Torino, data odierna
Abbiamo testé appreso, con la gioia sincera di europeisti convinti, che il governo Olandese ha appena deciso di non darci il becco di un quattrino per i costosissimi restauri della fontana della barcaccia in piazza di Spagna a Roma e che gli unici soldi che la municipalità romana vedrà saranno le sparute donazioni di privati olandesi.
È vero che, a rigor di termini, forse il governo olandese non era tenuto ad alcun rimborso ma quale gesto elegante ed “europeo” avrebbe compiuto contribuendo almeno a metà delle spese per il restauro e invece… neppure il Paese dei tulipani si è lasciato scappare l’occasione di prenderci a schiaffi, come in effetti nessuno si perita di fare, che appartenga al primo, al terzo o al penultimo mondo (vedasi i due pescatori italiani detenuti in un orribile carcere del Gambia per una questione millimetrica di reti da pesca!).
Certo, noi incoraggiamo questo modus operandi con il nostro inesausto genufletterci di fronte a chiunque o, per meglio dire e con licenza parlando, ad offrire le terga a chi ne faccia neppur troppo gentile richiesta, e, nella fattispecie, con l’incomprensibile inazione delle Forze dell’ordine che hanno assistito a violenze e devastazioni dei delinquenti olandesi (non li chiamo tifosi neanche se mi querelano! ) senza interferire (e senza, ovviamente, che il responsabile di tale colpevole inerzia, il questore di Roma, sia stato chiamato a rispondere di alcunché, avendo dichiarato che gli agenti hanno avuto ordine di non intervenire per evitare “che ci scappasse il morto”! Allora, tanto valeva lasciare gli agenti nelle caserme!).
E se magari, a disordini finiti e con l’ausilio delle riprese televisive, i delinquenti olandesi arrestati e identificati come responsabili dei danni, fossero stati tenuti “al fresco” e liberati solo se loro o chi per loro avessero risarcito, per quanto possibile, i danni? Troppo difficile da fare? Troppo “antieuropeo”? E allora, ancora una volta, lasciamo correre, facciamo i “buoni” e potremo così agevolmente rifornire i nostri mercati ittici… cosa c’entra, dite? Certo, con tutti i pesci in faccia che prendiamo, non avremo più bisogno di pescherecci!
INCORVAIA Leonardo, Torino