11 Ottobre 2024
Gruppo di Ur

Il Gruppo Di Ur dopo 90 anni: considerazioni sul Convegno di Napoli – Giandomenico Casalino

Sono fermamente convinto che solo colui il quale non sia di mente serena e cuore puro, può osare negare la veridicità di ciò che brevemente mi accingo ad evidenziare e che, comunque, è stato palese sia al colto che all’inclita: senza timore di apparire trionfalistico o “retorico” (nel significato moderno del termine…!) non posso non definire il Convegno tenutosi a Napoli il 14/10/2017, avente per tema l’esperienza del Gruppo di UR,  eventuatasi alla fine degli anni venti del secolo scorso, l’accadimento più rilevante e denso di significati nonché carico di effettualità, che sia avvenuto negli ultimi decenni nel mondo tradizionalista, tanto sotto il profilo spirituale e dottrinario in senso stretto che umano e comportamentale in senso lato. Ciò che è avvenuto a Napoli, al netto delle normali problematiche di ogni Convegno, ha visto, infatti, innanzitutto, la presenza attiva e concorde delle principali scuole del pensiero

esoterico filosofico e operativo che qualificano l’area tradizionalista nel suo complesso, ivi compresa la collaborazione di qualificati docenti universitari e la partecipazione dell’Associazione Culturale Fons Perennis con i suoi ottimi relatori, non solo ma, forse per la prima volta nella sua recente storia,  tale area, lungi dal dibattere e, all’occorrenza, polemizzare intorno ai rispettivi orientamenti e riferimenti dottrinario-spirituali, in guisa unitaria, seppur polifonicamente diversificata, ha offerto alle oltre duecento attente persone, presenti nel Salone del Palazzo delle Arti di Napoli, le proprie riflessioni e considerazioni sul significato epocale del Gruppo di UR, quale unica e multivocale esperienza iniziatica e cioè mutatrice della natura volgare dell’uomo in Quella che nello stesso è, ahimè, dormiente, alla luce, anche e soprattutto, dell’avanzato stato di ulteriore Oscuramento della presente Età, che è, come sappiamo, contestuale (quasi come vasi comunicanti…!) all’oscurarsi ed allo sprofondare dell’Animo sempre più verso il Basso. L’attenzione è stata, quindi, effettuale alle Domande, di sapore heideggeriano, che tutti noi ci poniamo: “ che ne è dell’Essere?”; “che cosa si può e si deve fare oggi nell’Animo e attraverso l’Animo e cioè nell’Invisibile che governa i viventi?”; alla luce di ciò che insegnano a noi i Majores e cioè coloro che o idearono e promossero il Gruppo di UR o ne furono, in qualità di Maestri, ispiratori in termini di Dottrina e di Ascesi dello Spirito.

Tutto ciò nella libera, spontanea e partecipata presenza, sia nella sede del Convegno che attraverso la diretta dello stesso, realizzata dagli amici (bravi!) di Ereticamente, di centinaia e centinaia di persone su temi che nessuno, che sia di buon senso, può pensare essere di “svago” o “leggeri”, ma inerenti, invece, la Quaestio fondamentale dello Spirito!

Se si volge lo sguardo, infine, al profilo umano dell’evento, devo riconoscere che, alla luce della cinquantennale esperienza da me acquisita in tema di Convegni e Congressi tenuti dal nostro mondo sia politico che culturale, latamente inteso, il Convegno di Napoli, forse a causa della forte accelerazione della Caduta dell’uomo, in questa larvale e tenebrosa tarda modernità, ha avuto, in virtù dei promotori, dei relatori (tutti di alto livello sia scientifico in senso moderno che dottrinario e spirituale nel significato tradizionale) e degli stessi partecipanti, un certo austero carattere, una tale natura seria e meditata nonché ferma sulla nostra Visione spirituale ed eroica della vita e del Mondo che, essendo la base unica, pur nelle diverse sensibilità, tutti ci accomuna, tanto da essere, l’evento, un’autentica sfida al potere mondialista di Satana, alle sue “chiese” e a tutti i suoi oscuri santi, rivendicando, tutti noi, così, con la sola presenza, ciò che ci rende sempre più determinati a combattere l’eterna Guerra nei Cieli, cioè nell’Animo, tra la Luce e le Tenebre, tra il Sangue e l’Oro, tra la Forma e l’Idea del Vivente e l’odio pervicace e distruttore della stessa (vedi ideologia gender…!), tra la Felicità e la Libertà dello Spirito e la Caverna oscura del materialismo volgare e di massa, intriso di lordure morali, sesso sfrenato e adorazione degli idoli del denaro e del successo, il tutto nel più tetro e triste schiavismo tecnocratico dell’Alta Banca: noi siamo qui! Siamo quelli di sempre, dalla più alta preistoria Indoeuropea ad oggi e non siamo stati per niente distrutti, anzi siamo moltiplicati e il Logos che difendiamo è quello che, ab aeterno, è il Pane dello Spirito e della Vita!

Ed è, quindi, ciò di cui l’Uomo e la Donna, per non dire gli animali tutti, le piante ed il Mondo stesso, oggi, forse più che in altre epoche, hanno vitale necessità, dinanzi alla proterva dittatura planetaria del pensiero unico economicista che odia e considera ostacoli ed impedimenti al suo incubo sinarchico, ogni Forma, differenziata e quindi libera, di Identità, di Carattere, di Coscienza, di Spirito e di Etnia!

Il millenario progetto della Setta è ormai manifesto: la riduzione dell’Europa e dei suoi Popoli ad un medio e disciplinato meticciato privo di Cultura e Tradizione e quindi di Memoria, quale moltitudine di anonimi tubi digerenti senza alcuna radice né in Terra né tantomeno in Cielo.

Sta solo a noi ed a quello che Demonicamente siamo e vogliamo essere, avere la Scienza di tutto ciò, che è l’Atto magico di UR quale Scienza dell’Io in quanto fondo dell’Anima del Mondo per “…tenersi in piedi tra le rovine…” e osare andar oltre…!

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