14 Novembre 2024
Appunti di Storia

1921: Primavera di Bellezza (decimo capitolo)

  19. Semplice gregario del Fascio milanese Da parte di Mussolini, alle parole seguono i fatti; dopo che, il 16 agosto, a Bologna, i rappresentanti dei maggiori Fasci padani si sono espressi nuovamente contro il patto, egli si dimette dalla Commissione esecutiva: La partita è ormai chiusa. Chi è sconfitto deve andarsene. E io me

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1921: Primavera di Bellezza (nono capitolo)

  17. Inestricabile groviglio   Tra aprile e luglio del ’21 si verificano tre episodi, che hanno per protagoniste le squadre toscane e, per motivi diversi, sono destinati ad essere considerati “paradigmatici” del clima dell’epoca, fino ad assumere una risonanza nazionale, destinata a protrarsi nel tempo. Il primo si svolge a Foiano della Chiana, ed

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1921: Primavera di Bellezza (ottavo capitolo)

  15. “Per una ragione topografica e pugilistica” La giornata elettorale è fissata per il 15 maggio, e registra una vera ecatombe di caduti fascisti, con vittime in tutte le zone d’Italia, mentre la consultazione vede la partecipazione di poco più di cinque milioni di elettori, con una percentuale pari al 56% circa degli aventi

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1921: Primavera di Bellezza (settimo capitolo)

  13. Quegli “affarini” In questo quadro, un particolare di non secondaria importanza è che, spesso, l’armamento avversario è allo stesso livello di quello fascista; in particolare nel periodo 19/20, la penuria di mezzi di offesa idonei sarà molto sofferta dai mussoliniani; illuminante la corrispondenza intercorsa tra il Fascio di Firenze e il Comitato centrale

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1921: Primavera di Bellezza (sesto capitolo)

  11. Fughe socialiste La contromisura più frequente alla quale ricorrono le vittime dell’azione squadrista è l’imboscata al camion; raramente la resistenza attiva si sviluppa in paese, mentre gli squadristi, come amano dire, “fanno una dimostrazione di forza”, sparecchiando in aria e andando su e giù per strade deserte. Non di rado avviene, piuttosto, che

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1921: Primavera di Bellezza (quinto capitolo)

9. Covo nr. 1 e nr. 2 Il momento centrale della spedizione punitiva è l’assalto alla Camera del lavoro, Casa del popolo, Cooperativa sociale, spesso con il conseguente incendio dell’edificio; la simbologia della fiamma purificatrice, del fuoco redentore si era affermata già a Fiume: Fiume era l’inizio di un incendio spirituale, che avrebbe consumato tutto

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1921: Primavera di Bellezza (quarto capitolo)

  7. “Se non potete sopportarci…”   I fascisti giustificano l’estensione della lotta e delle rappresaglie a tutto il territorio nazionale con un motivo “politico”: come i socialisti si mobilitano in tutta Italia con scioperi ed agitazioni di solidarietà a singole città e categorie, così essi si ritengono autorizzati a colpire ovunque, per rispondere alle

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1921: Primavera di Bellezza (terzo capitolo)

5. “Mostruosi e deformi nel corpo…” Tra febbraio e marzo, il movimento fascista è impegnato in una frenetica attività politica ed organizzativa: ben sette congressi regionali si svolgono nelle regioni a più incisiva penetrazione fascista, e in tali sedi vengono affrontati, in articolate relazioni, i temi più importanti del momento. Triste, Milano, Torino, Bologna vivono

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1921: Primavera di Bellezza (secondo capitolo)

  3. Il Ponte sospeso e il brodo di Carabiniere   Dopo un mese esatto da questi episodi, ancora nel capoluogo toscano, il 27 febbraio, alcuni anarchici lanciano contro un corteo liberale una potente bomba, che provoca due morti (un Carabiniere d un giovane dimostrante) e una ventina di feriti; immediata la reazione fascista: dopo

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1921: Primavera di Bellezza (primo capitolo)

  Arpinati “a zoppo galletto”    “A chi l’ignoto? A noi!”, così D’Annunzio a Fiume conclude il suo ultimo discorso, “l’alalà funebre”,il 31 dicembre del 1920; e, veramente “ignoto” appare il destino dell’Italia in questo momento: il 1921, che passerà alla storia come “anno fascista per eccellenza”, inizia con l’episodio sanguinoso di Modena che, dopo

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