6 Gennaio 2025
Società

Il Covid e il principio di verità – Roberto Pecchioli

La verità non se l’è mai passata bene. Sempre il potere ha piegato i fatti ai propri interessi e ha fornito ai popoli informazioni di parte, autentiche menzogne o, nel migliore dei casi, mezze verità. Chi scrive, con l’intento di offrire una visione diversa dalle versione ufficiale, ha pubblicato un libro dal titolo ambizioso: Il principio verità (Nexus Editrice, 2024). Nessuno possiede la verità, ma ciascuno ha il diritto di ricercarla. Sui grandi eventi della storia, dobbiamo pretenderla. L’impegno è smascherare le falsità della narrazione dominante, spesso l’unica a cui hanno accesso milioni di persone. L’epidemia di Covid è stata un gigantesco – purtroppo riuscito – esercizio di menzogna di cui le oligarchie di potere hanno approfittato per testare la loro capacità di dominare individui e popoli attraverso la paura, sotto forma di un nemico invisibile, il virus, un esserino minuscolo capace di penetrare dentro di noi, contagiare – contagio è la parola simbolo del triennio pandemico – togliere la vita.

Il principio verità. Contro la menzogna svelare l’inganno universale

Sin dall’inizio qualcosa nella narrativa ufficiale non reggeva, a partire dall’affermazione apodittica che il coronavirus fosse stato originato dai pipistrelli a Wuhan, Cina. Lentamente, molto lentamente, qualcuno ha cominciato a dubitare e la prima sorpresa fu la scoperta che, per iniziativa di Bill Gates e di altri potenti, era stata svolta nel 2019 un’ esercitazione relativa a comportamenti, condotte, misure da intraprendere in caso di pandemia. Strana coincidenza. Poi è venuto alla luce che a Wuhan ha sede un importante laboratorio che si occupa di virus. Controllato dal governo cinese, ma realizzato con la collaborazione di governi e aziende occidentali.

Il pubblico apprese così l’esistenza di laboratori impegnati nel “guadagno di funzione”, ossia il rafforzamento dei ceppi virali, ufficialmente per combatterli e trovare le contromisure. Abbiamo scoperto di essere seduti su bombe chimiche in grado di provocare danni drammatici. Autentiche armi di distruzione di massa, sia che ne sfugga il controllo, sia per scelta criminale. Successivamente è comparso il cosiddetto vaccino, con grande profitto per i produttori ed immenso entusiasmo per la velocità con cui la scienza aveva trovato il rimedio alla nuova peste; poi la corsa all’inoculazione di massa. Presto sono comparse reazioni negative a un preparato il cui scopo dichiarato è trasmettere veri e propri messaggi all’organismo per stimolarne la reazione difensiva e intanto modificarlo geneticamente.

Contestualmente abbiamo sopportato restrizioni, chiusure, prescrizioni che hanno travolto le nostre vite, oltrepassando leggi, garanzie costituzionali, diritti individuali. In nome della vita, della salute, secondo la versione ufficiale; in base al paradigma della sorveglianza, dell’appropriazione del corpo dei cittadini da parte del potere, secondo altri. Non conosciamo la verità, ma vogliamo capire ciò che abbiamo vissuto. Lo dobbiamo a noi stessi, ai morti, ai malati e alle future generazioni. La controinformazione ha un onere in più rispetto alla vulgata ufficiale: deve rifuggire le semplificazioni, la tentazione di accusare a ogni costo i potenti (finanza, tecnostruttura, Big Pharma, organizzazioni internazionali, governi) e attingere, con lo scrupolo dello storico, la mente libera da pregiudizi e la pazienza, alle fonti più varie, a quanto può essere dimostrato o ritenuto verosimile dopo un rigoroso lavoro di analisi. Ci vuole tempo, la verità quasi mai è immediata, il suo è un cammino ricco di asperità. Il principio-verità ha bisogno di onestà intellettuale, capacità di riconoscere errori e non può scartare a priori alcun documento. Nella fattispecie, la fonte ha l’importanza della commissione sul Covid del Congresso degli Stati Uniti, che ha concluso i lavori dopo due anni e pubblicato le sue conclusioni.

Non sappiamo se dica tutta la verità, ma è un contributo di enorme interesse che stranamente (o forse no, poiché il principio-verità non è popolare) la stampa, le televisioni, i mezzi di comunicazione non stanno diffondendo, pur essendo un atto dello Stato più potente del mondo. Le conclusioni sono devastanti per la narrazione ufficiale, per quanto abbiamo subito, per la verità negata. La commissione ha esaminato oltre cento relazioni, effettuato decine di audizioni e studiato un milione di pagine di documenti. Il rapporto finale mostra una realtà molto diversa da quella raccontata alla popolazione, ancora considerata verità dalla maggioranza. Sconcertano gli investimenti sul guadagno di funzione, ossia l’alterazione genetica dei virus per conferire loro maggiore pericolosità. I difensori di queste pratiche sostengono che lo scopo è difendere la popolazione, ma la manipolazione è un rischio serio e imprevedibile.

Per quanto riguarda l’origine dell’epidemia, la tesi americana è che il Covid è emerso in un laboratorio di Wuhan. Gli argomenti a sostegno sono vari: il virus ha una caratteristica biologica che non si trova in natura; dai dati emerge che tutti i casi derivano da un’unica infezione nell’uomo, contrariamente a quanto accadeva nelle pandemie precedenti; Wuhan ospita il più grande laboratorio di ricerca virologica della Cina, che esegue esperimenti di guadagno di funzione con livelli di biosicurezza inadeguati. I suoi ricercatori si sono ammalati di un virus simile al Covid nell’autunno 2019, mesi prima dei casi rilevati nel mercato.

Il rapporto ritiene altresì che, in base a tutti i criteri scientifici, se ci fossero evidenze di un’origine naturale, sarebbero ormai venute alla luce. Ciò contraddice clamorosamente l’articolo pubblicato a marzo 2020 dalla rivista Nature medicine, firmato da un gruppo di eminenti virologi, che accreditò presso la comunità scientifica e i governi di tutto il mondo la teoria dell’origine naturale del Covid. “L’origine prossimale della SARS-CoV-2 che è stata ripetutamente utilizzata dai funzionari della sanità pubblica e dai media per screditare la teoria delle perdite di laboratorio, è stata guidata dal dottor Anthony Fauci (il consigliere medico capo di due presidenti Usa N.d.A,) per promuovere la narrativa secondo cui il Covid 19 ha avuto origine in natura”. E ancora: “un incidente che ha coinvolto il laboratorio di guadagno di funzione è molto probabilmente l’origine di Covid 19. Gli attuali meccanismi governativi per supervisionare questa pericolosa ricerca sono incompleti, eccessivamente complicati e privi di applicabilità globale”.

I critici della teoria dell’origine naturale del Covid hanno indicato come corresponsabile l’Organizzazione Non Governativa americana EcoHealth per aver dirottato ingenti finanziamenti dagli istituti sanitari statunitensi al laboratorio di Wuhan per indagini sul guadagno di funzione dei virus. I rapporti del suo presidente Peter Daszak con Fauci sono conclamati. “EcoHealth, sotto la guida di Daszak, ha utilizzato il denaro dei contribuenti americani per facilitare pericolose ricerche sul guadagno di funzione a Wuhan. Dopo che la sottocommissione ha pubblicato le prove che EcoHealth aveva violato i termini della sovvenzione ricevuta dal National Institute of Health (NIH), il Dipartimento statunitense della salute (HHS) ha avviato una procedura di interdizione e ha sospeso i finanziamenti. Le procedure del NIH per il finanziamento e la supervisione di ricerche potenzialmente pericolose sono carenti, inaffidabili e rappresentano una seria minaccia sia per la salute pubblica che per la sicurezza nazionale”.

Secondo il rapporto nessuna delle misure coercitive adottate dai governi nazionali aveva un fondamento. Purtroppo la commissione americana non ha approfondito il ruolo di Big Pharma né indagato su profitti e metodologie. “La raccomandazione sul distanziamento sociale che ha portato alla chiusura di scuole e imprese era arbitraria e priva di fondamento scientifico”. Dunque, la nostra vita è stata sconvolta, terribili paure sono state alimentate, interessi economici immensi sono stati danneggiati senza una valida ragione. Altrettanto arbitraria è stata l’imposizione dell’uso di mascherine. “Non c’erano prove conclusive che proteggessero efficacemente dal Covid 19“. La struttura tessile delle mascherine non è preparata per bloccare le particelle microscopiche dei virioni.

