elta avesse corrotto la sua anima e imboccato una via che non poteva che sfociare nella sua estinzione. Per salvarsi non sarebbe rimasta altra strada che il ritorno alle origini dei popoli veramente europei, il recupero delle loro radici, il fare del passato più remoto un modello per l’avvenire (ricordiamo il ruolo della “grecità” in Nietzsche). Dato che allora gli studi sugli “Indoeuropei” erano ai loro inizi, il Ramée era privo di un terreno solido su cui basarsi, il che, se vogliamo, rende ancora più interessanti certe sue intuizioni.
za, Bari, 1930, pag. 84) scriveva: “L’argomento della storia dal nono secolo a.C. in poi è per sei secoli la storia del modo onde questi popoli ariani divennero potenti e intraprendenti e soggiogarono alla fine tutto il mondo antico, il semitico, l’egeo e l’egiziano. Per la forma, i popoli ariani furono nel complesso vittoriosi, ma la lotta di idee e metodi ariani, semitici ed egiziani continuò ancora per molto tempo dopo che lo scettro fu passato in mano degli Ariani. Ed è una lotta che si prolunga per tutto il resto della storia e in un certo senso continua anche oggi.”.
Le crociate furono la naturale ritorsione alle incursioni arabe, e l’ultimo tempo di quell’immane duello fra i due più importanti gruppi del genere umano”. Di certo non fu l’ultimo! (5)
iato che considera già semitizzato, analogo imperdonabile errore egli commette riguardo a Dori e Spartani. (6)
stupefacente che più di cento milioni di uomini di sangue caucasico non abbiano rovesciato il dominio esercitato su di loro da una dottrina tanto inconsistente e tanto funesta per l’ordine sociale..”(pag.253) In effetti “codesta dottrina ebraica essena araba non è e non sarà mai che un mezzo per uccidere lo spirito umano allo scopo di sfruttare gli uomini indebolendoli perché non siano mai in grado di rovesciare tale giogo”(pag.256)
he cos’è il Fascismo?” Ideazione,Roma,2003pag.282
ale durante il medio evo. Il papa spinse al fanatismo molte città e utilizzò contro l’influenza dell’Impero e il potere temporale, lo spirito individualista e anarchico della borghesia cittadina che, sotto la bandiera dei Guelfi, lottò per la supremazia del vescovo di Roma.”
e. E’ mancato ai rivoluzionari del 1848 ciò che non avevano avuto neppure i protagonisti della grande rivoluzione: la scienza, le conoscenze pratiche e l’idea di una sintesi sociale nuova e delle sue forme. Finché il movimento impresso alla ragione dalla Rinascenza ha svolto un ruolo distruttivo, ha abbattuto il nulla, il vuoto e l’immobilità cioè la fede religiosa contraria all’indole delle razze più attive del Nord. Però quando ha voluto svolgere un ruolo costruttivo, quando ha preso l’offensiva, è rimasto impotente. Dibattendosi sempre, anche a propria insaputa, nell’ambito delle reminiscenze cristiane, i capi delle scuole socialiste che abbiamo visto sorgere,hanno tutti fatto piroette su delle pure astrazioni create dai loro cervelli e dalle quali hanno ,tuttavia, dedotto. Con una logica rigorosa, tutte le possibili conseguenze. Ma essendo la loro base al di fuori della realtà, la società si rifiuta di sottoporsi all’eventuale sperimentazione delle idee socialiste. Partendo da una idea ebraica, araba, partendo dall’individuo …. per arrivare a conoscere la natura di Dio(quando non giungevano a negarne l’esistenza).. e il governo della società, i capi delle scuole socialiste hanno volteggiato e continuano a volteggiare nel vuoto ….,in quanto non tengono conto delle leggi che reggono il mondo fisico, né delle tradizioni dell’antichità”(pag.466)
ersonaggi dell’Antico Testamento popolarissimi fra la gente… come Mosè, Abramo, Giacobbe, Davide e lo stesso Salomone, non sono probabilmente mai esistiti, è quanto sostiene il professor Thoms Thompson, autorità mondiale in archeologia biblica, nel libro “The Early History of the Israelite People”. Thompson ritiene che i primi dieci libri della Bibbia siano sicuramente frutto di fantasia dal momento che, stando ai risultati dei suoi studi, furono scritti “fra 500 e 1500 anni dopo i fatti che pretendono di descrivere”. Secondo il docente dell’Università americana Marquette la totale mancanza di prove storiche e archeologiche su molti eventi citati nella Bibbia porta alla conclusione fra le altre cose che: l’esilio israeliano in Egitto, l’esodo e la conquista della Terra Promessa non sono mai avvenuti”. (12)
Per il nostro, Gesù non sarebbe stato altro che un predicatore di massime morali da cui nei secoli seguenti” si sono tirate delle conseguenze del tutto insufficienti a formare la base sulla quale governare le società”.Infatti (pag.56) “Quando si studia seriamente la dottrina di Gesù, come viene riportata nei Vangeli, non vi si trova che dei sentimenti, non dei dogmi e nessuna scienza riguardo alle cose reali di un dato che “Gesù non possedeva alcuna sintesi, alcuna scienza, alcuna nozione riguardo alla vera natura di Dio, sulla creazione del mondo e sulle leggi che governano gli uomini e le cose, le dottrine che ha lasciato, o piuttosto le sentenze morali, vere per la sua epoca e per il popolo tra cui viveva, non poterono venire ..usate per costituire quel regno temporale, che non è che l’immagine o la deduzione del regno del cielo, come hanno insegnato i sapienti poeti dell’alta antichità ariana…”.
istiane di molti autori. “l’intelligenza indoeuropea si era stancata delle dottrine e delle pretese semitiche della Chiesa giudeo-cristiana il cui capo sedeva a Roma”(pag.248)
introdotto l’ignoranza e come conseguenza il disordine in Europa.”.
arabi della regione (Siriani e Libanesi ) sono, dal punto di vista genetico, molto vicini . E 4 mila anni fa erano ancora un’unica popolazione. …..Lo ha scoperto Harry Ostrer, direttore del programma di genetica umana all’università di New York studiando il cromosoma y di 1371 persone…Lo studio pubblicato su <Proceedings of the national academy of science> prova anche che gli ebrei hanno mantenuto quasi intatto per 4 mila anni il loro patrimonio genetico.”(. Cfr anche “Gli ebrei, gli Arabi e il dna comune”in “Il Corriere della Sera”10 v-2000) Scriveva il Ramée (pag.405) “L’ebreo è e resterà di razza semitica.”. “Il tipo semitico si ritrova negli antichi Assiri,Siri,Fenici,Cartaginesi,e nei moderni Arabi ed Ebrei”Nicola Marselli “Le grandi razze dell’Umanità”Loescher,Torino,1880m,pag,231.”
Si può per un inquadramento generale del problema rimandare a “Tre Aspetti del Problema Ebraico”limitandoci qui a citare da codesto testo a pag. 189 :“Che cosa caratterizza la spiritualità delle civiltà semitiche in genere? La distruzione della sintesi ariana di spiritualità e virilità.
ntemporaneamente alla cacciata dei tiranni popolari e alla restaurazione dorica in Atene(510 a.C.)”J.Evola “Rivolta contro il Mondo Moderno”Bocca,Milano,1951,pag.362
Pochi anni dopo l’italiano Pietro Ellero in “La Vita dei Popoli”(Utet, Torino, 1925, vol. pag. 397 ) scriveva: “E molto probabilmente … non furono che un regolo scellerato e un regolo, scostumato di un oscuro cantone dell’Asia il suo David e il suo Salomone, cotanto da essi magnificati e di cui il mondo neppur si accorse”.(Seppur Davide,Salomone etc, siano mai esistiti!)
Giustamente lo stesso Evola ebbe a scrivere in “Importanza dell’idea ariana” in “La Stampa” 13 XI-1942(ora in “I Testi de “La Stampa”” AR, Padova, 2004 pag. 32) “… assurda l’idea che l’antica civiltà ebraica abbia rappresentato qualcosa di privilegiato e di superiore, tanto modesta appare la statura di Israele di fronte all’etica e alla spiritualità comune alle antiche stirpi ario-elleniche, indo-arie, ario-romane, ario-iraniche.”
Citiamo ancora Georges Batault (“.Aspetti della Questione Ebraica”AR, Padova, 1984, pag. 17) “Senza il trionfo del cristianesimo la storia del popolo di Israele ci sarebbe più estranea, più sconosciuta e più indifferente di quella di popoli dell’Asia Minore, come i Lidi, i Fenici o gli Ittiti, che hanno svolto, senza dubbio, nel mondo antico un ruolo infinitamente più importante di quello degli Ebrei- piccola popolazione priva di cultura, costantemente vinta e conquistata, sottomessa e dispersa. In definitiva, quanto ci viene insegnato sotto il nome di “Storia Sacra” non si colloca affatto in una dimensione o sul piano della Storia tout court.”. “
eliminare l’aristocrazia per avere un potere più diretto, assoluto, andrà incontro alla necessaria fine del suo Stato. Ciò avverrà essenzialmente poiché la distinzione tra aristocrazia e plebe è necessaria: i primi pensano alla guerra, i secondi a produrre. Nel momento in cui questo meccanismo salta, gli aristocratici non sono più sostentati dal popolo, dunque l’esercito deve essere mantenuto monetariamente. Ciò comporta due cose: un apparato fiscale pesantissimo e l’istituzione di un esercito mercenario: il primo pesa gravemente sulla popolazione e la fa diventare insofferente, il secondo è composto da persone che non combattono per proprio diretto interesse e che quindi possono essere facilmente dissuase dal combattere per il paese da cui sono state assoldate. Tutto ciò è avvenuto, secondo de Boulainvilliers già con l’Impero Romano. proprio all’epoca dell’invasione dei Franchi in Gallia.”
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