrea Franco 13 Giugno 2019

    Certamente…qui c’è un link con degli a rticoli dello stesso Cammerinesi dediati a GM ,,,, https://www.scribd.com/document/38504907/Piero-Cammerinesi-Gustav-Meyrink-e-Il-Sentiero-Del-Risveglio Cammerinesi ha anche un suo blog “libero pensare” col quale entrare in contatto (oltre che FB )
    Buona giornata

    • Eliseo 20 Giugno 2019

      Andrea Franco, Cammerinesi nel suo, peraltro pregevole studio su Meyrink, pubblicato sull’Archetipo afferma: “Anni piú tardi, Meyrink riconosce l’altissimo valore spirituale dell’Antroposofia, il movimento fondato da Rudolf Steiner, identificando in questi il Maestro dei Nuovi Tempi, ed esprime il desiderio di entrare nella Società Antroposofica.Steiner, dotato di uno spiccato senso dell’umorismo, nonché di una straordinaria valutazionedella libertà di ciascuno, ribatte che Meyrink sarebbe molto piú utile alla Società Antroposofica continuando a metterne alla berlina, dall’esterno, l’aspetto ‘umano, troppo umano’, come avevafatto nel passato dalle pagine della rivista «Simplicissimus». – Ora vorremmo sapere da quali archivi, fonti e documenti Cammerinesi ha desunto la sua affermazione.

      • Andrea Franco 24 Giugno 2019

        Caro Eliseo, non hai che da rivolgerti a Cammerinesi stesso…ha una pagina attiva , molto attiva…., su Facebook, un suo blog http://www.liberopensare.com (o giu’ di lì) , ed è quindi un uomo “pubblico” (oggi lo siamo un po’ tutti) E’ persona,da quanto so, disponibile al dialogo….Per quanto mi riguarda ebbi informazioni del genere anche da Massimo Scaligero in colloqui privati..SCaligero fu discepolo di Giovanni Colazza, intimo del Dottore ed a conoscenza di molte cose relative agli ambienti esoterici mitteleuropei e britannici di quegli anni fatali… non sempre poi messe in “piazza”,,,,Buona serata

  • Anton 13 Giugno 2019

    Proprio in questi giorni leggo un libro di Rudolf Steiner: “Cultura, politica, economia: verso una triarticolazione dell’organismo sociale”, raccolta di conferenze che, devo dire, trovo interessante, pur non essendo seguace di Steiner né del suo antroposofismo.

    A chi ha possibilità di farlo, invito a leggere o rileggere una delle risposte alle domande poste durante la seconda conferenza, precisamente la risposta al signor Marder, da pag. 92 a pag. 99 (ma la mia è una versione elettronica, non so se sia identica a quella cartacea). Da leggere attentamente in quanto particolarmente attuale e soprattutto perché anticipa, in maniera pressoché perfetta, il connubio tra mondialismo e marxismo/leninismo.

  • Andrea Franco 13 Giugno 2019

    Sull’idea della Dreigliederung che Steiner sviluppò apartire dal fatidico e tragico anno 1917, esiste ormai un’ampia letteratura, , legata anche al tentativo olivettiano (1946-60) in quella direzione, praticamente stroncato dall'”unholy alleance” fra Confindustria e PCi stalinista : Sono note, in Italia, in merito al tema in oggetto le opere di Geminello Alvi (economista da anni sulla breccia,,,) di Argo Villella, di Nicola C. Bellìa ,,personalmente trovo interessante questo sito http://www.tripartizione.it Buona serata,

  • antonella 2 Ottobre 2020

    Steiner ha scritto delle cose molto reali, pratiche di vita che si riflettono sulla parte spirituale se messe in atto. Steiner era uno spirito libero poi quando morì le cose cmabiarono e il movimento antroposofico cadde in mano ai gesuiti siv ede ora il risultato persone che leggono libri su di lui in gruppo e non mettono nulla in pratica.

  • Polifilo 26 Febbraio 2021

    Povera patria…ops pardon Povera Terra.

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