Ce n’è anche per i confinamenti e la reclusione forzata cui siamo stati costretti. “I lockdown prolungati hanno causato danni incommensurabili non solo all’economia, ma anche alla salute fisica e mentale dei cittadini, con un effetto particolarmente negativo sui più giovani. Invece di dare priorità alla protezione delle popolazioni più vulnerabili, le politiche del governo federale e statale hanno costretto milioni di americani a rinunciare a elementi cruciali di una vita sana e finanziariamente solida”. Ancora oggi continuano a manifestarsi problemi psicosociali derivanti dal confinamento. Il potere ha diffuso “disinformazione attraverso messaggi contrastanti, reazioni istintive e mancanza di trasparenza. Tra gli esempi più eclatanti di diffuse campagne di disinformazione, il governo ha ingiustamente demonizzato l’uso di farmaci non autorizzati e la teoria delle fughe di dati dai laboratori”. Il rapporto continua:  “l’amministrazione ha persino utilizzato metodi antidemocratici e probabilmente incostituzionali, inclusa la pressione sulle società di social media affinché censurassero determinati contenuti sul Covid 19 per combattere ciò che considerava disinformazione”. Quindi i critici non erano criminali, negazionisti o terrapiattisti.

Il vaccino, “contrariamente alle promesse, non ha fermato la diffusione o la trasmissione del virus”. Forse ha addirittura contribuito a indebolire gli organismi degli ipervaccinati. La sua approvazione è stata affrettata “per rispettare una tempistica arbitraria. Due importanti scienziati della FDA, l’organismo federale che si occupa dei farmaci,  hanno messo in guardia dal pericolo di affrettare l’approvazione del vaccino e della probabilità di eventi avversi. “Sono stati ignorati e giorni dopo è stata ordinata la vaccinazione di massa”. Come sia stata possibile la rapida produzione di milioni di dosi resta senza risposta. “Le linee guida sui vaccini non erano supportate dalla scienza e hanno causato più danni che benefici. I sistemi di segnalazione dei danni hanno creato confusione, non sono riusciti a informare adeguatamente il pubblico sui danni da vaccino e hanno eroso la fiducia del pubblico nella sicurezza dei vaccini durante la pandemia”.

Importantissime sono le informazioni sull’impatto della chiusura delle scuole, su come sono state prese le decisioni, nonché le prove di una diffusa perdita di apprendimento e altri effetti negativi . “La scienza non ha mai giustificato chiusure prolungate delle scuole. È improbabile che i bambini contribuiscano alla diffusione del Covid-19 o soffrano di malattie gravi o decessi. Invece, a seguito della chiusura delle scuole, hanno sperimentato una perdita dell’apprendimento, tassi più elevati di disagio psicologico e una diminuzione del benessere fisico”. E qualche volta sono stati accusati della morte dei nonni.  “I dati dei test standardizzati mostrano che i bambini hanno perso decenni di progressi accademici a causa della chiusura delle scuole. Anche i problemi di salute fisica e mentale sono saliti alle stelle: i tentativi di suicidio da parte delle ragazze tra i dodici e i diciassette anni sono aumentati del cinquantuno per cento“.

La conclusione è sconfortante. Al netto delle polemiche interne americane in un periodo di forte contrapposizione politica, il rapporto afferma che il potere ha mentito su tutto. Sull’origine del virus, sulla necessità del distanziamento, sul confinamento, sul siero come soluzione, forse sulla sua stessa utilità curativa. La relazione americana appare un’onesta approssimazione della verità, la prima, anche se non risponde a molte domande. Quanti morti ci sono stati in totale? Perché ci sono stati meno decessi nell’Africa impoverita che nell’Occidente ipermedicalizzato? Di sicuro i governi hanno usato la menzogna per imbavagliarci e sottoporci a trattamenti e divieti privi di riscontro scientifico.

Dopo il Covid avanza una società disposta a piegarsi di fronte a qualsiasi minaccia, a credere a ogni emergenza designata dall’alto. La censura e la cancellazione della critica continuano. Il siero non ci ha immunizzato dagli abusi del potere. La menzogna è il liquido amniotico in cui siamo immersi, mentre chi cerca la verità – qualunque essa sia – è stigmatizzato, attaccato, ridicolizzato. La bugia si è costituita in regime di vita, potere universale che tiene incatenati. La pandemia è stata il terreno di verifica della capacità di resistenza di masse credule soggiogate dalla paura. Accertato che la nostra resistenza era nulla, che i dissidenti potevano essere tranquillamente colpiti tra gli applausi della folla, il sistema – stampa, televisione, politica, economia, cultura – ha potuto propalare le menzogne più grandi, certo di essere creduto. Il sistema ha creato una sorta di Matrix che ha permesso all’oligarchia di condurci come un docile gregge all’ovile della rinuncia alla verità. Serve tornare alla lezione di Alexsandr Solzhenitsyn: se non abbiamo il coraggio della verità, che almeno la menzogna non ci abbia tra i suoi complici.

