“Gentile Lettore,
l’assenza di un ordine finanziario, e soprattutto di un assetto monetario, fa balenare all’orizzonte lampi di catastrofi economiche ben più distruttive di quelle provocate dal crac del 1929. Mentre accademici illustri e supertecnici degli istituti centrali di emissione – tutti ‘uomini rispettabili…’ – si ‘affannano’ […] nella ricerca di un parametro definitivo per determinare il valore reale delle monete, i vari espedienti escogitati […] crollano ingloriosamente, dopo aver permesso l’arricchimento di pochi individui a danno ora di questa, ora di quella Nazione. Crediamo quindi giusto affrontare i problemi finanziari e monetari secondo un’ottica totalmente diversa da quella classica […]: tanto puntuale nel proporre modelli econometrici, monografie brillanti e trattati monumentali, quando incapace di suggerire alle autorità politiche gli strumenti per impedire che la moneta – garanzia di sovranità nazionale – diventi un cappio intorno al collo del popolo.
Esistono nuove tecniche e nuove vie da esplorare, se si è capaci di distruggere le ‘gabbie’ nelle quali – in perfetta malafede – chi trae profitto da questo disordine vorrebbe continuare a tenerci chiusi. Per smantellarle, economisti e storici dell’economia hanno operato e continuano ad operare. Con il loro insegnamento e col contributo di quanti antepongono l’onestà intellettuale al proprio interesse economico e sociale, ci adopereremo affinché questo sistema, basato sull’enorme ‘bolla di sapone’ di denaro inesistente, acceleri il proprio collasso: si ripristinerà così l’economia reale – la sola adeguata al Bene della comunità nazionale.
Fronte Nazionale
La Rassegna fu recensita dal quotidiano ‘La Stampa’:
Fascismo & Finanza. All’ armi, siamo economisti Freda vara una rivista ANTIPLUTOCRATI di tutto il mondo, unitevi. L’ appello arriva dall’ inesausta voce del Fronte nazionale di Franco Freda. Ora il Fronte Nazionale si lancia nei territori dell’ alta finanza con una edita dalle Edizioni di Ar e intitolata con trasparente allusione L’ Antibancor. era infatti lo pseudonimo usato dall’ ex governatore della Banca d’ Italia Guido Carli nei suoi articoli su L’ Espresso e ripreso a sua volta dal nome della valuta universale proposta da John Maynard Keynes alla conferenza di Bretton Woods. […]
L’indice del primo numero mostra la natura degli studi della rassegna curata dalle Edizioni di Ar: Plutocrazia (a firma Fronte Nazionale); i grandi banchieri; dal capitalismo di Stato al capitalismo privato; credito e promesse di pagamento, un sistema monetario alla deriva secondo un’analisi di Maurice Allais; economia di carta e politica economica monetaria; il divorzio del Ministero del tesori dalla Banca d’Italia; usurocrazia; la ‘Salomon Brothers e le miniere di re Salomone; altro.
Lo scritto ‘Plutocrazia’, si apriva con una citazione di Carlo Marx:
La rivista fu pubblicata in cinque numeri (il primo fu, poi, ristampato; quindi i numeri sono tutti disponibili: www.edizionidiar.it – la collezione, euro 50,00). L’antibancor, divenne successivamente una collana editoriale delle Edizioni di Ar, nella quale sono stati inseriti i testi di studio sugli stessi argomenti della rivista:
– Francesco Avigliano – L’enigma sociale.
– Gertrude Coogan – I creatori di moneta. Chi crea la moneta? Chi dovrebbe crearla?
– Walter Beveraggi Allende – Teoria qualitativa della moneta. Contro il monetarismo, l’inflazione, la disoccupazione.