9 Ottobre 2024
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Il 25 aprile e i maiali – Enrico Marino

Luigi Durand de la Penne è stato un ammiraglio al quale durante il periodo bellico furono attribuite le più alte ricompense al V.M. quali due Croci di Guerra al merito, la promozione a tenente di Vascello per meriti eccezionali, una medaglia d’Argento sul campo (avendo salvato molti marinai a rischio della propria vita). Nell’ottobre 1940

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La festa della vergogna, quarta parte

Di Fabio Calabrese A volte, i mentitori di professione sono stranamente sinceri, la verità che vorrebbero celare e negare sfugge proprio dalle loro labbra (o, il che è lo stesso, dalle loro penne e tastiere). Almeno sotto forma di un’ammissione parziale, la verità sulla “resistenza” è sfuggita proprio a una delle vestali autorizzate al lugubre

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La festa della vergogna, terza parte

Di Fabio Calabrese Il 18 settembre 1943, Benito Mussolini che i Tedeschi avevano liberato dalla prigionia sul Gran Sasso e che in quel momento si trovava in Germania dove era stato portato a incontrare Hitler, annunciò dai microfoni di Radio Monaco, la costituzione di uno stato fascista e repubblicano. Iniziava l’avventura tragica, sanguinosa ed eroica

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Alberto Angela ignora l’esistenza storica della Rsi?

Lettera aperta ad Alberto Angela Egregio Dottore, mi permetto di scriverVi a seguito della puntata di “Ulisse” avente per oggetto lo sbarco angloamericano di Nettunia del 22 Gennaio 1944, andata in onda sul “noto” canale RAI 3, il 18 Aprile 2015. Mi sento in dovere di scriverVi prima di tutto come Italiano (nel senso mazziniano

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Attualità Cogitamenti venticinqueaprile

25 Aprile e naufragi in Mediterraneo

Cosa c’entra la data presa dalla Repubblica come festa nazionale e che ricorda una seduta del Gran Consiglio del Fascismo nella quale Benito Mussolini fu messo in minoranza dalle forze savoiarde, massoniche e clericali, con le tragedie del flusso di clandestini che invadono l’Italia? Non lo so. Mi è venuto come un flash nella testa

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La festa della vergogna, seconda parte

Di Fabio Calabrese Se si confronta il comportamento degli Italiani durante il secondo conflitto mondiale con quello dei nostri alleati tedeschi e giapponesi, diventa subito evidente una constatazione molto amara: Germania e Giappone ressero alla prova. Come l’Italia, queste due nazioni subirono una quantità terrificante di lutti e distruzioni materiali da parte di un nemico

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Il giorno degli sciacalli

Dovevamo vivere questi tempi ultimi per assistere anche allo squallore di un Parlamento ridicolizzato dal sabba carnevalesco e sguaiato inscenato da partigiani e deputati che cantavano insieme “Bella ciao”. In questo grottesco Paese, infatti, nei palazzi del Potere non si sventola il tricolore né si canta l’inno nazionale, in occasione del centenario della Grande guerra

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La festa della vergogna, prima parte

Di Fabio Calabrese Pare proprio che questo 2015 sia un’annata di ricorrenze: il 25 aprile di quest’anno cadono i settant’anni dalla conclusione – sfortunata e tristissima per l’Italia – della seconda guerra mondiale, e un mese più tardi, il 24 maggio, il centenario del nostro intervento nel primo conflitto, la Grande Guerra, come fu chiamata

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Padovan venticinqueaprile

25 aprile 2014: festa delle strisce bianche

di Gianluca Padovan Quello che non comprendiamo, pur avendo avuto la chiara percezione della sua esistenza, lascia un segno. Magari è poco tangibile, questo segno, ma dentro di noi scava come un tarlo. Talvolta qualcosa si spezza, o si schiude. Allora noi comprendiamo. Con la semplicità di premere il ditino sull’interruttore della luce ci illuminiamo.

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Marino Politica Storia venticinqueaprile

25 aprile: tutti gli anni si festeggia una sconfitta

di Enrico  Marino Tempo addietro, il governo Berlusconi aveva proposto di abbreviare la lista delle festività che interrompono la settimana lavorativa e di incorporarle nella domenica successiva. Fra queste la ricorrenza del 25 aprile, ma subito da sinistra ci fu una sollevazione di sdegno perchè quella festa doveva restare l’occasione di divisioni e di commemorazioni

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