Buonismi di maniera anche tra i camerati
«La vedete quella faccia da porco lurido maiale?» «schifoso bastardo devi morire, e io devo pagare il canone per sentire questo porco affermare simili cose?»
Leggevo commenti di questo tenore tra gli italioti di facebook, ed in facebook io frequento solo gente rispettabile, “camerati”. Facebook sarà pure un gioco che ci accomuna agli adolescenti, un insulso social network, ma è pur sempre un bel misuratore di intelligenza del popolo. E voi, mi riferisco a chi sa, fate schifo.
Non so se Camilleri sia comunista, fascista, liberale o anarchico, né mi interessa. Per quello che so è probabilmente annoverabile tra i cosiddetti “intellettuali” tipici del nostro tempo, d’accordo…
Ma ciò non toglie che le vostre critiche riguardo a questo stralcio:
«Vorrei essere una bambina di 2 anni. A due anni le donne raggiungono il massimo della loro bellezza e della loro capacità seduttiva. É una seduzione straordinaria per la loro potenza e nello stesso tempo come innocenza. Perderanno il resto della loro vita per ritrovare quel momento, invano»
denotano una bella miseria interiore, e non lo dico per andare controccorrente, lo penso davvero, né mi è mai interessato andare controcorrente, è che, davvero, voi mi fate un po’ schifo.
Per quanto mi riguarda, l’intelligenza è l’ unica qualità richiesta: se sei crudele, avido, non conta: quando sei intelligente sei un uomo, un uomo intelligente ed egoista è previdente, mentre uno stupido sarà sempre e soltanto un egoista; uno intelligente e aggressivo sarà vigoroso e fiero, uno stupido resta un ingorante. E cosi via. L’intelligenza che trapelava da quegli articoli e dai relativi commenti è pari a zero.
Il vecchio “porco” ha, a mio avviso, commesso il solo errore di pronunciare quelle parole in uno studio televisivo (del resto non è uomo di televisione), cioè si è dimenticato dell’interlocutore, un interlocutore ignorante, il popolo italiota, che alla parola “seduzione” riesce a dare esclusivamente valenza sessuale. Se avesse parlato così nel salotto borghese di casa sua, con pochi intimi, sarebbe stato diverso; invece è stato tanto sciocco da fare una affermazione simile nella mangiatoia televisiva, trasformando in tal modo un concetto che voleva essere raffinato in un volgare commento da “bastardo criminale”. Sì, ma che tristezza che voi non lo abbiate capito.
Questo è il punto: sulla carta, gli italiani “fascisti” – diciamo, coloro che stimano Mussolini quale il grande uomo che fu ed il periodo fascista come un ventennio miracoloso – sarebbero certamente i migliori del popolo, menti libere, poco manipolabili, lucide e portatrici di valori sani, menti rare. Ma nella pratica accade che questi rappresentino, appunto, forse il 5% del popolo. Nella pratica accade che, come sempre, le ideologie in voga coinvolgano la schiacciante maggioranza della gente – chè la liberta del pensiero è una forma di intelligenza rara – potendo così annoverare nel proprio arco molte più frecce che nel nostro. Accade pure che il fascismo non ha mai rinnegato la violenza né il razzismo, ma che non tutti siano Marinetti o Evola, e che noi ci ritroviamo allora nello stesso arco dementi pieni di astio e violenza, senza un minimo di lucidità mentale, accecati da un odio che non serve a nessuno. Ed eccoli tutti aderire in massa come capre allo choc generale, all’ “indignazione”, eccoli tutti inveire come “forconi” ed augurare morte e galera ad un uomo che è letteralmente i m p o s s i b i l e abbia voluto confessare pubblicamente una propria tendenza pedofila – gravissima: una bambina di due anni può davvero stimolare sessualmente?
Ma evidentemente non tutti sono in grado di capirlo, o fanno finta di non esserne in grado, il che mi disgusterebbe ugualmente. Allo stesso modo mi fecero schifo quelle madri di Rignano Flaminio, donnette che dovrebbero fare i tortellini e nulla di più, e invece girovagavano per tutti i canali televisivi a sputare il loro veleno, che a causa delle loro demenze rischiarono di rovinare la vita a quegli innocenti.
