10 Ottobre 2024
Belloni Democrazia Usa

Il male assoluto

Ho sempre definito la democrazia come “il male assoluto”. Per motivi istintivi, sentimentali, se volete. Per motivi storici. Per motivi etico – politici. Gli avvenimenti di questi ultimi giorni, a cavallo di agosto e settembre, con il parlamento inglese e il presidente americano quali attori, me ne danno una conferma clamorosa. Sempre, nella storia, quando

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Belloni Esteri Imperialismo Russia Siria Usa

Ci risiamo…

di Fabrizio Belloni Non era tanto difficile capire, già da tempo. Il terrore degli yankee era l’accostarsi della vecchia, cara, mai doma Europa all’Est. Dapprima all’Est Europeo, poi all’Asia, o parte di essa. La caduta del Muro di Berlino, salutata dai meno avveduti “capitalisti” dell’occidente come la vittoria sull’odiato comunismo, fu invece l’inizio del rivolgimento

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Attualità Belloni Democrazia Politica

Non c’e’ niente

di Fabrizio Belloni Mi guardo in giro e mi sembra di essere un personaggio de “Il deserto dei Tartari”, ove una guarnigione russa perde il tempo della vita in attesa di un attacco che non verrà. Non è sfoggio di erudizione, è disperazione. In parte. In parte rabbia, rabbia nera. Guardatevi intorno: ad essere caritatevoli

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Aristocrazia Belloni Erbert Schwaiger Storia

Ho incontrato il “demonio” (E ne sono stato conquistato).

di Fabrizio Belloni Nella vita ho prestato la mia opera anche nei grandi punti vendita della Grande Distribuzione. Ed ho dovuto imparare a capire e conoscere le donne, l’animo femminile, dato che il novanta per cento del personale era composto da donne. Sono convinto di esserci riuscito, anche perché ho imparato ad amare l’altra metà

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Belloni Il caso Moro Storia

Il caso Moro

di Fabrizio Belloni In questi giorni si sta rievocando sui media il “caso Moro”. Si ricorda cioè il rapimento e l’uccisione del leader della DC, ufficialmente rapito ed assassinato dalle “Brigate Rosse”. Non mi ha mai convinto la versione ufficiale. Né tutto il polverone, i depistaggi, le balle spaziali, le carriere esplose o finite del

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Astensionismo Attualità Belloni Elezioni

Rischiano di riuscirci. Pero’…

di Fabrizio Belloni L’astensionismo dilaga. I vecchi rottami partitocratrici berciano. Chi ha perso di meno fa la ruota e si consola con le poltrone. Partitocrazia maleodorante. Chi ha perso imputa all’astensionismo stesso la caduta. Partitocrazia stupida. I media esultano o funeraleggiano secondo gli umori dell’editore. Partitocrazia viscida e servile. Nessuno sottolinea una verità, scomoda, micidiale,

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Attualità Belloni Politica

Comunque la giri, il risultato non cambia

di Fabrizio Belloni Mi permetto di sottolineare alcune scenette (mal)recitate sul palcoscenico della sgangherata comica finale del nostro squinternato, bistrattato, dannato ed amato Stivale (ma non solo). Grillo si sta accorgendo di una eterna verità: la ruota gira se vi è un perno solo; se sono due o più la ruota grippa e si blocca.

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Belloni Cibo Identità

A volte ritornano

di Fabrizio Belloni Vi ricordate l’affare “tocai”? Il tocai è, o meglio, era un ottimo vino nativo di San Floriano del Collio, sopra Gorizia. Tanto apprezzato che si diffuse prima a tutto il Friuli, poi anche in Veneto. Quando l’Ungheria entrò nella Unione Europea, nacque il contenzioso con il loro “Tokaj”, ottimo vino ungherese, del

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Attualità Belloni Saggio Sicilia

Saggezza siciliana

di Fabrizio Belloni Se ricordo bene (mi sia perdonata l’eventuale inesattezza: non conosco la lingua siciliana e mi tocca usare come veicolo il dialetto italiano), nella Trinacria vi è un adagio popolare che divide gli uomini in quattro categorie: “Uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraqua”. Non mi permetto di sindacare come vengono classificate le persone,

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Attualità Belloni Europa Politica

Italia sott’occhio, Europa col cannocchiale

di Fabrizio Belloni Il vero problema istituzionale di questo squinternato e democratico Stivale è l’endemica debolezza dell’esecutivo, cioè del governo. Il Berlusconi fu in parte un’anomalia. Molto in parte in verità, avendosi dovuto rimangiare molti dei propositi e dei programmi con i quali era partito. I nostri “padroni” non lo permisero. Oggi, Letta, appena eletto

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