Dragos Kalajic
Dopo mesi di martellante propaganda angloamericana (…) cade più che cconcio questo libretto, pubblicato sotto forma di intervista, con il quale Dragos Kalajic, ben noto studioso jugoslavo ed amico dell’Italia, tenta di dare una spiegazione, naturalmente dal punto di vista serbo, non soltanto degli avvenimenti che si sono
dipanati in tempi recenti, ma anche delle premesse di ordine storico (…) Ma la parte più significativa e, diremmo, importante del volumetto è il punto nel quale Kalajic sollecita la costituzione di una Europa forte e libera, cui aspirerebbero, al momento, la “vera sinistra” e la “vera destra” europee. È questa un’analisi forse non troppo convincente, che però ha il pregio di porre sul tappeto, comunque, il problema della collocazione del Vecchio Continente fuori dall’orbita e dalla dominazione anglosassone. L’opera dello studioso e patriota serbo, pur nella sua brevità, non è facile a sintetizzarsi, per cui ne consigliamo vivamente la lettura a quanti volessero ampliare il proprio panorama culturale e storico sui Balcani. Segnaliamo anche la vasta, approfondita, interessantissima prefazione di Claudio Mutti, i cui argomenti e le cui conclusioni condividiamo appieno. (“Rinascita”, 23 giugno 1999 )
dipanati in tempi recenti, ma anche delle premesse di ordine storico (…) Ma la parte più significativa e, diremmo, importante del volumetto è il punto nel quale Kalajic sollecita la costituzione di una Europa forte e libera, cui aspirerebbero, al momento, la “vera sinistra” e la “vera destra” europee. È questa un’analisi forse non troppo convincente, che però ha il pregio di porre sul tappeto, comunque, il problema della collocazione del Vecchio Continente fuori dall’orbita e dalla dominazione anglosassone. L’opera dello studioso e patriota serbo, pur nella sua brevità, non è facile a sintetizzarsi, per cui ne consigliamo vivamente la lettura a quanti volessero ampliare il proprio panorama culturale e storico sui Balcani. Segnaliamo anche la vasta, approfondita, interessantissima prefazione di Claudio Mutti, i cui argomenti e le cui conclusioni condividiamo appieno. (“Rinascita”, 23 giugno 1999 )