2 Comments

  • Proto 5 Gennaio 2025

    “Sempre il potere ha piegato i fatti ai propri interessi”
    Luoghi comuni due soldi la dozzina. I bambini con la faccia sporca di cioccolato dicono di non avere toccato i biscotti e piegano i fatti ai propri interessi.

    “ha fornito ai popoli informazioni di parte, autentiche menzogne o, nel migliore dei casi, mezze verità”
    Fino al Novecento il “potere” al popolo forniva calci nel culo, non “informazioni”.
    Le “informazioni” erano riservate alle aristocrazie e non a caso nell’Italia unita, che non era il Medioevo, votavano solo i maschi che dichiaravano un determinato censo e l’idea era che solo questi avevano modo di informarsi e di capire le informazioni.
    Nel Novecento furono inventati i famosi “media” ma la loro funzione non era tanto quella di informare ma di intrattenere e quindi necessariamente non c’è differenza tra “verità” e “immaginario”.
    Se vogliamo dare una definizione di “verità” che non sia metafisica bisogna andare alla teoria scientifica che descrive un fenomeno fisico e che vale se si può verificare con esperimenti riproducibili e fino a quando non interviene una osservazione che la contraddice, quindi serve una teoria generale che la includa come caso particolare.

    “Chi scrive, con l’intento di offrire una visione diversa dalle versione ufficiale, ha pubblicato un libro dal titolo ambizioso: Il principio verità (Nexus Editrice, 2024). Nessuno possiede la verità, ma ciascuno ha il diritto di ricercarla.”
    Falso. In linea generale tanto più uno studia, tante più teorie come scritto sopra conosce quindi quante più “verità fino a prova contraria” possiede. In altre parole, migliore è la comprensione del mondo. La parola “diritto” è abusata continuamente, suggerisco di usarla con parsimonia, vedi sopra alla voce “luogo comune”.

    “Sui grandi eventi della storia, dobbiamo pretenderla.”
    Bene, cominci a definire il concetto di “grande evento della storia”. Se domani un’auto la schiaccia, trattasi di grande evento oppure no?

    “L’impegno è smascherare le falsità della narrazione dominante, spesso l’unica a cui hanno accesso milioni di persone”
    La “narrazione dominante” contro la convinzione di essere il Messia. Storicamente tutti i Messia sono andati a sbattere contro la loro incapacità di dimostrare alcuna capacità particolare e in tempi meno permissivi del nostro, sono stati ripagati con la berlina, quando andava bene o con l’esecuzione sommaria quando andava male.

    “L’epidemia di Covid è stata…”
    Stessi discorsi sui complotti dei “poteri forti” di Travaglio il quale però è lautamente pagato per tenere lezioni ex cathedra tramite la sua agenzia. A parte l’osservazione della coincidenza di fatto di tutte le frange della “cultura alternativa” o “contro cultura” e di quella Umanità, verrebbe da pensare che ci sia un interesse a vendere conferenze, ospitate in TV, libercoli, eccetera e quindi chiudiamo il cerchio sulla “verità di convenienza”.

    “a partire dall’affermazione apodittica che il coronavirus fosse stato originato dai pipistrelli a Wuhan, Cina.”
    Affermazione di chi? Del telegiornale? Di Travaglio? Di un omologo di Travaglio? Di un signore che dice che nessuno possiede la verità ma scrive un libro sulla verità?
    I virus di solito sono identificati da un laboratorio e sono denominati in base al luogo in cui si manifestano, nel caso della Cina si è scelto un nome generico come “virus della famiglia Corona” perché non si voleva dare luogo al “razzismo sanitario”, lo stesso scopo che si poneva il segretario del PD quando andava a mangiare involtini primavera ed ad abbracciare Cinesi salvo poi essere tra i primi a finire ricoverato allo Spallanzani, con tutti i professori attorno perché era un capoccia e non un pensionato qualsiasi. Quindi è successo l’esatto contrario e tra l’altro non è stata imposta nessuna quarantena ai Cinesi e il Partito Comunista ha mandato in giro apposta gli appestati per trasformare la loro epidemia nazionale in una “pandemia” e quindi “mal comune mezzo gaudio”.
    Sui pipistrelli, se avessero detto che il virus usciva da un laboratorio che metteva a punto armi biologiche, a qualcuno, dopo tot morti, avrebbe potuto venire in mente di lanciare una testata atomica su Pechino, meglio dare la colpa al pipistrello che è “ecologico” e poi magari dire che è colpa del cambiamento climatico.

