11 Ottobre 2024
Appunti di Storia Controstoria

Gli Arditi di Milano e il taglio della barba a Serrati (Milano 16 aprile 1920) – prima parte – A cura di Giacinto Reale

Il 1920 è l’anno della “minorità fascista”, che non può andar bene agli irrequieti ex Arditi di guerra. Molti partono per Fiume, quelli che restano si “inventano” ogni giorno qualcosa, come a Milano…   Gli Arditi di Milano Probabilmente, in nessuna città come a Milano c’è, tra i primi fascisti, una così significativa e importante

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La Puglia ribelle e l’assassinio di Ferruccio Barletta (Minervino Murge, 11 aprile 1920) – seconda parte – A cura di Giacinto Reale

Ferruccio Barletta non può nemmeno essere definito, a rigore, un “fascista”: a quella data il Fascio ancora non esiste nel suo paese, né risulta una sua attiva militanza. Eppure, il fascismo gli assegnò il primo posto nell’albo d’oro dei caduti pugliesi, quasi a voler stabilire un’ideale continuità col “prima”.   Ferruccio Barletta nasce a Minervino

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La Puglia ribelle e l’assassinio di Ferruccio Barletta (Minervino Murge, 11 aprile 1920) – prima parte – A cura di Giacinto Reale

Nell’inquieto 1920 muove i primi passi un fascismo rinato dopo la sconfitta elettorale dell’anno prima. Ma non è lo stesso dovunque…   “Navigare necesse” … Ma, per noi,” navigare” significa battagliare. contro gli altri, contro noi stessi… La nostra battaglia è più ingrata, ma è più bella, perché ci impone di contare solo sulle nostre

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FIUME, 3 MARZO 1922: cannonate squisitamente fasciste (3^ parte) – Giacinto Reale

  Un MAS, un cannone e un uomo “di fegato sano” risolvono la questione A mezzogiorno dell’11 febbraio, un laconico telegramma da Fiume, arrivato alla redazione de “Il Popolo di Trieste”, fornisce le prime informazioni su gravi fatti avvenuti la notte precedente. Il Fascio, subito avvertito, dispone la partenza di alcuni uomini per acquisire notizie

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FIUME, 3 MARZO 1922: cannonate squisitamente fasciste (2^ parte) – Giacinto Reale

Quindici mesi di passione, e poi finalmente: Italia A Fiume, nei primi mesi del 1921, è tutto un fiorire di iniziative autonomiste, promosse dagli uomini di Riccardo Zanella, prudentemente riparati a Buccari, in territorio croato, sotto la tutela del Governo jugoslavo. Lo spirito di tali iniziative era già stato reso evidente dal volantino che essi

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FIUME, 3 MARZO 1922: cannonate squisitamente fasciste (1^ parte) – Giacinto Reale

  Annessione o autonomismo: una scelta obbligata Le parole con le quali, il 18 gennaio del 1921, nel suo ultimo discorso, d’Annunzio si accomiata dalla città, hanno una forte connotazione malinconica, ma contengono anche un’accennata speranza di ritorno Fratelli, non potrei rientrare in una città impura e trasformata, ma rientrerò con orgoglio e con allegrezza

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Lo Squadrismo raccontato dagli squadristi. Bibliografia – Giacinto Reale (2^ parte)

La bibliografia che segue, non ha, come tutte le consimili, pretese di completezza, pur comprendendo anche qualche indicazione in più rispetto a quella defeliciana contenuta nel volume “Bibliografia orientativa del fascismo” (Roma, Bonacci editore 1991) alla voce “Nascita, sviluppo e conquista del potere”. L’obiettivo è di fornire agli appassionati, o anche solo a chi abbia

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Lo Squadrismo raccontato dagli squadristi. Bibliografia – Giacinto Reale (1^ parte)

La bibliografia che segue, non ha, come tutte le consimili, pretese di completezza, pur comprendendo anche qualche indicazione in più rispetto a quella defeliciana contenuta nel volume “Bibliografia orientativa del fascismo” (Roma, Bonacci editore 1991) alla voce “Nascita, sviluppo e conquista del potere”. L’obiettivo è di fornire agli appassionati, o anche solo a chi abbia

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Lo Squadrismo raccontato dagli squadristi – Giacinto Reale (4^ parte)

Strano, eppure il fascismo ha vinto perché aveva le canzoni più belle degli altri. Canti Bersaglieri dall’eco delle diane, canti di Arditi improvvisati fra riva e riva del Piave in aspre sinfonie di bombe a mano. (Asvero Gravelli, I canti della rivoluzione) Ci sono, nella memorialistica squadrista, ma con riverberi anche nella narrativa, e persino

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Lo Squadrismo raccontato dagli squadristi – Giacinto Reale (3^ parte)

“Fu tra gli Arditi… che cominciai a staccarmi dalle pagine dei miei libri preferiti, di poesia, d’arte, di critica, di ricerche filosofiche, accatastati nella cassetta d’ordinanza a conforto delle stremanti attese delle trincee” (Giuseppe Bottai, “Vent’anni e un giorno”)   Ci sono, nella memorialistica squadrista, ma con riverberi anche nella narrativa, e persino nella saggistica,

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