12 Settembre 2024
Attualità

Le Ardenne di Zelenski.

Suonano le campane, gioiscono i media, giubilano i vari politicanti d’Occidente: le truppe ucraine, con un repentino colpo di mano sono riuscite ad avanzare di qualche chilometro all’interno della linea di frontiera della Federazione Russa. Nessuno però, sembra voler riportare l’altra parte della verità: le tanto sottostimate truppe russe, stanno avanzando nel Donetsk, oltre al fatto che, la subitanea avanzata ucraina si è potuta verificare solamente grazie alla generosa fornitura di armamenti da parte della Nato e nulla più. Ora, tutto questo altro non ci dimostra che, se mai ce ne fosse bisogno, questo è prima di tutto, un conflitto mediatico, fondato su quella distorsione propagandistica, che fa della Santa Alleanza occidentale, una imbattibile entità.

Oltre a favoleggiare di quanto mai improbabili vittorie del Bene sul Male Assoluto, si continua a parlare di “distorsioni propagandistiche filo russe”, a proposito di alcune tristi ed ineludibili verità. In primis, l’Occidente è sempre più isolato nelle sue posizioni di assoluto e supino asservimento agli interessi di quegli Usa che, sempre più indebitati ed in difficoltà sullo scacchiere geostrategico globale, cercano di eliminare il maggiore dei propri “competitors”, ovverosia la Federazione Russa. Le sanzioni promulgate altro effetto non hanno sortito se non quello di far pendere l’attivo della bilancia commerciale russa verso Cina, India ed altri paesi del cosiddetto Terzo Mondo, lasciando praticamente l’Unione Europea con il “cerino in mano”.

Secondo poi, credere di vincere la Russia in un conflitto convenzionale, costituisce un esercizio perfettamente inane ed inutile, come ampiamente dimostrato da eclatanti e tragici precedenti storici. Se a breve termine, il tentativo dell’Occidente Globalista sembrava procedere con un certo successo, alimentato da un martellamento mediatico senza precedenti, ora sta dimostrando tutta la sua inanità e fallacità. Il fatto è che, l’intero Occidente, ha totalmente perduto il senso della realtà, credendo di vivere ancora nel mondo post-bellico della Guerra Fredda, caratterizzato da quel bipolarismo che tanto faceva comodo agli Usa.

Qualcuno sembra dimenticarsi del fatto che, mentre l’ordine bipolare si andava dissolvendo, nuovi soggetti geopolitici ed economici si sono, nel frattempo, affacciati sul proscenio internazionale. E non hanno alcuna intenzione di vivacchiare e sopravvivere all’interno di un ordine politico ed economico internazionale, monopolizzato dagli Usa. Il riavvicinamento tra paesi da sempre rivali, come l’Arabia Saudita e l’Iran, l’avvicinamento di molti paesi del Terzo Mondo come l’Argentina, alle istanze dei Brics, la crescita economica di alcuni paesi dell’Africa come l’Etiopia ed altri simili fatti, sono i chiari segnali che qualcosa sta cambiando.

Ed anche in questo, il fronte occidentalista ha, una volta in più, dimostrato una inaudita mancanza di lungimiranza politica. Il conflitto per procura condotto contro la Federazione Russa, non potrà mai risolversi con la vittoria dell’Ucraina, essendo semmai destinato a a trascinarsi ancora per lungo tempo, con l’unico risultato di prolungare l’agonia politica ed economica della stessa Ucraina. Tutto questo, senza tener conto di un altro fattore sul quale nessuno, sinora, si è mai interrogato: fino a quando il popolo ucraino riuscirà a sopportare il peso e le conseguenze delle politiche belliciste di Zelenski? Sin quando gli ucraini riusciranno a sopportare il fatto di vedere i propri giovani mandati a morire per gli interessi degli Usa e della Nato? E poi l’ultima, fondamentale tra tutte le domande: per quanto tempo ancora i popoli della cosiddetta Unione Europea continueranno a sopportare i disagi economici causati dalle folli spese delle politiche belliciste dei loro governanti?

E questa, pensiamo, sia la domanda più inquietante per Lor Signori, perché quando si tocca il portafoglio della gente, quando vi è un generale caso del benessere, allora per il Potere iniziano i problemi seri. Concludiamo osservando che gli pseudo successi militari di Zelenski, ci sembrano l’ultimo colpo di coda di un politico e di un intero sistema di Potere, quello Globalista Occidentale, oramai arrivato al proprio canto del cigno. Con buona pace di tutti coloro che si fanno cantori di facili entusiasmi eterodiretti.

 

UMBERTO BIANCHI

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