di Leonardo Incorvaia
Torino, data odierna
Il grande spirito umanitario della ministra Cancellieri traspare con evidenza nel suo interessamento per la figlia del finanziere Ligresti, interessamento grazie al quale apposita commissione è potuta intervenire, fortunatamente, con tempestività, e acclarare la non compatibilità della figlia del Ligresti, Giulia, con il regime carcerario, facendole infine ottenere gli arresti domiciliari.
Non esiste motivo, quindi, per dubitare della perfetta trasparenza dell’operato della ministra, e chi inopportunamente ricorda i tre milioni di euro ottenuti dal figlio della Cancellieri, quale buonuscita dopo un anno di lavoro al servizio dei Ligresti, dimostra tutta la propria malizia, assolutamente fuori posto.
Ma attenzione: la ministra è potuta intervenire solo perché, del tutto casualmente, i Ligresti disponevano del di lei numero di telefono: senza questa circostanza, certamente fortuita, non sarebbe stato possibile richiedere l’interessamento ministeriale e così alla Cancellieri sarebbe stata negata la possibilità di compiere un vero e disinteressato gesto di umanità!
A questo punto, però, ci sentiremmo in dovere di dare alla ministra un consiglio, onde evitarle il dispiacere di non poter esprimere appieno il proprio spirito umanitario: signora ministra, ad ogni ospite delle patrie galere fornisca al più presto il proprio numero telefonico, in modo che l’interessato, o la di lui famiglia, possa esporle il perché e il per come il proprio congiunto non possa assolutamente rimanere in cella; otterrà così due risultati: compirà molti altri atti umanitari e potrà dimostrare a tutti quei cinici malpensanti che osano dubitarne, che, in Italia, la legge è veramente uguale per tutti!