8 Ottobre 2024
Cultura & Società Livio Cadè Teatro

Il motivo – Livio Cadè

Dramma in un atto

 

“Servono ragioni così valide per vivere che non ce ne vuole alcuna per morire.”

(Rivarol)

 

Personaggi:

Signore attempato (S)

Sua moglie (M)

Primo medico (M1)

Secondo medico (M2)

Terzo medico (M3)

Infermiera (I)

 

(Un salotto decorosamente arredato. In un angolo, accasciato su una grande poltrona, un signore attempato con lo sguardo assente. Da una porta della camera di fronte entra una signora anch’essa attempata, dall’espressione preoccupata, seguita da tre medici di mezz’età in camice bianco e da una giovane infermiera anch’essa in camice bianco. I tre medici confabulano in disparte con la signora).

 

S (guardando nel vuoto): forse?…no…no…

M1: lei ha la tutela di suo marito?

M: tutela?…

M2: suo marito è in grado di intendere e di volere?

M: credo di sì…

M3: sarà meglio appurarlo…

M: e come fate?..

M1: chiediamo al paziente…

M2: e poi ci serve il grave motivo…

M3: è richiesto per legge…

M: è questo il problema…il motivo…vedete…

M1 (interrompendola): non si preoccupi…lasci fare a noi… (rivolto al signore) buongiorno, come si sente?

S (esitando, come cercasse di ricordare qualcosa): non ricordo…

M1: cos’è che non ricorda?..

S: non mi ricordo…

M1 (convocando i colleghi in un angolo): che ne pensate?…

M2: ha un chiaro deficit menmonico…

M3: concordo…

M1 (alla moglie): dunque lei dice che suo marito soffre di tendenze suicide…

M: non mi pare… ma da un po’ di tempo dice che se avesse un buon motivo…

I (sotto voce alla moglie): non si sbilanci, signora…

M1: non possiamo precedere al SAC (suicidio assistito consapevole, NdR) senza un grave e documentato motivo…

M: mio marito ha paura di invecchiare…

M2 (interrompendola): è un po’ vago come motivo..se trovassimo qualcosa di più…di più (cerca la parola)…

M3: più motivante…

M2: appunto…se no dicono che non siamo abbastanza rigorosi nella valutazione del motivo…

M: volevo solo dire che mio marito ha paura di invecchiare e di perdere la memoria…dice che piuttosto preferirebbe farla finita…

M3: in effetti, un deficit mnemonico c’é…

M: per questo ha pensato al SAC…ma c’è questo problema del grave motivo…sapete, anche per l’assicurazione…

M3: “auri sacra fames”…

M: non trovava un valido motivo…poi, qualche giorno fa mi dice di averlo trovato…il grave motivo…mi sembrava molto sollevato…così abbiamo chiesto il SAC… stamattina invece viene con una faccia da funerale e mi dice di averlo dimenticato…da allora sta lì seduto cercando di ricordare…

M2: e non le ha detto qual era questo motivo?

M: no…

M1: non può averne parlato con altri?…parenti…amici?

M: forse mia figlia…adesso la chiamo (va al telefono…tutti restano in silenzio)…ciao, sono la mamma…come sta la bambina?…hai provato a farle la pappina…

M1 (guardando l’orologio): signora, abbiamo altri dieci SAC oggi, la prego…

M:…scusa, papi ti ha per caso detto qualcosa del suo SAC…sì, ma del grave motivo?…niente?…no, è che non si ricorda…vabbé, ciao, grazie (riattacca… silenzio…)

S: (sulla poltrona continuando ad arrovellarsi): forse…? no…no…

M1 (con aria perplessa): è un problema…

M2 (sente il polso al signore): il polso è buono…

M:  e questo cosa significa?…

M2: nulla, semplice protocollo…

M: non potete aiutarlo?…

M1: faremo il possibile…

M3: dobbiamo trovare questo benedetto motivo…

M: ma…nel caso che…soffrirà?…

M1: signora, non saltiamo alle conclusioni!…non ci siamo nemmeno accertati che il soggetto abbia i requisiti…andiamo con ordine…

I (tra sé): sai che ordine!…

M2 (rivolto al signore): allora…lei è sicuro di voler il SAC?… rifletta bene…

S (perso nei suoi pensieri): forse…no…non era questo…

M1 (gravemente): come supponevo…

M: è grave?…

M1: vede, suo marito è depresso e i depressi non hanno forza di volontà…quindi, è chiaro che suo marito non può aver la volontà di morire…sarebbe una contraddizione in termini…

M (perplessa): ah…capisco…

M1: è un caso frequente…

M3: potremmo scrivere “grave motivo presunto”…

M2: in effetti, in certi casi…

M1 (alla moglie): le avrà pur parlato del suo motivo…

M (cerca di ricordare): non so…parlava del cane…

M3 (all’infermiera): forse ci siamo…intanto prepari l’iniezione…

I (tra sé): lo sapevo…si mette male…

M1: diceva…il cane?…

M: sì, non ricordava il nome del cane…era molto contento…

M2: contento di aver dimenticato il nome del cane?…

M: sì…mi ha detto: “te lo dicevo io che divento vecchio”…

M1 (ai due colleghi): demenza…con grave forma di amnesia…

M3: è senz’altro un valido motivo…

M1: sì, ma… per scrupolo…dovremmo chiedere conferma al soggetto…

M2: le solite formalità…

M1: basterebbe farlo ricordare che si è dimenticato di aver dimenticato…

M2: potremmo tentare un’anamnesi…

M3: mi pare inutile, data l’amnesia del soggetto…

M: e se gli dicessi il nome del cane…?

M1: signora, la prego…vediamo… (si rivolge al signore) lei si ricorda di aver dimenticato qualcosa?

S: non ricordo…

M3: su, si sforzi un po’…

S (fa uno sforzo di memoria): aspetti…forse…no…no…

M2 (convocando in un angolo i due colleghi): e se provassimo con le libere associazioni?…

M1: tentar non nuoce… (rivolto al signore) cosa le viene in mente se dico ‘dimenticare’?…

S (ci pensa un po’): niente…

M1: e se dico ‘cane’?…

S: cane…cane…

M2: ci pensi bene… ‘il cane’…

M3: ‘il nome del cane’…

S (come risvegliandosi): il cane!…è vero…non ricordo più il nome del mio cane! (si alza dalla poltrona raggiante)…lo sapevo che avevo un grave  motivo!…

M1 (soddisfatto): il metodo scientifico è sempre il più sicuro…

M2: a questo punto, mi pare abbiamo tutti i requisiti…

M3: grave motivo, libera decisione, piena avvertenza…

S: è meglio che me lo scriva, ecco (prende un appunto), “ho dimenticato il nome del mio cane”… se no me lo dimentico ancora…

M1: bene…adesso che il motivo c’è, possiamo anche procedere…

M: ma non mi pare che mio marito desideri morire…mi sembra felice…

M1: questo non ha importanza…c’è il grave motivo…

M2: del resto, l’infelicità non è tra le condizioni richieste dalla legge…

M3: e poi, non avete firmato il modulo?…

I (fra sé): se hanno firmato, è finita…

M: sì…ma non potremmo aspettare ancora un po’?…

M1: e se suo marito si dimenticasse di nuovo il grave motivo?…

S (orgogliosamente): impossibile, l’ho scritto…

M2: ma potrebbe dimenticare d’averlo scritto…

S (corrucciandosi): anche questo è vero…

M3: e dovremmo ripetere tutto da capo…

M: in effetti…

M1: non vedo ragione di rimandare…

(entra un barboncino)

S (sorridendo): Bubù! vieni, vieni anche tu!

M1: Bubù?…

M: è il nostro cane…non è carino?…

M3: com’è che adesso ricorda il nome del cane?…

S (stupito): cosa?…già, adesso me lo ricordo…quindi…non ho più un motivo?…(si accascia sulla poltrona, costernato)

M3 (irritato): prima si dimentica, poi si ricorda!…si decida una buona volta!…adesso non vorrà mica rinunciare!

M2: ricordare il nome di un cane non mi sembra un buon motivo per vivere…

M3: appunto…

M2: e poi ci sono un sacco di altre cose che si possono dimenticare…

M1: calma…procediamo razionalmente… (al signore) non ha per caso un altro motivo?…

S: non saprei…

M1: ma un motivo per vivere ce l’ha?

