Sindaco,
sono un cittadino romano, nato nell’Urbe ma residente da tempo fuori dal Pomerio. Ho letto nel numero del 20 settembre di quest’anno della falsa cronologia, l’articolo pubblicato da “Repubblica” a pagina 4,che ti riguarda.
Vi leggo infatti (tralascio molte giuste osservazioni dell’autore come “l’idea di patacca che la destra italiana ha della romanità e dell’antichità classica… il mondo dei figli degenerati dei gladiatori di cartapesta, che almeno si limitino a molestare i turisti al Colosseo…”) che tu il 27 e 28 ottobre prossimo, hai in animo di celebrare la battaglia di Ponte Milvio e il presunto miracolo di Costantino, “festa celebrativa dell’identità cristiana di Roma”. Che a Saxa Rubra verrà ricostruito un accampamento militare romano con annesse comparse di soldati e macchinari dell’epoca e che verrà messa in scena la battaglia, e che al tramonto farai proiettare nel cielo con dei potentissimi fari la scritta IN HOC SIGNO VINCES, mentre la controfigura dell’usurpatore Costantino alzerà il alto la croce con il famoso monogramma.
Ora, è bene che tu sappia che quello che ti accingi a fare è indegno di un rappresentante dell’Urbe. Tu celebri solo il trionfo dei veri nemici di Roma e dei profeti di sventura che allignano da troppo tempo su entrambe le sponde del Tevere. Tu dovresti celebrare piuttosto la salutare discesa dei Lanzichenecchi, o la Presa di Porta Pia, o il vittorioso evento di Porta San Paolo, non la vittoria di viri lucifugi e di nemici del genere umano.
Sindaco Alemanno, tu alimenti la collera dei Cives Romani.
Remo Mangialupi
miles Mithrae
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