9 Ottobre 2024

Livio Cadè

Società – Transumanesimo – Spiritualità- Ultracovid

Cultura & Società Livio Cadè

Non Plus Ultra – Livio Cadè

Deus sive Machina «Ha mangiato la moscia … non vede e non sente, è come morta». Guy è preoccupato che la moglie Rosemary sia ancora cosciente. Minnie, vecchia strega, lo rassicura: la mousse al cioccolato (la ‘moscia’) conteneva una droga potente. Ma Rosemary l’ha mangiata solo in parte e ora, mentre la preparano al rito,

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Green Pizza – Livio Cadè

Quando in una società prevalgono forze mortifere che calpestano anche i più fondamentali principi di libertà e giustizia, darsi volontariamente la morte è l’atto di estrema protesta. Nel 1963 un bonzo vietnamita si sedette in mezzo a una via di Saigon; un altro monaco lo cosparse di benzina e gli diede fuoco. Con quel gesto

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Cultura & Società Livio Cadè

Il dato è tratto – Livio Cadè

Cos’è un dato? Nella sua forma più diretta, è un’immagine della realtà creata dai nostri sensi. Ma è anche il concetto evocato dal puro dato sensoriale. Non ci è possibile vedere un gatto senza che sorga in noi, più o meno chiara, l’idea di ‘gatto’. In altre parole, è la rappresentazione di un fatto, il

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La bellezza del diavolo – Livio Cadè

«La plus belle ruse du diable est de nous persuader qu’il n’existe pas». (Baudelaire)  Sorokin, sociologo russo, sostiene che la classica tripartizione antropologica – corpo, anima e spirito – si rifletta in una ciclicità di epoche storiche in cui inevitabilmente si manifesta la decadenza progressiva di una civiltà. A un’era spirituale, in cui prevalgono i

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Livio Cadè Narrativa

Un bambino prodigio – Livio Cadè

So per esperienza che si possono dire cose molto serie con l’aria di scherzare o, al contrario, prendere sul serio delle emerite sciocchezze. Per esempio, il mio ultimogenito. È esasperante. Quando assume un’espressione seria e concentrata è perché il suo cervellino sta girando in tondo su questioni della massima futilità. Il guaio è che mi

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Dall’etica all’etichetta – Livio Cadè

“Pochi sanno esser vecchi” (La Rochefoucauld) Nel Sutta Nipata, uno dei più antichi canoni buddhisti, troviamo un’interessante prescrizione morale. Ci vien detto che il primo requisito di un linguaggio irreprensibile è l’esser conveniente. Per conveniente si intende «che non cagioni tormento a sé stessi e non rechi offesa ad altri». Questa qualità del linguaggio deve

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Livio Cadè Neospiritualità

Est Est Est – Livio Cadè

“Seppellisciti nella terra dell’oscurità” (Ibn ‘Aṭa‘ Allāh)   Oriente mistificato Molti grandi intellettuali hanno subito il fascino delle religioni orientali. Goethe si diceva musulmano. Dichiarazione di fede abbastanza sorprendente in un poeta tedesco del primo ‘800. Nel suo “Divano occidentale-orientale” scriveva: «Se Islam significa “sottomissione a Dio”, tutti noi viviamo e moriamo nell’Islam.» Schopenhauer fu invece conquistato

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La maledizione – Livio Cadè

“Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai… Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.”    «Girando attorno a una mola un asino fece cento miglia; quando fu sciolto, si trovò ancora allo stesso posto». Capita sovente che io pensi a me come a quest’asino,

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Il lupo e l’agnello – Livio Cadè

«Nelle attuali condizioni della società mi sembra che l’uomo sia corrotto più dalla ragione che dalle passioni» (Chamfort)   Mi ponevo in questi giorni una difficile domanda: è lecito rispondere con la violenza alla violenza? Il senso dell’onore, la giustizia, un impulso naturale, un calcolo, una necessità vitale, sono ragioni che possono giustificare l’uso della forza. Tuttavia, la violenza viene oggi

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Cultura Livio Cadè

SOS – Livio Cadè

Un eschimese iglulik disse un giorno a Rasmunssen: “noi consideriamo l’anima come la cosa più importante e più misteriosa di tutte”. La nostra sensibilità moderna interpreta queste parole come segno di arretratezza scientifica e culturale. Basare una società sul culto dell’anima e farne il valore “più importante di tutti”  ci appare un residuo di quell’atteggiamento

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