    “era stata svolta nel 2019 un’ esercitazione relativa a comportamenti, condotte, misure da intraprendere in caso di pandemia.”
    Vicino a casa mia hanno appena fatto una esercitazione della Protezione Civile, devo pensare che stanno organizzando un cataclisma?
    Oh signore, come all’asilo Mariuccia.

    “Controllato dal governo cinese, ma realizzato con la collaborazione di governi e aziende occidentali.”
    Come no. “Governi e aziende occidentali”. I Poteri Forti. Che la Cina sia una dittatura comunista che controlla miliardi di straccioni è un dettaglio. Parliamo d’altro.

    “l’esistenza di laboratori impegnati nel”
    Ma cosa ne sa lei di cosa fanno nei laboratori. La smetta per favore. Qualsiasi cosa sia, anche la cosa più innocua come una pomata per i brufoli, non la vanno a raccontare in giro.
    In Gran Bretagna mi risulta ci sia un’isola inaccessibile perché ci fecero degli esperimenti con l’Antrace e sfuggì al controllo quindi adesso tutta l’isola è contaminata e non ci si può andare. L’antrace si presenta nella forma di spore che si diffondono dalla carogna dell’animale ammazzato dall’antrace. Le spore sono ovunque e sono quasi invulnerabili. Ci scriva un libro sopra, almeno quello è “storia”.

    “Abbiamo scoperto di essere seduti su bombe chimiche in grado di provocare danni drammatici.”
    Lasciando da parte la ovvia osservazione che negli assedi della antichità si tiravano cadaveri di appestati dentro e fuori le mura con le catapulte per infettare il nemico e si buttavano le carogne nei pozzi per la stessa ragione, farei presente che i virus non sono “bombe chimiche”, quelle le usarono nella Grande Guerra e in tempi più recenti si basano su gli agenti nervini, stesso principio degli insetticidi. Non so se lei abbia fatto il militare ma io si e ci facevano provare ad indossare la tuta NBC e in teoria ci dovevano anche dare le siringhe di atropina che ci saremmo dovuti iniettare nella coscia. Quindi io non ho scoperto niente.

    “Successivamente è comparso il cosiddetto vaccino”
    Come no, cosi come lei sa quello che fanno nei laboratori, perché è una mosca che sta sul soffitto e vede e sente tutto, allo stesso modo sa del complotto del “cosiddetto vaccino”. Per venderlo hanno solo dovuto ammazzare milioni di persone. A naso un tantino poco pratico, quando avrebbero guadagnato meglio vendendo la crema per i brufoli.

    “la scienza aveva trovato il rimedio alla nuova peste”
    Come per la parola “diritto”, anche la parola “scienza” è abusata, suggerisco di usarla il meno possibile.

    “poi la corsa all’inoculazione di massa. Presto sono comparse reazionegative a un preparato il cui scopo dichiarato è trasmettere veri e propri messaggi all’organismo per stimolarne la reazione difensiva e intanto modificarlo geneticamente.”
    La modifica genetica di un organismo adulto è IMPOSSIBILE. Il vaccino ha lo scopo di indurre la produzione di certe molecole e queste molecole sono prodotte sulla base di un “modello”. Il “modello” può essere fornito da un virus vero e proprio, ovviamente meglio se “inattivato” cosi che non si riproduca, oppure nel caso dei vaccini di cui parla, introducendo le istruzioni direttamente nelle cellule che poi produrranno le molecole, che è lo stesso meccanismo che usa il virus, per inciso.

    “Contestualmente abbiamo sopportato restrizioni, chiusure, prescrizioni che hanno travolto le nostre vite, oltrepassando leggi, garanzie costituzionali, diritti individuali.”
    Non so, mio nonno che a tredici anni già lavorava in fonderia, appena fu maggiorenne fu richiamato in guerra e fu mandato a respingere l’invasore con i Ragazzi del ’99. Quelle per caso sono “restrizioni, chiusure, prescrizioni che oltrepassano leggi, garanzie, diritti?

    “vogliamo capire ciò che abbiamo vissuto”
    Direi di no. Quello che vuole è raccontare una storia.

