A) Nella seconda parte del Suo splendido “EX ORIENTE LUX, MA SARA’ VERO?” Lei definisce il Cristianesimo “Colonizzazione spirituale”. Vuole spiegarcelo meglio?
In effetti, non è molto complesso o arduo da capire: l’Europa è stata colonizzata, invasa dal cristianesimo che le è stato imposto perlopiù con la violenza: hanno cominciato gli imperatori “romani” rinnegati, Costantino e Teodosio, hanno proseguito Carlo Magno e i cavalieri Teutonici, poi ancora i crociati francesi che distrussero la Provenza per annientare il movimento cataro. I “sermoni” con cui l’Europa è stata convertita al cristianesimo sono consistiti principalmente in stragi, saccheggi, deportazioni.Il cristianesimo ha conquistato l’Europa come un esercito invasore e ne ha mantenuto il controllo come un esercito occupante, con un’oculata persecuzione del dissenso, i roghi dei cosiddetti eretici e delle cosiddette streghe. Nondimeno, il cristianesimo rimane qualcosa di profondamente estraneo all’Europa, e lo dimostra proprio il fatto che appena non ha potuto più fare ricorso a questo apparato repressivo, ha cominciato a perdere terreno in maniera lenta ma irresistibile e soprattutto, credo, irreversibile.
Pienamente consapevole dell’estraneità del cristianesimo all’Europa era il grande Richard Wagner che ha detto: “Per quanto l’innesto sulle sue radici di una cultura che le è estranea possa aver prodotto frutti di altissima civiltà, esso è costato e continua a costare innumerevoli sofferenze all’anima dell’Europa”.
Ma se tanto non bastasse, abbiamo la parola di un papa, Pio XI: “Il cristiano è spiritualmente semita”.
B) Lei, sempre nel Suo citato articolo afferma che il Cristianesimo “Non ha rappresentato un progresso ma un enorme arretramento spirituale.”. Allude alla distruzione con il fuoco delle Biblioteche che custodivano il Sapere del Paganesimo e con la conseguente perdita per l’eternità di opere di incalcolabile valore scientifico, alle sconvolgenti macellerie che annientarono nel sangue gli Ordini Sacerdotali Pagani, alla metodica distruzione di Templi (trasformati in stalle e case di tolleranza), Statue, opere d’arte perché così la radice Politeista sarà per sempre cancellata, al primo campo di sterminio della Storia, a Skytopoli, dove i Cristiani ammassavano i Pagani per scannarli?
Si, indubbiamente c’è questo aspetto, che va considerato e non va mai dimenticato, ma se lei va a vedere il contesto dell’articolo, lei può vedere che io intendevo riferirmi a qualcosa di più. Io sono insegnante di filosofia, e so bene che basta prendere qualsiasi manuale di storia della filosofia antica per vedere che analizzando l’aspetto “monoteista” dell’antico pensiero greco, gli autori che da noi sono tutti di estrazione cattolica affermano che con “il Dio” di Senofane di Colofone, l’ “Anima Mundi” di Anassagora, l’Idea del Bene di Platone, il Motore Immobile di Aristotele, costoro affermano che i Greci erano giunti all’idea del Dio unico ma non a concepirlo come persona, e che a tanto ci voleva “la rivelazione” cristiana, Viceversa, interpretano (singolare incoerenza) come “persona” il Brahman induista, il Tao taoista, magari Buddha come un profeta o un messia ante litteram. Si tratta di una tattica molto insidiosa, calcolata per dare l’impressione, da un lato che la ragione correttamente esercitata porti alle soglie della “rivelazione” cristiana, dall’altro si interpretano contesti di pensiero diversissimi da quello cristiano in modo da creare l’apparenza di un “consensus gentium” attorno ai LORO dogmi; è una doppia falsificazione molto astuta. In realtà noi sappiamo bene che secondo la tradizione indoeuropea un conto è la divinità come fondo ontologico dell’universo (Anima Mundi, Brahman), un altro sono gli dei. Interpretando la prima come persona e negando i secondi, come avviene nelle religioni semitiche, non si arriva a nessun progresso, ma a un enorme regresso, a un rozzo antropomorfismo, un mondo artefatto fabbricato da un Dio artigiano o “creatore”, modellato sull’esempio di un uomo che plasma un vaso, o quello che vuole. Per quello che riguarda la violenza e le atrocità con cui il cristianesimo fu imposto, lei ha perfettamente ragione, e non si discute, ma io vorrei rimarcare il fatto che la cristianizzazione dell’Europa fu anche un enorme impoverimento intellettuale, rompendo con quella tradizione di pensiero indoeuropeo che Greci e Romani (ma anche tutti gli altri, si pensi al druidismo presso i Celti) avevano sempre mantenuto.
Silvano Lorenzoni ha interpretato il monoteismo (nelle tre specie, ebraica, cristiana e islamica) come deviazione patologica rispetto a qualsiasi religione normale; io non so se questo sia vero rispetto a tutti i fenomeni religiosi di qualsiasi cultura di questo pianeta, ma lo è certamente rispetto alla tradizione indoeuropea.
