Ebbene sì, lo ammetto: dopo anni di assenza (voluta) dalle urne, mi sono permesso di votare il movimento di Grillo (guardiamoci in faccia: quanti di NOI lo hanno votato? Tanti).
Perché?!?
Per un’ennesima speranza di cambiamento, per facilitare il collasso di questi maleodoranti governi della così detta seconda repubblica (la prima al confronto era composta da fior di governanti, il che è tutto dire), per far venire a galla la differenza fra governati e governanti, ecc…
Non che mi aspettassi qualcosa ma di sicuro neanche i signori della grande abbuffata se lo aspettavano.
La conclusione del battage elettorale è stata un ennesimo nihil sub sole novum. Cerchiamo di sintetizzare il gioco di parole.
La conclusione del battage elettorale è stata un ennesimo nihil sub sole novum. Cerchiamo di sintetizzare il gioco di parole.
Grillo è un simpaticissimo comico che da anni ha intrapreso la strada della critica corrosiva (ve lo ricordate in TV?) contro un modo di governare truffaldino e camaleontico. C’erano tutte le avvisaglie, favorite dal caos del post-tangentopoli, per allertare il sistema sui rischi che correva, ma tant’é (ennesima dimostrazione che il presuntuoso non si cura che di se stesso). Grillo ci ha messo la sua faccia nel bene e nel male, bisogna dargliene atto, ma qui inizia e finisce il suo tentativo, per il semplice fatto che non ha considerato i “grillini”. Creare un movimento senza valutare o considerare le pulsioni che possono spingere le persone che vi aderiscono può creare dei problemi. Ciò che è accaduto nel Movimento 5 Stelle.
Un movimento che nasce attraverso internet inizialmente coagula – per via di una comune disaffezione – un vasto numero di cittadini di varia estrazione; nel momento in cui gli eletti entrano nella sala delle vacuità ecco venire a galla le differenze, i “sinistri” ed i “centristi” riscoprono le loro origini e scoprono i loro appetiti. Gli altri onestamente proseguono per la loro strada. Ed è a questo punto che inizia il flop; l’elettorato che era partito contento della novità scopre che “non c’é novità”. Inizia lo scollamento.
È chiaro che una parte dei transfughi sono stati allettati, come è chiaro che l’operazione ha sortito i suoi effetti spuntando gli artigli alla tigre.
Grillo e Casaleggio non considerando questo genere di rischi e non attuando una regolamentazione per la fattispecie hanno fatto il gioco della preda. Disattenzione voluta o reale? A pensar male a volte ci si azzecca. Dove sono i grilletti? Nei fucili a tappi del M5S.
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