Di Fabio Calabrese
Questa seconda replica è l’ultima che ho intenzione di dare a HSN, chiunque sia, dopo di che lascerò che altri suoi eventuali commenti sui commenti cadano nel vuoto, perché non ha senso discutere con un sordo, e perché ho altri usi da fare del mio tempo che polemizzare con lui, perché non ha senso dover ripetere mille volte le stesse cose.
Diciamo subito che l’atteggiamento di certe persone mi sembra assolutamente infruttuoso. Io mi limito a riportare dei fatti storici largamente noti:
UN FATTO che il cristianesimo abbia una matrice non europea, mediorientale, ebraica, estranea alle radici più autentiche dell’Europa.
UN FATTO che da questa matrice non si sia mai separato. Non volete credere a Fabio Calabrese? Prendete in considerazione le parole di due papi: Pio XI: “Il cristiano è spiritualmente semita”, Giovanni Paolo II: “I cristiani sono i fratelli minori dell’ebraismo”.
UN FATTO che il cristianesimo imposto con la forza nei territori dell’impero romano dagli imperatori Costantino e Teodosio ha avuto un ruolo determinante nel provocare la decadenza e la dissoluzione dello stesso impero romano.
UN FATTO che l’Italia, tagliata in due dalla presenza dello Stato della Chiesa proprio nel centro della nostra Penisola, ha conosciuto in conseguenza di ciò quindici secoli di disunione, invasioni straniere, assenza dello stato nazionale, umiliazioni e spoliazioni da parte del dominatore di turno.
UN FATTO che i papi, pur di preservare il loro staterello sono stati sempre pronti a richiamare sul nostro suolo nuovi invasori e dominatori, da Carlo Magno a Carlo d’Angiò, a Napoleone III.
UN FATTO che per la stessa ragione la Chiesa ha ostacolato in ogni modo il nostro risorgimento nazionale, la nostra rinascita come stato e come popolo. Io vi consiglierei in particolare di informarvi sulla storia del nostro Nord-Est, dove la Chiesa è stata schierata a fianco dell’Austria fino al 1918 e a fianco degli Sloveni fino al 1945.
UN FATTO che anche dopo l’unità nazionale e soprattutto dopo il 1945 la Chiesa cattolica ha mantenuto/riacquistato un’ingerenza nella nostra vita civile che non si riscontra in nessun modo altrove, e che grazie a questa ingerenza e alla sudditanza psicologica della nostra classe politica sono stati condotti in porto numerosi affari “sporchi”, dalla connessione IOR-mafia all’omertà a lungo accordata ai preti pedofili.
Se la verità vi disturba, vi mette in crisi, allora non potete prendervela con chi ha semplicemente il coraggio di dirla a alta voce, dovreste piuttosto prendere atto che c’è qualcosa di distorto, di sbagliato nel vostro modo di pensare.
L’atteggiamento di questi cattolici tradizionalisti o comunque li vogliate chiamare, poi, da qualsiasi punto di vista lo vogliate considerare, mi sembra straordinariamente miope, perché costoro non vogliono rendersi conto di essere in una posizione fortemente minoritaria ed emarginata all’interno della stessa Chiesa, (s)ragionano come se ci trovassimo ancora all’indomani del Concilio di Trento, e non sembrano comprendere che oggi e tanto più un domani quando cercano/cercheranno di opporsi all’ulteriore giudaizzazione (o ri-giudaizzazione) della Chiesa, sono/saranno tacciati sempre più di antisemitismo, e l’unica “sponda” che potrebbero trovare da questo punto di vista, saremmo proprio noi, e non certo la stragrande maggioranza dei “buoni democratici” che sono/saranno solo felici di poter saltare loro addosso.
Detto questo, andando a considerare gli argomenti addotti da HSN nella sua seconda replica, mi sembra che siano prossimi pressappoco all’inconsistenza totale.
Riguardo alla storia delle persecuzioni, la verità storica è pressappoco l’esatto contrario di quel che spesso si racconta; tantissime storie di martiri cristiani sono inventate di sana pianta. Tanto per fare un esempio, immaginiamo di avere la necessità di rimpiazzare il culto di una divinità pagana, una dea della luce connessa con il solstizio d’inverno, con quello di una santa cristiana; bene, ce la inventiamo e la chiamiamo (con non molta originalità) santa Lucia, e immaginiamo che nel suo martirio le siano strappati gli occhi, poiché dovrà assumere il ruolo di protettrice degli stessi (strana logica, sant’Agata protettrice del seno per lo stesso meccanismo, ecc…). Se invece dovessimo parlare seriamente, dovremmo ammettere che è del tutto inverosimile che i Romani con il senso giuridico che avevano, praticassero una tale quantità di torture bizzarre. Si tratta di invenzioni di sana pianta, perlopiù di età medievale. In realtà le persecuzioni contro i cristiani furono perlopiù blande ed episodiche, “operazioni di ordine pubblico”, tranne le ultime due, quelle di Diocleziano e di Decio, che furono le uniche “serie”, sull’altro piatto della bilancia che il capitolo che spesso viene bellamente ignorato, delle persecuzioni contro i pagani inaugurate da Costantino e soprattutto da quel pazzo assassino che fu Teodosio, nel corso delle quali i cristiani diedero vita alla loro più geniale invenzione, il campo di sterminio, che fu inaugurato nella località anatolica di Skytopolis, persecuzioni che si protrassero per cinque secoli. Si veda la documentazione impressionante raccolta dallo storico greco Vlasis Rasias nel libro La distruzione dei templi. Chissà perché non è stato stampato in lingua italiana, ma ne è reperibile un ampio estratto sul sito della Congregazione degli Ellenici. D’altronde si pensi che gli imperatori pagani e i successori di Costantino si trovarono di fronte due compiti di ben diversa entità: i primi dovevano tenere sotto controllo una setta minoritaria e malvista di fanatici (tali furono i cristiani fino al disastro di Ponte Milvio), i secondi annientare il cuore e l’anima di una civiltà per sostituirvi un sistema ispirato a un’ideologia totalitaria.
Il caso di Ipazia, poi, non è paragonabile a quello di una qualsiasi martire cristiana (possibilmente inventata come santa Lucia) Bisogna leggere, anche se non è possibile farlo senza rabbrividire, l’orribile lento supplizio cui fu sottoposta questa sfortunata donna squartata viva dai devoti cristiani per due colpe assolutamente imperdonabili, di essere una pagana e di essere una donna che osava pensare con la propria testa e insegnare filosofia. E’ da notare poi che il vescovo Cirillo di Alessandria fu canonizzato proprio per aver organizzato questo brutale assassinio e altri simili, così come (mi dispiace per i milanesi) sant’Ambrogio raggiunse l’onore degli altari per i suoi “meriti” di distruttore di opere d’arte e di libri.
Noto che HSN mi dà ripetutamente del ciellino come epiteto, forse si illude che quelli di Comunione e Liberazione siano gli unici cattolici di sinistra, povero cocco!
Un particolare che sembra essergli sfuggito, è che io nel mio articolo ho messo fra i torti della Chiesa non le crociate in genere, ma la crociata contro gli Albigesi, una crociata condotta non contro i mussulmani, ma contro l’Europa, contro una delle più floride culture dell’Europa medievale,quella della Provenza che ne uscì distrutta allo scopo di annientare quella rinascita pagana che è stato il catarismo, e dimostra con chiarezza solare che la conversione dell’Europa al cristianesimo non era stata né così spontanea né così completa. Che, a differenza di quanto accade oggi e nonostante la cristianizzazione, l’Europa abbia resistito con tutte le sue forze ai tentativi di conquista islamici da Poitiers a Lepanto, e abbia ributtato indietro gli islamici sul campo di battaglia, questa è una cosa per la quale ho sempre espresso la massima ammirazione; le crociate, quelle contro i mussulmani, hanno rappresentato un momento di risposta controffensiva anche se, in una terra e presso genti che ci sono estranee, non potevano costruire nulla di definitivo. A disapprovare le crociate, il colonialismo e quant’altro, HSN troverà pronti piuttosto i suoi correligionari che, basta lasciarli parlare un poco, ed esprimono un velenoso spirito anti-europeo.
