di Primo Arcovazzi
E’ uscito per i tipi della Herald Editore di Roma il nuovo studio del Dott. Pietro Cappellari: La Guardia della Rivoluzione. La Milizia fascista nel 1943: crisi militare – 25 Luglio – 8 Settembre – Repubblica Sociale.
A 70 anni dagli eventi, Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI, ha illustrato come le Camicie Nere, in quel cruciale 1943, rappresentarono quanto di meglio le Forze Armate italiane seppero schierare sui campi di battaglia, fondendo in un unico organismo politico-militare le energie del volontarismo di guerra, l’orgoglio di un Corpo di aristocràti, le idealità di un romanticismo politico di stampo nazional-patriottico.
Lo studio rappresenta un primo volume di un’opera complessiva in tre tomi che ha l’ambizione di descrivere in maniera nuova ed esaustiva gli ultimi due anni di vita di quella che fu chiamata “la Guardia Armata della Rivoluzione”. Infatti, sugli ultimi due anni di vita della Milizia, ossia l’organizzazione militare creata originariamente per difendere la Rivoluzione fascista, non esistono studi esaurienti. Questo per una serie di fattori. Il 1943-1945, infatti, è un periodo straordinariamente, quanto drammaticamente, ricco di eventi: si pensi solo che nel primo anno di questo biennio si verificarono il 25 Luglio, ossia la caduta di Mussolini; l’8 Settembre, la resa incondizionata del Regno d’Italia agli Angloamericani; la nascita della Repubblica Sociale Italiana.
Con questo primo volume si è evidenziato il ruolo della MVSN nel drammatico 1943. Fu un anno cruciale per la storia d’Italia. Lo studio di come la Milizia abbia reagito davanti agli eventi che si succedettero con rapidità impressionante ha permesso di revisionare alcune pagine di storia. Non solo superando quelle incrostazioni sedimentate dalla vulgata antifascista e anti-italiana.
Con la caduta di Mussolini la Milizia ripiegò su se stessa, non reagendo al colpo di Stato. Che la MVSN “resse” al dramma del 25 Luglio lo dimostra il suo comportamento all’annuncio della resa incondizionata (e del conseguente passaggio al nemico). La sera dell’8 Settembre, mentre tutti i reparti del Regio Esercito si squagliavano come neve al sole, i Legionari della Milizia – indossati nuovamente camicia nera, fez e fascetti in precedenza epurati per ordine di Badoglio – si posero senza indugio al fianco dell’alleato germanico, garantendo ovunque l’ordine pubblico e “facendosi Stato”. Furono proprio le caserme della MVSN a rappresentare, in quei drammatici giorni, il simbolo che l’Italia come Stato non si era eclissata dalla storia, divenendo il punto di riferimento per tutti coloro che rifiutavano la resa incondizionata. Furono le Camicie Nere a riaprire le Federazioni del Partito Nazionale Fascista chiuse dopo il 25 Luglio e a riprendere l’attività politica su tutto il territorio nazionale non ancora occupato dal nemico angloamericano. Fu dalla reazione delle Camicie Nere che poté mantenersi in vita lo Stato italiano, quello Stato che prenderà, successivamente, il nome di Repubblica Sociale Italiana.
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Formato: 17×24
Pagine: 307
Casa Editrice: Herald Editore (Roma 2013)
Costo: Euro 20
PIANO DELL’OPERA
ABBREVIAZIONI E SIGLE
RINGRAZIAMENTI
INTRODUZIONE
La Milizia di fronte alla storia
Un anno di fuoco: il 1943
CAPITOLO I: LA MILIZIA IN GUERRA
La “debolezza” della MVSN
La Milizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale
Le Camicie Nere sui campi di battaglia
I Battaglioni M
CAPITOLO II: LA CRISI MILITARE ITALIANA
Complotti e complottisti
La Divisione Corazzata M
I Battaglioni Squadristi
La Guardia ai Labari
CAPITOLO III: IL TRAUMA DEL 25 LUGLIO: TRA PATRIA E PARTITO
Verso il colpo di Stato
Un crollo generale
I fascisti resistono
La “marcia su Roma” del “Pontida”
CAPITOLO IV: IL DRAMMA ITALIANO
La gestione Armellini
Il tradimento dell’8 Settembre
La morte della Patria
CAPITOLO V: PER L’ITALIA, PER IL FASCISMO
Italo Romegialli: l’alfiere della rinascita
La 1a Legione M
Lo spontaneismo fascista
La Milizia nel Regno del Sud
La Repubblica delle Camicie Nere
CAPITOLO VI: LA MILIZIA NELLO STATO NAZIONALE REPUBBLICANO
La Repubblica Sociale: un “Governo di fatto”
I rapporti con i Germanici
La Milizia “totalitaria”
Il progetto Graziani: un esercito nazionale
Il promemoria Canevari
Gli Internati in Germania
CAPITOLO VII: LA MILIZIA IN ARMI
Il Congresso di Verona
Il fallimento di Canevari
Il Corpo delle Camicie Nere
Dalla Milizia alla Guardia
Il rifiuto del Regio Esercito
CAPITOLO VIII: UN FENOMENO EPOCALE: IL VOLONTARISMO GIOVANILE DI GUERRA
Renato Ricci, il fascista integrale
La Milizia Artiglieria Controaerei
La Milizia Artiglieria Marittima
La Guardia Giovanile Repubblicana
La Milizia Nazionale Universitaria
APPENDICE
Documento n. 1: Gradi e struttura della MVSN-GNR
Documento n. 2: I diari storici dei reparti della MVSN
Documento n. 3: L’attività degli USI della MVSN tra il 1° Febbraio 1942 e il 1° Febbraio 1943
Documento n. 4: Dislocazione delle Unità della Milizia Postelegrafonica al 1° Febbraio 1943 e sviluppo della sua struttura operativa nella RSI
Documento n. 5: I numeri della Milizia
Documento n. 6: Le Camicie Nere nella Provincia di Lubiana
Documento n. 7: I Battaglioni CC.NN. operativi all’estero dopo l’8 Settembre
BIBLIOGRAFIA
INDICE DEI NOMI
NOTE
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