l’uomo e per dargli figli, contro la quale ogni violenza è presentata con noncuranza, e in ultima analisi lecita.
o sono le affinità che esso presenta con aspetti importanti della cultura europea a cominciare dalla sapienza greca e la filosofia presocratica. A questo riguardo, vi rimando direttamente ai concetti che ho espresso nell’articolo Pitagorismo, platonismo, cristianesimo. La vita concepita tragicamente come un ciclo incessante di nascite e morti, l’istinto vitale come causa di desiderio, violenza e di un karma che andrà espiato, anche la somiglianza del pensiero di Anassimene con la concezione indiana del prana; se poi vi accostiamo il fatto che le scuole vediche dell’India come le più antiche scuole filosofiche e le scuole druidiche del mondo celtico contemplavano tutte una dottrina esoterica che non poteva essere trasmessa altrimenti che in modo diretto fra maestro e allievi, e attraverso una lunga comunanza di vita, si ha la sensazione di toccare un comune retaggio anteriore alla suddivisione degli indoeuropei nei vari rami, popoli e culture.
e sono arrivati i missionari buddisti, “Shinto”, “la vecchia fede”, “la tradizione”, per distinguersi dai nuovi credenti.
- “L ’estetologo Richard Eichler, citando un’ebrea, certa Salcia Landmann, ci informa che i beduini, predecessori degli ebrei, mancano di sensibilità per le immagini visuali, da dove deriva l’inimicizia ebraica per le arti plastiche, la quale verrebbe quindi a essere una mancanza di tipo genetico; e questa inimicizia sarebbe stata trasmessa a quei cristianesimi che più si sono riavvicinati alla ‘radice ebraica’, il calvinismo e l’islam”.