8 Ottobre 2024
Ārya Filosofia

Capire la modernità con il Viṣṇu Purāṇa – Riccardo Tennenini

I Purana, la cui intitolazione letteralmente tradotta significa “antiche storie”, sono un corpus dottrinario di antichi testi indù, redatti in lingua sanscrita, di natura principalmente mitico e cultuale, il cui scopo primario era anche quello di erudire sacralmente coloro che non erano considerati dvija (i “nati due volte”, i componenti delle prime tre caste indù, brāhmaṇa, kṣatriya e vaiśya). Alle donne, essendo la civiltà vedica profondamente patriarcale era severamente vietato l’ascolto e la lettura dei testi detti Śruti. Uno dei più antichi di tali testi, è il Vishnu Purana, composto da sei libri, di cui ho curato insieme ad altri eccellenti collaboratori, la traduzione e la pubblicazione per la prima volta in italiano.

Questa traduzione era un progetto che volevo realizzare da tempo, avendolo anche indicato nel retro di copertina del mio primo libro “Pan è morto e noi l’abbiamo ucciso”, avendo messo un piccolo estratto del primo capitolo, il cui contenuto mi spinse a cercare di rendere disponibile l’intero libro al pubblico italiano. Il motivo di tale interesse è derivato dall’argomento centrale di questo antico testo, cioè il Kaliyuga. Spesso in Occidente si fa un abuso di parole sanscrite come questa, senza saperne realmente il significato, per colpa della secolarizzazione e della sua poco conoscenza, considerando anche il fatto che tale lingua, usata dalle tre caste esclusivamente in ambiti sacrali, ha perso così il suo reale significato ma anche la sua funzione.

Ci basti pensare a “Occidentalis Karma” (la canzone vincitrice al festival di Sanremo) oppure allo yoga praticato per “rassodare i glutei”, per capire in che stato di decadenza si trovi spiritualmente l’uomo moderno. Ma non è questo il momento per discutere dell’uso improprio delle parole.

Il termine Kaliyuga possiede lo stesso significato che Esiodo attribuiva all’Età del Ferro, descrivendo  un’età oscura, in cui un’umanità demoniaca in preda ad ogni genere di empietà si autodistruggeva. Una descrizione analoga la ritroviamo anche in un altro importantissimo testo sacro indiano, la Bhagavad – gita, di cui ho riproposto tale descrizione in un articolo pubblicata in questa testata (“La Bhagavad-gita sull’uomo moderno“), in cui vengono elencate le stesse conseguenze summenzionate da Esiodo. Questa degenerazione o, per dirla alla Guènon, questa chiusura verso l’Alto e apertura verso il basso, durerà fino al riassorbimento totale dell’Universo, alla fine della quarta età, con la rinascita della prima, l’epoca del Satyayuga cioè della verità.

L’importanza di questo testo consiste nel suo deposito sapienziale, donato dai grandi asceti indoeuropei, inestimabile e fondamentale per la comprensione cosa ci attende e come poterci difendere da questa caduta verso le profondità del Tartaro. Sopratutto in questo Purana, scritto tra il II ed il V secolo, sembra vi sia una guida, quasi una fiamma di una fiaccola, utile sul come barcamenarsi in un’epoca priva di luce. Quello che sconvolgerà di più il lettore è ciò che il testo potrà rivelare all’uomo contemporaneo: sembra, infatti, un’opera fatta di proposito per i posteri, perché la sua rivelazione è prettamente adatta alla specifica descrizione della società moderna.

 

 “I matrimoni in questa età non saranno conformi al rituale, né lo saranno le regole che connettono fortemente il precettore spirituale e il suo discepolo”. 

“Le menti degli uomini saranno completamente occupate dal pensiero di acquisire ricchezza”.

“Oppressi dalla fame e dalle tasse, gli uomini lasceranno le loro terre native e andranno in altri paesi per guadagnarsi da vivere”.

“A causa delle penitenze orribili non imposte dalla Scrittura e dei vizi dei governanti, i bambini moriranno durante la loro infanzia”.

 

Queste quattro citazioni, tratte dal Vishnu Purana, ad una mente attenta non possono altro che ricordargli la contemporaneità. Tale testo, però, non deve essere considerato un testo “apocalittico”, perché una volta delineati gli effetti di tale yuga, in esso vengono spiegate le modalità con cui poterlo superare, essendo anche il più corto dei quattro testi.

Quindi la traduzione di questo testo è il prodotto di un’idea personale rivolta ad una rieducazione ontologica del sacro, e, per tale motivo, la decisione di renderlo disponibile a tutti e senza limiti, con un’edizione online in pdf ci ha portati a chiedere una esigua donazione di 4 euro, contribuendo alla sua futura produzione e diffusione in formato cartaceo. L’ordine è fattibile ai seguenti links:

 

https://sellky.com/a/tb

https://riccardotennenini.wordpress.com/

8 Comments

  • Daniele Bettini 5 Marzo 2017

    Puoi rimettere il link al download del libro?
    Non mi si apre la pagina.

    Grazie

  • Daniele Bettini 5 Marzo 2017

    Puoi rimettere il link al download del libro?
    Non mi si apre la pagina.

    Grazie

  • Rosario 26 Aprile 2017

    Ciao ho letto che hai tradotto il purana vishnu , la mia domanda è questa la traduzione è integrale letterale e sanza nessun tipo di aggiunta??? Per caso hai tradotto o conosci qualcuno che ha tradotto tutti e 18 purana???sarei molto interessato a tutto il materiale disponibile in italiano sul vedismo , sarei anche interessato a i 4 veda

  • Rosario 26 Aprile 2017

    Ciao ho letto che hai tradotto il purana vishnu , la mia domanda è questa la traduzione è integrale letterale e sanza nessun tipo di aggiunta??? Per caso hai tradotto o conosci qualcuno che ha tradotto tutti e 18 purana???sarei molto interessato a tutto il materiale disponibile in italiano sul vedismo , sarei anche interessato a i 4 veda

  • MARY 3 Giugno 2017

    Non esiste in italiano una traduzione integrale dei testi vedici, ma in realtà non esiste in alcuna lingua moderna. Il Rgveda e l’Atharvaveda hanno traduzioni integrali in tedesco e inglese, in italiano esistono solo antologie facilmente reperibili in commercio. La Maitrayani Samhita è in via di traduzione dal vedico (ma in tedesco), la Taittiriya fu tradotta in inglese da Keith.
    Dei Purana esistono antologie, ma non credo traduzioni di tutti e 18.
    Le cattedre di sanscrito si stanno riducendo sempre più a causa delle scellerate politiche universitarie in atto da alcuni anni e il futuro promette maluccio.
    Avrei anch’io una domanda per il Dott. Tennenini: la traduzione è fatta direttamente dal sanscrito? Si può reperire cartacea?

  • MARY 3 Giugno 2017

    Non esiste in italiano una traduzione integrale dei testi vedici, ma in realtà non esiste in alcuna lingua moderna. Il Rgveda e l’Atharvaveda hanno traduzioni integrali in tedesco e inglese, in italiano esistono solo antologie facilmente reperibili in commercio. La Maitrayani Samhita è in via di traduzione dal vedico (ma in tedesco), la Taittiriya fu tradotta in inglese da Keith.
    Dei Purana esistono antologie, ma non credo traduzioni di tutti e 18.
    Le cattedre di sanscrito si stanno riducendo sempre più a causa delle scellerate politiche universitarie in atto da alcuni anni e il futuro promette maluccio.
    Avrei anch’io una domanda per il Dott. Tennenini: la traduzione è fatta direttamente dal sanscrito? Si può reperire cartacea?

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