8 Gennaio 2025
Società

Il picco – Lorenzo Merlo

“La consapevolezza che la vaccinazione sia un fondamentale strumento di prevenzione […]”. (1)

Come nulla fosse, Crisanti, in un alterco in tv contro Cerno, ha detto che anche il vaccino antipolio aveva rischi nocivi.

Crisanti e quelli del suo lignaggio, cioè la maggioranza degli esperti da copertina e degli italiani da divano, passano così sopra i cadaveri veri e gli umiliati in vita che, la loro menzogna del “vaccino sicuro”, ha provocato. Menzogna non solitaria, s’intende. Il treno che le trasporta è lungo, più di quanto sia stata la artefatta pandemia, e corre ancora sui binari del dolore materiale e spirituale di molti di noi.

È stata questa banale e ovvia ammissione di Crisanti, finora sempre omessa, negata e occultata dalla propaganda, a generare quelli che il sistema ha poi chiamato novax (2). Nient’altro che una schiatta di persone consapevoli che – da ben prima che il vaccino inutile alla prevenzione del covid ci piombasse addosso – tutti i vaccini, anche quelli degni di fare parte della categoria, hanno in sé un potenziale tossico e/o letale.

Non solo. Le consapevolezze sui vaccini implicano anche prendere le distanze dal loro duplice senso oltraggioso. In quanto, niente di similare al vaccino è previsto dalla natura; e in quanto, si ritiene che, a partire dalla donazione del sangue, l’assunzione di elementari medicine, fino ai trapianti chirurgici, siano scelte che comportano la riduzione del potere del sistema immunitario (o una forte, eccessiva reazione) (3) e quindi l’indebolimento della prole e della specie, come anche la procreazione consanguinea ha evidenziato.

È stata in questa mancanza di rispetto l’epicentro dello sconquasso sociale imposto agli italiani, misto alla criminalizzazione e alla sottrazione dello stipendio, per una parte di questi. Un epilogo giusto, secondo gli esperti, i giornalisti e le istituzioni nei confronti di coloro che hanno adottato un comportamento differente da quello governativamente preteso. E anche non abbastanza, visto che i novax avrebbero dovuto morire nelle più atroci sofferenze e via con una lunga striscia dei peggiori auguri che un uomo possa concepire per il suo prossimo di idea differente.

Tutti vaccini hanno in sé controindicazioni anche gravi, permanenti e di morte. Quelli sperimentali a maggior ragione. Bastava riconoscere che era questa consapevolezza che dettava ai novax di disattendere l’ordine costituito insignito di verità. Nulla del grave scontro dogmatico-scientista-sociale si sarebbe verificato. Nulla in corsivo, in quanto tutto quanto è stato fatto in merito al covid aveva in sé il potere di scatenare una guerra civile. Trieste: idranti su inermi; Draghi: se non ti vaccini ti ammali muori; Mattarella: vaccinarsi è un dovere civile; ipocrisia: perché se era così non è stato reso obbligatorio? (4); divanista1, quello per sostenere la sua parte arriva a dire: “quello di Draghi era solo uno slogan”; divanista2, dopo una vita al culto della specializzazione, quale punto ineguagliabile della conoscenza: “ho consultato medici di fiducia, mi hanno detto di vaccinarmi”.

È stata proprio la propaganda del “vaccino sicuro” che ha unito ed arroccato chi sapeva che non poteva esserlo, chi è stato umiliato da lapidazioni verbali d’ogni stirpe, come se il vero scopo del discorso governativo non fosse stato altro che chi non vuole sottomettersi poi vede. Discorso proseguito e alimentato ad ogni apparizione dai saccenti, pedanti e terrifici moniti degli esperti (5), specializzati, politici, capi di governo e di stato.

Ed ora, Crisanti raggiunge il picco. Per difendersi ammette le controindicazioni dei vaccini e, ne sono certo, lui e quelli come lui dichiareranno che l’avevano sempre detto, come hanno fatto in merito all’inefficacia del vaccino nei confronti della prevenzione dalla malattia.

Fine della puntata. Restiamo in attesa del prossimo picco.

 

 

Vedi anche

 

di lorenzo merlo ekarrrt – 131224

Note

1 – https://www.governo.it/it/media/campagna-di-comunicazione-proteggiamoci-anche-i-momenti-pi-belli-vacciniamoci-contro-il-covid

2 – https://mariobiglietto.it/2021/12/25/i-vaccinati-non-credono-nel-vaccino/

3 – https://luogocomune.net/medicina-salute/vaccini-scienza-contro-superstizione

4 – https://comedonchisciotte.org/antonio-porto-osa-polizia-la-gestione-terroristica-del-covid-ci-ha-diviso-le-bare-di-bergamo-funzionali-ad-imporre-gli-obblighi/

5 – https://www.ariannaeditrice.it/articoli/medicina-africana-e-occidentale

 

1 Comment

  • Padula 8 Gennaio 2025

    “niente di similare al vaccino è previsto dalla natura; e in quanto, si ritiene che, a partire dalla donazione del sangue, l’assunzione di elementari medicine, fino ai trapianti chirurgici, siano scelte che comportano la riduzione del potere del sistema immunitario (o una forte, eccessiva reazione) (3) e quindi l’indebolimento della prole e della specie, come anche la procreazione consanguinea ha evidenziato”

    Il termine “vaccino”, lo insegnavano alle elementari, adesso non so, viene dall’epoca in cui c’erano ricorrenti epidemie di vaiolo. Si sapeva che chi sopravviveva poi non si ammalava più e si era anche notato che spesso i mungitori non si ammalavano affatto. Indagando, si scopri che i mungitori in realtà si ammalavano della variante bovina del vaiolo che poi consentiva di sviluppare la resistenza al vaiolo umano. Apriamo una parentesi, quando si dice “ammalarsi” si intende che non si manifestano i sintomi dell’infezione, non che non si viene affatto infettati dal patogeno. Infatti noi di solito non moriamo per un brufolo ma nonostante questo i batteri continuano ad infettarci e il nostro organismo deve mandare i globuli bianchi nella sede dell’infezione, a formare il pus. La “immunità” che si ottiene dalla sopravvivenza all’infezione o dal vaccino non evita che il patogeno entri e si riproduca, consente invece all’organismo di produrre le molecole necessarie ad intervenire quando si accorge dell’infezione e a sopprimerla. Tornando a bomba, dato che il vaiolo vaccino conferiva la resistenza al vaiolo umano, si pensò di infettare di proposito la gente col vaiolo vaccino e quello fu la prima procedura medica che prese appunto il nome di “vaccino”.

    In altre parole, il meccanismo del vaccino è previsto in natura, non è niente di artificiale o sintetico, in origine si trattava di indurre una variante “attenuata” della malattia in modo da fare ammalare il paziente e la sopravvivenza alla malattia “attenuata” conferiva la resistenza alla malattia vera e propria. Funziona proprio perché è il meccanismo naturale con cui l’evoluzione gestisce la competizione tra prede e predatori. Cosi come la Pennicillina funzionava perché era il meccanismo naturale con cui le muffe uccidevano i batteri.

    La donazione del sangue è una procedure medica d’emergenza che serve quando il corpo ha una emorragia e sotto una certa quantità di liquido circolante, cessa di funzionare. Non induce nessun cambiamento ne nel donatore ne nel ricevente, dato che il sangue donato viene sostituito in un certo numero di giorni, tutto il sangue è comunque soggetto a continuo ricambio.

    Ci sono due alternative, la infusione di plasma, cioè della componente liquida del sangue senza i globuli rossi e le altre cellule che normalmente sono presenti. Ovviamente serve a mantenere una certa quantità di liquido nel sistema di circolazione, sebbene diluito. Oppure si studia un sangue sintetico che sia “universale”, nel senso che non richiede la compatibilità col sistema immunitario del ricevente e che comunque assolve alle funzioni vitali, principalmente il supporto alla respirazione. Come ho scritto si tratta di fare sopravvivere il paziente, poi questi produrrà il sangue autonomamente.

    Non c’entra niente il sistema immunitario con l’indebolimento della prole.
    Il meccanismo che “indebolisce” la specie è la poca o nulla efficacia della selezione naturale. Per esempio, in natura i miopi sarebbero svantaggiati nella caccia, mangerebbero meno, morirebbero prima, quindi farebbero meno figli e la miopia sarebbe naturalmente limitata, un difetto eccezionale. Invece nel mondo contemporaneo i miopi comprano le lenti a contatto, diventano ricchi, fanno dieci figli a testa e ad ogni giro la miopia diventa sempre più comune. In altre parole è la tecnologia e di conseguenza il benessere che sul lungo termine causano la progressiva diffusione di mutazioni sfavorevoli. Che ci sarebbero in ogni caso, solo che sarebbero soppresse.

    La riproduzione consanguinea, per quanto sia un tabù ancestrale, è anche una cosa relativamente comune, nel senso che nella remota antichità le comunità umane erano cosi isolate e cosi esigue che necessariamente ci si accoppiava tra parenti. Certo si cercava di ovviare scambiando le mogli da un gruppo all’altro ma il meccanismo sopra citato della selezione naturale ovviava comunque alle eventuali mutazioni sfavorevoli, quindi non era un problema.
    Ci sono due considerazioni accessorie: primo, in tutti i mammiferi inclusi noi è previsto che i maschi siano sacrificabili e la conseguenza è che un solo maschio deve ingravidare quante più femmine possibile per assicurare la sopravvivenza, da cui l’inevitabile parentela almeno per linea paterna. Secondo, l’estinzione è una minaccia sempre presente. Facciamo il caso di Enea che fugge da Troia in fiamme, presumibilmente una comunità di profughi sarebbe composta da donne e bambini con pochi uomini validi. La Bibbia se non ricordo male raccomanda all’uomo di prendere in moglie la vedova di suo fratello e torniamo a bomba, sull’isola di Pitcairn dove si nascosero gli ammutinati del Bounty fu trovato un solo inglese superstite e tutti gli altri erano imparentati in qualche modo tra di loro, avevano anche evoluto la tradizione della pedofilia, però non c’erano mica i mostri a due teste.

    Nota a margine: la resistenza alle malattie NON si trasmette ai figli, se non tramite la citata selezione naturale che favorisce certe mutazioni genetiche e sopprime certe altre. Quindi non si trasmettono tutti i caratteri che sono acquisiti, si trasmettono solo quelli innati. Fa eccezione il caso di un virus che vada a modificare in modo permanente il DNA contenuto nei gameti che quando si uniscono (ognuno porta metà dei geni di un individuo) producono l’embrione. Pare che nel nostro DNA ci siano un sacco di istruzioni “spurie” che risalgono al tempo dei dinosauri che che sono l’effetto di infinite contaminazioni virali. Il che può essere visto anche come un meccanismo ulteriore che produce mutazioni genetiche che poi vengono “filtrate” dalla selezione naturale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *