Il SUN TZU inizia con una definizione della GUERRA come di un GRANDE AFFARE di STATO: PING Guerra CHE KUO stato CHIH TA grande SHIH affare.[1] Per essere più precisi ed attenerci all’ideogramma lo stato è un ideogramma appartenente ai genere dei radicali che sono un cerchio in forma di quadrato cioè a dire una circoscrizione territoriale dai confini evidenti. Al centro di questo cerchio trovasi un ideogramma che rappresenta un guerriero alabardato, munito di picca a guardia del confine.
Ciò ai tempi di Sun Tzu mentre ora l’idea di stato è resa da un ideogramma che all’interno dei confini pone invece del guerriero la sovranità di giada dell’imperatore con la sua potenza che sottende il cielo la terra degli umani e il sottosuolo o se si vuole la terra con gli umani che la sovrastano e se ne nutrono.
La grandezza dell’affare di stato nel Sun Tzu è resa dall’ ideogramma che rappresenta un uomo a braccia aperte TA e l’affare è rappresentato da una mano che impugna il pennello di scrittura SHIH.
Dalla definizione della Guerra PING che si rappresenta come delle mani braccia che impugnano un’ascia come affare di stato si desume una definizione della Guerra come CI ovvero conflitto interstatuale tra compagini statuali.
E’ questo un limite congenito del SUN TZU. Di tutti coloro che ne parlano a mio avviso non ce n’è uno che abbia fatto questo rilievo e ciò per una deficienza di metodo. Ciò non toglie evidentemente alcun valore all’opera ma ne determina i limiti. Come vedremo nello stato presente la dottrina del SUN TZU è di scarso valore se non per quei principi all’acme dell’astrazione come ho potuto sublimare nel commento della mia traduzione.
La Guerra non è soltanto questo e nemmeno principalmente direi cioè a dire un conflitto interstatuale. Tra l’atro nessuna guerra dopo la seconda mondiale fu mai dichiarata esplicitamente. Occorre pertanto una definizione più generale del caso che non sia quella di un mero conflitto tra diverse estensioni limitate di territori governate da uno Stato costituito.
SUN TZU scrive in un’epoca che fu definita dei Regni Combattenti e non occorre dire altro.
Le guerre erano portate all’esterno come guerre di conquista territoriale o subite da una aggressione esterna e pertanto atte a tutelare difensivamente l’integrità dello Stato aggredito.
Tutto ciò presuppone una condizione più che geometrica cioè rarefatta e generale vale a dire topologica che distingua l’interno dall’esterno di una compagine statuale ridotta all’essenziale.[2]
Le guerre che intese SUN TZU sono allora guerre esterne di protezione od usurpazione confinaria. Lo sconcerto però può prodursi all’interno di uno Stato e in tal caso chiameremo queste guerre più opportunamente GI Guerre Interne. Le Guerre Interne furono altresì chiamate Guerre Civili il che condurrebbe a definire paradossalmente le Guerre Esterne come Guerre Incivili!
Una Guerra Civile Interna fu quella che da noi fu piuttosto definita come Guerra di Secessione nell’ambito di una Confederazione di Stati a tutt’oggi equivocata come sono gli USA!
Gli USA furono e sono tuttora non tanto uno stato quanto una Confederazione di Stati di una tale autonomia reciproca che in taluni stati vige la pena di morte ed in altri no! Sarebbe come per rendere evidente il paradosso degli USA che nell’Europa comunitaria dei 27 Stati di adesso avessimo una Francia che ghigliottina e un’ Italia che mira soltanto alla rieducazione permanente e indefinita del reo ergastolano usque ad mortem suam.
Gli USA non tanto ovviamente per l’estensione territoriale quanto per la struttura interna somigliano più alla Svizzera che non all’Unione Europea presente dei 27 Stati.
La Svizzera è uno Stato solo per quanto concerne soltanto la politica estera mentre ha un esercito su base territoriale che non distingue veramente il militare dal laico. Un tale modello è quello di Israele grosso modo con l’eccezione di quei palestinesi che non vogliono fare il servizio militare o gli ortodossi pur essendo cittadini israeliani. Il servizio militare non viene allora inteso come obbligo né dovere ma come diritto ad impugnare e trattenere presso di sé le armi.[3]
Gli USA sono come la Svizzera anche per via della Guardia Nazionale ma a differenza della Svizzera posseggono l’oltremare oceanico dell’Atlantico e del Pacifico da una parte e dall’altra della propria compattezza di territorio da vigilare ricco non solo di dollari che stampano a loro piacimento quanto di una massa di risorse fisiche geografiche, di soprassuolo agricolo e sottosuolo minerario che ha pari soltanto nella Confederazione Russa, cui non si può non appetire, con la quale peraltro confinano direttamente al Polo Nord con l’ Alasca. Da ciò ne conseguì una vocazione irrefrenabile di dominio planetario peraltro meritato per l’afflusso in epoca trascorsa delle migliori intelligenze europee, ma discutibile al giorno d’oggi per l’entrata in gioco di capacità statuali e culturali millenarie come la Cina e l’India la quale popolata da oltre un miliardo di individui non dimentichiamo essere la matrice della supremazia indoeuropea, della conquista degli Arii Japeti estesi per matrice linguistica dall’Iran alla Norvegia passando per i Baltoslavi, i Germanici e i Greci e i Latini.
