17 Novembre 2024
Cultura Società

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie – Roberto Pecchioli

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. La metafora di Ungaretti – il poeta sulle trincee del Carso che sperimentava la morte ogni momento – si attaglia alla nostra condizione di paura, indifferenza, confusione. Guerra, epidemia, cultura della cancellazione, una relazione con la fine e il male dalla quale è stata sradicata la speranza

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Livio Cadè Società Spiritualità

Superstiti e superstiziosi – Livio Cadé

La nostra società potrebbe dirsi ‘società della superstizione’. Ma la superstizione non è, come qualcuno crede, il contrario della verità. Solo le accade, com’è della parola, di nascondere piuttosto che di rivelare. E questo suo carattere oscurante è quello che oggi prevale. Viviamo quindi in una società dell’illusione, dove la verità è proibita e le

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Società

La maschera di ferro – Roberto Pecchioli

E’ pessima regola parlare di se stessi, ma talvolta è necessario per svolgere certe riflessioni. Confessiamo: siamo tra i milioni di persone a cui l’epidemia ha assestato un duro colpo psicologico. Vivere da reclusi, sentirsi topi in trappola o criceti in gabbia ha scavato un fossato di tensione nella nostra vita. L’animo ribelle fa il

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Società

Libertà di espressione? Un’ossessione dell’uomo bianco – Roberto Pecchioli

Tempi durissimi per le libertà. Digitalizzazione dell’uomo – riduzione a cifra – green pass come strumento di controllo, le mascherine della sottomissione, il pensiero unico sulla guerra, la cultura della cancellazione, ossia la cancellazione della cultura, l’esproprio del corpo fisico da parte di un sistema diventato biopotere, dominio sulla vita. L’attacco più forte si concentra

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Società

Elon Musk e Twitter al tempo della censura – Roberto Pecchioli

Elon Musk ce l’ha fatta: il consiglio di amministrazione di Twitter ha accettato l’offerta d’acquisto del supermiliardario di origine sudafricana. La rete sociale dei “cinguettii” passa di mano per oltre quarantatré miliardi di dollari. La lunga lotta del proprietario di Tesla è finita con una vittoria. Mastica amaro il suo avversario Parag Agrawal, CEO di

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Società

Vita a punti – Lorenzo Merlo

Maschera e scopo del terrore e del grinpaz. Allineati e coperti Il buon scalatore non è quello muscoloso, coraggioso, vanitoso. Nessuna di queste e simili doti permette scelte e comportamenti idonei alla sicurezza, alla soddisfazione. Il buon scalatore è quello che ascolta il terreno. Per lui, è il terreno che dice la verità. Così muovendo,

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Società

Globalizzazione e frammentazione – Claudio Antonelli

L’“economicismo” ossia il pensiero economistico oggi egemonico vede il nostro pianeta come un enorme supermercato con spostamenti e miscelazioni di popolazioni: i clienti del supermercato. La globalizzazione che il “pensiero unico” acclama, vedi la potente rivista ideologico-finanziaria “The Economist” che da decenni conduce una propaganda in tal senso, mira ad attuare una mondializzazione consumistica e

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Livio Cadè Società

Il limite – Livio Cadè

“Chi è uomo pensi nei limiti assegnati all’uomo” (Menandro) Da alcuni anni la politica, il giornalismo, l’opinione pubblica, sembrano allargare sempre più i confini della comune stoltezza umana. Questo dovrebbe convincerci, come Dumas, che il genio ha un limite, la stupidità no. Il paradosso si potrebbe spiegare così: il genio è una pienezza di sé

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Società

Propaganda, la voce del padrone – Roberto Pecchioli

Viviamo nella democrazia dello spettatore, un concetto del linguista e sociologo Noam Chomsky mutuato dalle idee del primo maestro della propaganda e del condizionamento applicata alla politica, Walter Lippman. Già nei primi decenni del secolo XX si pose il problema del controllo dell’opinione pubblica nei regimi formalmente democratici. L’obiettivo era controllare i mezzi di comunicazione

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Società

Censura e propaganda. La democrazia dello spettatore – Roberto Pecchioli

Il sistema non ammette più deroghe e discrepanze. E’ obbligatorio essere fedeli alla linea, come ai tempi dell’Unione Sovietica. L’unica differenza è che la linea è dettata dall’apparato propagandistico ideologico delle sedicenti democrazie occidentali. Torna in auge la censura e intellettuali di antico lignaggio liberale, come Angelo Panebianco, esigono dal pulpito di grandi giornali che

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