Lungo tutta l’epoca medievale la filosofia è stata declassata a ancilla theologiae, serva della teologia e del dogma religioso, costretta a stravolgere lo spirito di indagine libera della realtà che l’aveva caratterizzata nell’età antica. Le cose cominciano ad assumere un aspetto diverso solo con l’umanesimo.
E’ stato un deciso avversario sia del fanatismo religioso sia delle idee liberali. Lo stato egli lo vede come una creatura gigantesca, il Leviatano il cui capo è il sovrano e le cui membra sono i sudditi. La sua concezione riflette direttamente l’esperienza della rivoluzione inglese del 1640-45, culminata con la decapitazione di re Carlo I nel 1649 e la dittatura di Cromwell. Per il parlamento ribelle, egli ha parole estremamente dure. In esso, dice, vi era forse un uomo su cento consapevole della sua funzione e di cosa stesse facendo. Quei gentiluomini che pretendevano di rappresentare il popolo inglese, erano esposti a due specie di seduttori, i fanatici religiosi, i puritani e i rappresentanti dell’alta borghesia degli affari che, avendo visto che gli Olandesi dopo essersi ribellati al loro re, il sovrano spagnolo, avevano acquisito grande prosperità, si aspettavano qualcosa di analogo dalla rivolta contro la monarchia Stuart.
Fabio Calabrese
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