La questione degli inni, “La croce di Giuliani”, sarà, ma ci sono pure “Salve, dea Roma”, “Fuoco di Vesta”, diciamo pure che lascia il tempo che trova.
Io un fascismo pagano non ho alcun bisogno d’inventarmelo. Non rifarò i nomi di Friedrich Nietzsche, di Richard Wagner, di Hanns F. K. Gunther, di Arturo Reghini, di Julius Evola, di Adriano Romualdi. Sicuramente un regime fascista pagano, e il più importante, senza voler togliere nulla a Mussolini, era il Terzo Reich. Adolf Hitler che, il fatto che sia e continui ad essere l’uomo più calunniato al mondo, nulla toglie al fatto che è stato il leader dell’ultimo tentativo di riscossa europeo contro la democrazia, il marxismo, la modernità, ha affermato più volte che se il destino gli avesse dato di vincere il secondo conflitto mondiale, avrebbe dedicato gli sforzi del resto della sua vita alla battaglia contro il “giudaismo culturale”. Forse con uno sforzo d’immaginazione HSN potrebbe anche arrivare a capire cosa intendesse.
Povero Mussolini! HSN cita la sua affermazione che “il fascismo è un blocco monolitico”. Purtroppo, non lo era affatto, e aveva lasciato sussistere in Italia troppi centri di potere che sfuggivano al suo controllo e che non aspettavano altro che l’occasione per colpirlo alle spalle e non smisero mai di cospirare ai suoi danni: la monarchia, la Chiesa, gli industriali. Il Terzo Reich era un blocco monolitico. Se il fascismo avesse fatto da subito un bel repulisti, probabilmente avremmo perso lo stesso il secondo conflitto mondiale, la sproporzione delle forze era troppa, ma almeno ci saremmo risparmiati la vergogna dell’8 settembre, saremmo stati sconfitti con più onore.
Io non so se HSN sia più ridicolo o più penoso quando parla dei miei presunti feticci pagani. A me pare ovvio che non capendo cosa sia il cristianesimo, quel che sia il paganesimo gli viene ancora più oscuro. Qui mi costringe ad entrare in una dimensione che non afferisce alla politica ma alle scelte esistenziali più profonde, ma vi darò ugualmente una risposta, non avendo nulla da nascondere, una risposta che – sia chiaro – non avete alcuna necessità di condividere. Paganesimo non coincide necessariamente con politeismo (né tanto meno con feticismo o idolatria). Vi sono stati pagani monoteisti: Senofane di Colofone, Platone, Aristotele; pagani scettici come il grande Marco Aurelio, addirittura pagani atei come Epicuro e Lucrezio. Se la differenza non è nel numero delle divinità, in che cosa consiste? Io direi che si tratta prima di tutto di una certa visione etica.
Forse meglio di tutti l’ha spiegato Massimo Cacciari in quella famosa intervista rilasciata a Maurizio Blondet che ho citato così tante volte:
“Ethos non indicava comportamenti soggettivi; indicava la “dimora”, l’abitare in cui ogni uomo si trova alla nascita, la radice a cui ogni uomo appartiene. In questo senso, un greco non era più o meno “etico” per sua scelta o volontà. Egli apparteneva a un ethos. A una stirpe, a un linguaggio, a una polis. Che non era stato lui a scegliere”.
E non a caso nella stessa intervista precisa che i fascismi erano dei “Movimenti neopagani che cercavano di ricollegare la società a un Ethos”.
Io non so, non pretendo di sapere se esista un Dio, esistano più divinità oppure non vi sia nulla. Ma quanto a questo, non lo può sapere neppure HSN, neppure Joseph Ratzinger, nessuno. Si può solo credere una cosa o l’altra. Il mio culto è la mia vita, che cerco di vivere quanto più possibile con rettitudine, con onore, con coraggio. Se esiste un destino ultraterreno, qualsiasi divinità o giudice soprannaturale dovrà tenerne conto. Se non c’è nulla, almeno avrò vissuto da uomo autenticamente libero, senza paura, con dignità e con orgoglio.
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