Questi buonisti di destra mi risultano repellenti: esprimono la loro violenza anche in altre occasioni, magari gridando alla morte del nemico rosso, alla rivoluzione armata – mai nemmeno iniziata, all’uccisione di tutti i negri… ma poi il gattino no! toccare il gattino è da bastardi! non si toccano gli animali! Ecco dunque altri finto-buoni, come, sull’altra sponda, i difensori dei poveri rifugiati. O come i carcerati, che da criminali d’incanto divengono paladini della giustizia, e allora tutti contro chi tocca le donne o i bambini, bisogna fargliela pagare, per tradizione carceraria… che buoni che sono i carcerati! Sì, e anche il mafioso che aiuta la vecchina ad attraversare è buono e tenero in fondo, che lo si potrebbe tagliare con un grissino; e invece poi il parroco che molla un ceffone al bambino, ecco, quello sotto sotto è un uomo cattivo e io lo avevo sempre detto.
Un po’ di confusione intorno ai concetti di bontà e cattiveria tra gli italioti, che poi, per l’appunto, restano solo concetti. Umani. Oggi tra le varie sub culture che affettano i popoli occidentali v’è proprio quella dei buonismi, del resto un popolo di “rinbuoniti” è facilmente dominabile. Sub cultura da combattere con tutte le forze.
Insomma, questi difensori dei pesci rossi mi hanno parecchio stufato… anche perché spesso il buonismo è abusato oltre che dalle pecore anche da quei lupi che sentono di dover nascondere qualcosa, e tutti questi buonismi, siano essi di destra o di sinistra, vengono sempre esposti con toni di una cattiveria e una rabbia inaudite. Questo fa sorgere dei dubbi: tutti buoni gli italiani di oggi, tutti a difendere chi i gay, chi i bambini, chi i cavalli delle carrozzelle… una umanità così buona mi terrorizza! Sono uomo “augusteo”, io, del secondo secolo dopo Cristo. Soprattutto sono un cinico.
Non dico che non castrerei chimicamente, come tanto è di moda dire, uno che è attratto dalle bambine di due anni, ma considero voi dei cacciatori di mostri e la volgarità è nell’occhio de chi scoreggia, mi pare disse Gianfranco Funari. Che tutte queste vostre fisime siano sub culture di maniera è confermato dal fatto che sono trasversali alle diverse appartenenze politiche. La zecca pensa: “io sono già buono con i negri, con le donne, ultimamente anche con i froci;io sono davvero buono e giusto… potrò esserlo anche con i bambini? i compagni sono buoni con i neri”. E la difesa del bambino viene allora riservata al fascista. Tanto più che io sono convinto che gli uomini, nei secoli, siano sempre uguali in fondo all’animo, al di là delle mode culturali che li vestono.
Al prete che mi portò nelle Filippine, che realizzò un orfanotrofio per bambini di strada nel quale ho ho avuto il piacere di lavorare (pur senza essere un pedofilo come magari qualcuno starà gia ipotizzando), una volta chiesi: «Padre, è miglior cristiano chi crede in Dio ma non fa molte buone azioni o chi ne fa tantissime di cuor suo ma si professa ateo?». Ed egli mi confessò che, se non fosse per il comandamento di Gesù, forse quasi nessuno andrebbe ad aiutare quei poveri bambini nelle baracche sul fiume in mezzo alla puzza di merda; fu molto sincero, ed io apprezzai questa sua sincerità. Era un uomo intelligente, padre Carmelo.
Tutto il mio disprezzo alle strillate in difesa dei bambini, degli animali, delle donne, dei neri, dei gay, ecc; tutto cio che è starnazzato mi infastidisce. Siete un popolo in disfacimento e anche queste vostre false bontà ne sono il segnale.
Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.
Andres Marzio M o l i s e
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