amento dovuto al contatto, o il pudore, da intendersi come compostezza, talvolta accompagnata, aggiungiamo noi, alla nicciana gioia danzante che ama il destino. Tali sono i sentimenti, a un tempo coltivati per la preparazione e spontanei per l’indole, di coloro, pochi e rari, che ancora sanno, ma soprattutto sentono di appartenere all’essere.
Un secolo fa il “che fare” poteva ancora ribaltare il mondo o in una direzione o in un’altra: Lenin, ad esempio, riuscì a sconvolgere l’ordine secolare zarista, con una lucida e fredda determinazione kirilloviana capovolta: egli infatti convinse gli altri a suicidarsi. In Italia Balbo, Mussolini, Gentile, gli arditi seppero proporre gradualmente un disegno, una prospettiva. Si veda e si studi il libro di Sonia Michelacci sul comunismo gerarchico. Il “Progetto” di un mondo davvero nuovo ed antico era già stato annunciato. E’ rimasta la flebile risonanza.