Fedeltà e onore, ovvero: adeguamento alla regola del cosmo (la fedeltà) e integrazione della realtà metafisica attraverso la perfezione del singolo (l’onore). L’eroe migliora, in sé, l’universo, se lo cerca e lo sa trovare. Egli si purifica dal negativo non tanto perché lo espira, quanto perché lo inspira e lo converte in strumento di culto (dove vi è grandezza, tutto è fatalmente lecito).
L’eroe è la bellezza della sua guerra. Egli è degno di venerazione non perché combatte per la bellezza, ma perché si muove con bellezza. L’intera persona dell’eroe diventa allora una offerta consacrata. Egli è dunque, nietzscheanamente, il più-che-uomo, cresciuto nella propria libertà secondo la giusta causa.