    “attingere, con lo scrupolo dello storico, la mente libera da pregiudizi e la pazienza, alle fonti più varie”
    Certo, come no. Su che base, di grazia, si discrimina in mezzo a tutto quello a cui si “attinge”? Anzi, come si definisce il concetto di “fonte”?
    La Commissione senatoriale americana non ha alcuna autorità e infatti vedi sotto:

    “Al netto delle polemiche interne americane in un periodo di forte contrapposizione politica”

    “il rapporto afferma che il potere ha mentito su tutto”
    Uffa che noia. Viviamo in tempi di analfabetismo funzionale per cui lei scrive un libro e fa i grandi discorsi ma non si rende conto che quando afferma “il potere ha mentito su tutto” mentre cita il “potere” come fonte per dimostrare che il “potere” mente, sta semplicemente sciorinando UN PARADOSSO.
    A meno di non assumere la tesi ridicola che è “potere” quando racconta cose che le stanno sulle scatole e invece è “verità” quando gli stessi apparati raccontano cose che le piacciono.

    “La relazione americana appare un’onesta approssimazione della verità”
    Appare A LEI.

    “La prima, anche se non risponde a molte domande. Quanti morti ci sono stati in totale? Perché ci sono stati meno decessi nell’Africa impoverita che nell’Occidente ipermedicalizzato? ”
    Ma cosa ne sa dei morti dell’Africa impoverita, ancora, la smetta.

    “Di sicuro i governi…”
    Di sicuro. Qualsiasi cosa. In questi giorni è tornata di moda l’Area 51.
    Io ci scriverei un libro.

    “La menzogna è il liquido amniotico in cui siamo immersi, mentre chi cerca la verità – qualunque essa sia – è stigmatizzato, attaccato, ridicolizzato”
    Come ho detto, chi “cerca la verità” si propone come il Messia, gli viene chiesto di dare prova delle proprie capacità, fallisce e SE VA BENE viene ridicolizzato.

    “Alexsandr Solzhenitsyn: se non abbiamo il coraggio della verità, che almeno la menzogna non ci abbia tra i suoi complici.”
    Si accomodi nel gulag. Ah no, è libero di raccontare le sue storie e al massimo la spernacchiano.
    Quasi quasi è un peccato avere il “coraggio della verità” in un posto dove non importa a nessuno quello che dice e non c’è la Polizia Politica a manganellare. Può sempre trasferirsi, anzi, la invito a farlo.

  • UnUomo.InCammino 6 Gennaio 2025

    > chi “cerca la verità” si propone come il Messia, gli viene chiesto di dare prova delle proprie capacità, fallisce

    Era il periodo della propaganda ad adesione obbligatoria (la tessera verde) “con cappuccino e cornetto piglia la tua dose n +1 quotidiana di vaccino”, quando l’amministratore generale di Pfizer, tale Bourla, uno dei messia assunti dalla fazione dei talevax, affermava chiaramente che anche se il loro prodotto non aveva alcuna efficacia colla variante k+1 egli si era appena fatto la 3a o 4a dose.

    Negli stessi giorni l’agenzia europea del farmaco o della salute rendeva noti i risultati delle loro verifiche che gli interventi di “vaccinazione” ripetuti in breve tempo affossavano le difese immunitarie in parti rilevanti della popolazione europea.

    Ai fondamentali di farmacologia studiati dai futuri medici all’università sono noti i problemi in termini di glutatione insorgenti con l’uso del paracetamolo.
    Alcuni medici in gamba che salvarono migliaia di persone rifuggendo dal protocollo della scienzah di tale Speranza basato su “aspetta, tachipirina e crepa” vennero addirittura radiati dall’ordine dei medici.

    Potremmo andare avanti con liste lunghe così, ad esempio colla credenza imposta sui vaccini in termini di prevenzione della diffusione.

    Signor Nessuno, potremmo dire che “il più sano tra i gestori dell’emergenza c’aveva la rogna”.
    In realtà su un piano meno folkloristico, che allo scoppiare dell’epidemia non esistevano rimedi e conoscenze e che i prodotti sviluppati di seguito, non avevano alcuna efficacia sulle varianti dalla omega in poi di fatto note a letalità del tutto trascurabile (raffreddore, con le patole della ministra del SudAfrica, dove essa si diffuse e venne rilevata) vennero assunti come rimedi salvifici della scienzah, demonizzando ogni dubbio a proposito e considerazioni su rilevanti conseguenze ed effetti collaterali.

    Al tecnoteismo veniva a mancare ciò che lo contraddistingue ovvero la confortevole speranza messianica di un coniglio dal cilindro che risolva il male e produca ogni bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *