Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

4 Febbraio 2025
Cogitamenti

Il Potere – Gianluca Padovan

Vi osservo.

Osservo proprio voi, nani nei vostri cubicoli, che guardate con occhio acuto il denaro, il quale, sul vostro conto cresce.

Il vostro potere è quell’oro che colpo dopo colpo sottraete alla Madre Terra. Martellate e martellate fino a quando la roccia si sgretola ed allora la raccogliete nella bolgia di pelle, oppure la stivate nella gerla di vimini e trascinate il tutto alla luce del sole.

Giungete quindi fuori dalla miniera, da taluni chiamata “il campo di battaglia”, ovvero laddove la povera gente si batte e vi muore, paradossalmente, ma umanamente, per “non morir di fame”.

Su quel piazzaletto, ricavato sopra la testa della discarica formata dallo “smarino”, ovvero dalla ganga che scartate, vi buttate con orgoglio il “maltolto”.

Rovesciate a terra il contenuto di pietra e lo battete ripetutamente, per separare detta ganga dal minerale, quello che voi chiamate “nobile”, perché con esso e con esso solo vi potrete comperare titoli nobiliari ai quali non potreste altrimenti accedere.

Perché, ve lo rammento, nobile è chi dimostra d’essere tale e non ha timore, tra le varie cose, nel fare ciò che quella specifica carta da gioco ammonisce: «non ti fidar di me se il cuor ti manca».

Raccoltolo, il minerale “nobile” correrete a fondere, per proseguire nella corsa ad investirlo, a comperare, a organizzare battaglie, a dispensare rovina, a pagare chi farà la guerra al vostro posto.

Uno solo di voi, nani, un tempo lontano si salvò e fu colui al quale la dama elfica del bosco fece un dono.

Un grande dono: l’oro non avrebbe mai avuto potere sulla sua nanesca mente.

Ma questa è solo meno di una leggenda.

La realtà dei fatti vede voi, nani, approfittare della dabbenaggine del volgo.

Ma tutto si paga e questo innanzitutto.

Il potere che voi credete d’avere non è tale, ma inutile è spendere (metaforicamente parlando, s’intende) ulteriori parole.

Qualcheduno ha terminato di desinare e guarda dall’altro capo del tavolo chi lo guarda e gli sorride.

È lei, la dama che lo guarda e l’accompagna prima, durante e dopo il desco.

E gli sorride.

È il potere d’un sorriso che rischiara il Mondo, non l’oro nel crogiuolo che scaldo e fondo.

E questo sorriso come mai si potrà descriverlo, se non facendo parlare il cuore che, a ben vedere, per molti è muto?

Ma quello accarezzato dal sorriso della Donna canta… come per incanto ed ha il potere di una primavera che prorompe tra le grinfie dell’inverno.

Il potere, oh nani, è proprio questo.

Ma voi, che siete nani e volete essere e rimanere tali, mai lo coglierete.

Vi rimane solo di sperare che la dama del bosco, se mai vorrà incontravi, vi consideri poi con cuore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *