Il frutto della memoria invincibile
di Mario M. Merlino “a volte i fiori di ciliegio si librano nel vento della sera anche fra i casermoni delle città: Franco, Francesco, Stefano…” Avevo sedici anni, una camicia nera ricavata da una bianca portata in tintoria, magro come un chiodo, gli occhiali dalla montatura pesante e un ciuffo di capelli incapace di lasciarsi