Prefazione
L’autrice di questo pregevole saggio, la contessa Ida Costa Reghini, imparentata col più celebre Arturo Reghini, fu donna di grande erudizione filosofica ed esoterica.
Affiliata alla Società Teosofica, come lo era stato per un certo tempo lo stesso Arturo Reghini, in questo scritto che è anche il prodotto di un ambiente particolarmente sensibile a determinati temi, la contessa dà prova della sua speciale attitudine spirituale. Alcuni anni dopo, nel 1923, Arturo Reghini, sulle tracce probabilmente di questo saggio di Ida, scrisse per la “Rassegna Massonica” Le basi spirituali della massoneria, una lunga e dotta recensione del libro di Ludovico Keller, autore noto a Ida C. Reghini e molto citato in questo scritto.
Sappiamo poco delle vicende personali dei familiari di Reghini. Un’altra donna della stessa famiglia, Paola Costa Reghini, fu anche amica e discepola di Amedeo Armentano, in quanto abbiamo notizia di alcuni suoi viaggi alla Torre Talao e di essersi rivolta al Maestro ARA per alcuni problemi di salute.
Una lettera della Reghini del 1916 diretta ad Armentano e che riproduciamo a pag. 39 del presente volume ne è una testimonianza.
Raccomandiamo infine questo volumetto ai giovani studiosi di esoterismo per il suo carattere interdisciplinare che lo rende interessante nella lettura e prezioso nell’acquisizione di importanti nozioni dottrinali.
Associazione Culturale IGNIS
