Nota della Redazione
In questo documento si tenta di dare una sintesi quanto più possibile schematica ed esauriente delle macroscopiche contraddizioni sulla natura dei virus – la quale è logicamente alla base della pretesa “pandemia” da Covid-19 – in cui incorrono le diverse fonti ufficiali, tutte rigorosamente citate e virgolettate con relativi riferimenti, per consentire a chi volesse farlo di constatare con i propri occhi. Lo scopo è andare alla radice della questione senza perdersi in falsi problemi quali ad esempio se le cosiddette “mascherine” siano efficaci nel bloccare i virus o per quanto tempo essi “sopravvivano” nell’ambiente esterno, o ancora sulla necessità delle cure domiciliari per la Covid-19 piuttosto della famigerata e ormai quasi proverbiale accoppiata “tachipirina e vigile attesa”, ecc. Simili vane questioni hanno l’unico risultato di stornare le persone dal problema più radicale, l’unico che abbia davvero rilevanza: la natura stessa dei virus. Da essa discende tutto quello che inerisce alla fittizia “emergenza sanitaria” da Covid-19. Ciò che si vuol dimostrare è come in realtà la medicina ufficiale NON SA che cosa siano i virus, e come di conseguenza il decreto legge liberticida e incostituzionale n°19/2020 sul “coronavirus” e tutti i seguenti dpcm – semplici atti amministrativi che agiscono illegittimamente in deroga a più leggi vigenti, nonché persino allo stesso dettato costituzionale[1], le quali costituiscono nella gerarchia giuridica italiana le fonti primarie del diritto – abusivamente utilizzati persino per “legittimare” atti di rango superiore come i decreti-legge dell’attuale governo Draghi, siano stati concepiti ed emanati sulla base di una teoria astratta e imposta con la forza. Chi lo ritenga opportuno diffonda pure in ogni canale accessibile.
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Nell’era del globalismo tecnosanitario militarizzato la conoscenza è la nostra unica arma: chi non usa la propria testa verrà usato da quella di qualcun altro.
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