C) Lei afferma che “Il Cristianesimo nei primi secoli aveva la capacità di trasformare gli uomini in belve umane”. Professore, Lei non ha calcolato il DOPO ed il DURANTE: l’Inquisizione, le Crociate, le Guerre di Religione, gli stermini in Nord Europa contro chi non voleva rinnegare il Paganesimo (Carlo Magno trucidò 4500 Sassoni a Verdun che rifiutavano il cristianesimo), i migliaia di Giordano Bruno, autentico Olocausto subdolamente mai riconosciuto dai democratici. Tutto questo è successo DOPO il periodo da Lei evidenziato.
Io la ringrazio di avermi fatto questa domanda, che mi dà modo di evidenziare meglio il mio pensiero, che in questo punto non ho espresso con sufficiente chiarezza; tutto quello che lei dice è assolutamente vero, e lo sottoscrivo fino all’ultima virgola. Io non intendevo affatto esprimere l’idea che il cristianesimo dopo i primi secoli sia in qualche modo migliorato. Intendevo invece porre l’attenzione su di un fatto: spesso i cristiani, quando sono messi davanti alle scelleratezze della loro religione, sono soliti contrapporre un cristianesimo dei primi secoli, conforme alle parole del suo fondatore, povero, mite, dalla parte degli umili, alle nefandezze successive. Mi premeva sottolineare che tale cristianesimo idealizzato non è mai esistito, e che la religione del “mite agnello redentore” fin da subito si è rivelata capace di scatenare la belva sanguinaria che dorme nell’uomo, come ben dimostra il caso di Ipazia.
Vorrei inoltre aggiungere che questo metodo di giustificazione somiglia straordinariamente a quello marxista: di fronte agli orrori sovietici, cinesi, cubani, cambogiani, quelli che volete, i devoti della falce e martello vi ripeteranno che “quello non era il vero comunismo”, un comunismo “vero” che a quanto pare esiste solo nelle loro teste. Le similitudini fra la croce di Cristo e la falce e martello di Marx sono così evidenti che le differenze sono davvero poca cosa.
Io mi sentirei pure di aggiungere al suo elenco delle nefandezze cristiane che in realtà il DOPO non è mai finito; oggi i cristiani sono infinitamente più ipocriti, ma le violenze dei preti pedofili e soprattutto di coloro che li hanno coperti mettendo a tacere le vittime, le collusioni con l’alta finanza criminale e con la mafia (si vedano i rapporti dello IOR con Calvi e Sindona), dimostrano che in sostanza sono rimasti gli stessi anche se sono passati a una prepotenza in guanti bianchi.
D) Lei parla positivamente del Guerriero che “Rispetta l’avversario ed i codici d’onore.”. La Democrazia (quella che disintegra intere città con “bombe intelligenti”!..NATO,USA ed altri notissimi…) concretizza tutto questo in Tibet, Palestina, Indiani d’America, Curdi e tante altre minoranze nel mondo? Il “Codice d’Onore” cui Lei nobilmente allude è rispettato o ha dei dubbi?
Io non ho alcun dubbio circa il fatto che la democrazia (figlia del cristianesimo) sia assolutamente antitetica rispetto all’ideale guerriero cavalleresco che ho menzionato. Oggi non ci sono più guerrieri, né cavalieri né samurai, in compenso la guerra ha esteso enormemente la sua distruttività coinvolgendo sempre più gli inermi e le popolazioni civili nel ruolo di bersagli, è la democratizzazione della guerra, che è stata spinta alla sua logica e tragica conclusione con i bombardamenti contro le popolazioni civili dagli angloamericani durante la seconda guerra mondiale, ma la trasformazione comincia molto prima, a partire dal momento in cui si fa del nemico non un avversario da rispettare ma un malvagio da punire. La prima manifestazione di questa sinistra tendenza nella storia europea è stata il processo-farsa contro Corradino di Svevia inscenato da Carlo d’Angiò prima di farlo decapitare. E non dimentichiamo che gli Angioini guelfi, altro non erano se non il braccio armato della Chiesa contro gli Hohenstaufen.
E) Si avvicina il 21 Aprile, anniversario della Fondazione di Roma. Dovrebbe essere Festa Nazionale dei discendenti di quella epopea, con il Latino e Greco obbligatori nella Terra dei Cesari e degli Dei. Le Statue degli Dei di Roma e dell’Ellade dovrebbero essere issate in ogni Piazza d’Italia, i Templi Pagani aperti per il Culto Pubblico e Privato. Lei è persona notoriamente saggia, ponderata: prova disagio, non dico vergogna, nel vedere i discendenti dell’IMPERIALISMO PAGANO ROMANO ammassati nei negozi, solarium, discoteche, stadi, centri commerciali, ben abbronzati, depilati, profumati, ovattati, alcuni ridicolizzati dalla droga, altri con magliette con la bandiera USA ben stampata e via dicendo?…
I cristiani insistono a dire di essere “nel mondo ma non del mondo”; io penso che noi lo possiamo dire a maggior ragione rispetto al mondo che hanno costruito loro. Rimane sempre possibile affrontare la vita con la schiena dritta, la testa alta, l’occhio limpido e la coscienza pulita,mantenendoci fedeli a noi stessi, al nostro sangue, alle nostre tradizioni senza preoccuparci troppo di quello che gli altri fanno o non fanno.
Socrate affermava che l’uomo saggio non ha nulla da temere né in vita né in morte. Un grande insegnamento tuttora valido.
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