S: non saprei…

M1: e non avere un motivo per vivere non le sembra un sufficiente motivo per morire?…

S (confuso): non saprei…

M1 (alla moglie): ne ho visti tanti di questi casi…il paziente ha una titubanza cronica…bisogna decidere per lui…

M: cronica?…non c’è speranza?…

M1: come medico, non mi faccio illusioni…

M: e se aspettassimo qualche giorno?…magari si dimentica ancora…(al marito) ti ricordi come si chiama Bubù?…

S (affranto): sì…

M1: vede, è inutile rimandare…

M3 (guardando l’orologio): s’è fatto tardi…

M1 (con tono grave alla moglie): le ricordo che l’annullamento del SAC comporta una penale…

M (esitando, al marito): tu cosa dici?…

S (costernato): non son più capace nemmeno di dimenticarmi una cosa…

M3: mi sembra un caso senza speranza…

M1: signora, le vede anche lei le condizioni di suo marito…dobbiamo deciderci…

M: ha ragione…eppure, poveretto…mi sembrava così felice… (si asciuga una lacrima)

M2: su, signora…cerchiamo d’esser razionali…

M1: pensi che suo marito, almeno ha potuto decidere liberamente…(la moglie annuisce tristemente)

M2: non tutti hanno questa fortuna…

M3: felix qui potuit… (cerca invano di ricordare il seguito)…

M1 (dopo alcuni attimi di silenzio): allora, visto che siamo tutti d’accordo, procediamo…signora, la prego, aspetti di là…e porti via il cane…(la moglie esce col cane in braccio)

I: (mette una benda nera sugli occhi del signore)…mi scusi, è la prassi…

M3: non dovremmo coinvolgere i familiari…creano sempre un mucchio di problemi…

M1: andrebbe semplificata la procedura… se uno ha deciso, ha deciso…

M3: difatti…il grave motivo, a che serve?…troppa burocrazia…

M1: a proposito…chi compila il certificato?…

M2 (si accinge a riempire il modulo): nome…età…stato civile…

M3 (al signore, rassicurante): non si preoccupi, vedrà, è una cosa rapida…

M1: (mentre armeggia con la siringa) io e mia moglie non sappiamo dove andare in vacanza…è tutto tremendamente caro…

M2: (riempie il modulo) dunque, motivo… a proposito, quel era il nome del cane, Fifì?…

M3: Pepè…

M1: Dudù…

S: Bubù… (il cane, nell’altra stanza, abbaia)

(cala il sipario)

 

 

“Un dilemma di vita o di morte va risolto, semplicemente, scegliendo una sùbita morte.”

(La via del samurai)

 

9 Comments

  • Paola 25 Agosto 2021

    Straordinario. E, temo, prospettiva plausibile, in un futuro (molto) prossimo. Formalmente, un pezzo d’arte.

    • Livio Cadè 27 Agosto 2021

      Grazie. Ma forse, più un anti-pezzo…

      • Paola 27 Agosto 2021

        Va bene. Un anti-pezzo d’arte…

        • Paola 28 Agosto 2021

          …forse non servirà neppure il placet di coniugi, figli, parenti, congiunti etc…ci penseranno direttamente gli angeli danzanti…senza neppure la consolazione di miagolii/uggiolii a noi familiari. Un bel furgoncino itinerante. Come pare già ne esistano da qualche parte nel mondo. Viva la globalizzazione. Offre ottimi spunti.

          • Paola 28 Agosto 2021

            “eroi danzanti”, chiamiamoli cosi. Non voglio offendere i veri Angeli. Ora più che mai, la loro benevolenza ci è necessaria. Soprattutto quella di San Michele Arcangelo. Punto in alto, lo so. Ma i tempi lo richiedono.

  • Livio Cadè 29 Agosto 2021

    Gentile Paola, finirà come con i trapianti. Il consenso informato (in realtà totalmente disinformato e fuorviante) verrà surrogato dal silenzio-assenso.
    Basteranno tre medici (scrupolosi e coscienziosi come M1, M2, M3) per decidere chi eliminare.

    • Livio Cadè 29 Agosto 2021

      P.S.: concordo sulla necessità di pregare gli Angeli, quelli veri.

  • Marco 25 Luglio 2024

    Il 12 luglio 2024 ho portato il gatto (si chiamava Vishnu, vista la sua lucentezza) dal veterinario per l’eutanasia.
    La domanda che mi tormenta, che mi nega un buon numero di ore di sonno è: “A parti invertite lui avrebbe agito come me?”

    • Livio Cadè 7 Agosto 2024

      Marco, mi scusi se Le rispondo con tanto ritardo, ma ho visto solo ora il Suo commento. E in realtà non ho una risposta. La capisco, essendo passato tante volte attraverso la medesima esperienza. Meglio restare in silenzio davanti alla fine e al distacco. In queste cose c’è un mistero che ci sorpassa. Forse l’invisibile, l’impensabile ci attende.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *