La lucida coerenza politica e militante di un documento rivoluzionario Un invito alla rilettura de La disintegrazione del sistema.
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…. EreticaMente è una comunità filosofica non interessata alla politica, alle logiche partitiche, che interagisce liberamente con studiosi di diversa formazione e di differente pensiero, nel rispetto della visione del mondo di ognuno.
di FRANCO G. FREDA Eroici, perfino. A sfidare i quaranta gradi garantiti del brindisino nei suoi momenti più hard. Sono circa un migliaio gli studenti che si sono ritrovati a Ostuni nel Riot Village, campeggio impegnato e – pare – svincolato dall’ingerenza dei partiti, a preparare la lotta dell’autunno per una scuola migliore.
di FRANCO G. FREDA Lo dice con chiarezza estrema Virgilio quali dovrebbero essere l’ambizione dell’arte e i suoi effetti nel mondo. La Bucolica VI introduce un personaggio del tutto antiretorico per insegnare la via ai poeti: Sileno, zampe di capra e membro colossale, ancora zuppo del vino con cui si era ubriacato la sera prima.
di FRANCO G. FREDA Giurerei che Paola Ferrari, promotrice di un’avanguardistica crociata a colpi di carte bollate contro gli insulti che le venivano rivolti a quintali su Twitter, se beccasse adesso uno dei «filosofi dell’ottimismo» gli farebbe un occhio nero. «Filosofi dell’ottimismo» sono quei tipini convinti che parlano di naturale tendenza al bene dell’uomo,
di FRANCO G. FREDA A qualcosa dovrà pur servire tutta questa roba che tanto vi incanta – fa una vocetta stridula fuori campo. Dico qualcosa di pratico, -aggiunge – di concreto. È sicuro che ci arrendiamo a lui, il demonietto. Che apriamo le braccia e ammettiamo che la sapienza e la bellezza, in fondo, non
Due massime sul frontone del tempio di Delfi, due precetti essenziali che il dio della compostezza, Apollo, offriva agli uomini: il celeberrimo «Conosci te stesso» e l’assolutamente negletto «Nulla di troppo». L’uno precisa e completa l’altro. Ora, «Conosci te stesso» è diventato uno dei motivetti di successo di oggi. Lo trovi dappertutto, inteso come
Sandro Bonvissuto, nel suo Dentro (Einaudi), prova a parlare del carcere. Ne dà una descrizione dura, cupa, quasi strangolata dal male che ci trova, dentro. Un male fisico: di pietra, di cemento. Impastato del misto di sudori che imbeve i cuscini nelle celle e costringe il protagonista ad avvolgere il proprio con la maglia per
Ci sarà qualcuno pronto a considerare con onestà l’appello di Marcello Veneziani per la rigenerazione di ciò che, ovviamente semplificando, chiamiamo ‘destra’? Il suo scritto non manca di ragionevolezza. Il momento è perfetto per chi volesse – cito appunto Veneziani – “fare sul serio”. L’occasione d’oro. Non c’è più niente di decoroso, in giro. Da