Le Guerre Intestine possono altresì definirsi come Rivoluzioni e pertanto si avranno Guerre Esterne di aggressione conquista e/o difesa, tutela di Stati costituiti di contro a Guerre Intestine Interne Civili entro uno stesso stato.
La definizione più accorta ed universale che può darsi in questo caso di Guerra, e che io sappia, fu quella che ne diede nel corso di una intervista che vidi nella catena ARTE un soldato reduce della Guerra nippo-americana, la seconda mondiale per intenderci.
Quel soldato reduce giapponese così sentenziò:
“ In Guerra si ha il permesso di uccidere!”. E non solo aggiungeremo perché quel che stupì i militi americani fu il fatto che i giapponesi non si arrendevano ma seguendo l’etica samurai del Bushido di fronte alla vita e alla morte sceglievano la morte. Fu questa una delle ragioni oltre a quella di porre un freno alle mire espansionistiche della Russia Comunista che indusse gli americani ad usare la bomba atomica.
Sia nelle guerre civili interne che in quelle non civili esterne od interstatuali si può uccidere il nemico in quantità variabili.
Si osserva per il passato che il numero dei morti delle guerre civili rivoluzionarie od interne è assai minore di quello delle Guerre Incivili esterne, epperò assai maggiori sono le conseguenze per l’assetto successivo statuale le Guerre Rivoluzionarie. La rivoluzione francese causò assai meno morti delle campagne di Guerra Napoleoniche e di quelle precedenti producendo un tale sconquasso nell’organizzazione dello Stato nei suoi principi che si può ben dire che a tutt’oggi non se ne è venuti ancora fuori, ma di ciò ci si potrà intrattenere successivamente.
Una vera ecatombe d’uomini fu la Prima Guerra Mondiale un ‘autentico massacro sacrificale al demone dell’Industrialesimo. La sua condotta sul terreno banalmente dapprima spacciata per un progresso insuperabile della supremazia della Difesa sull’Attacco, fino all’avvento dei carri armati che già Leonardo da Vinci aveva progettato, non fu in effetti che un condurre la Guerra in quel che nel SUN TZU si chiama TERRENO DI MORTE SZU TI che consiste nel porre i militi in una condizione che non possano
scappare e che pertanto non resti loro che affrontare di petto il nemico senza poter né fuggire né disertare. Tutto ciò si evidenzia nel motto allato!
Può esservi una novità ora per questa che sembra essere ancora una Guerra di Stati in atto universale cioè la Terza Guerra Mondiale fatta a pezzetti come ha detto il Papa con ragione?
Ciò che francamente sorprende è il numero limitato di morti che si ha nel conflitto russo-ucraino. Se paragoniamo questi bombardamenti a un bombardamento quale fu quello di Dresda non si può che esser confortati dal progresso umano nella vocazione omicida dell’uomo scimmia assassina. Anche il conflitto che oppone lo Stato Israeliano alla compagine inorganica degli stati arabi musulmani circonvicini genera un numero di morti di gran lunga inferiore alle aspettative del riprodursi di una Guerra come fu la Seconda Guerra Mondiale. L’unica novità potrebbe allora consistere, dopo l’espressione tecnologica di queste guerre puntute di droni e missili ed aerei precisissimi, in un massacro nucleare od una contaminazione di massa chimico batteriologica o meglio ancora oramai più che chimico batteriologica Guerra Virale su scala microscopico elettronica.
Staremo a vedere.
Che cosa può porre fine ad una tale apocalittica previsione? La pace ? E quale pace? Quella dei benevoli in processione francescana?
La terza Guerra mondiale è già in atto e non serve aspettare oltre e procede peraltro con grande soddisfazione dell’industria bellica che è industria come quell’altra che non è di guerra ma è più importante ancora perché come dice Mao “Il potere risiede nella canna del fucile”![4]
Se la Pace è impraticabile e si badi bene la Pace non è che la Guerra condotta con altri mezzi per cui se la Guerra non è che la politica condotta con altri mezzi al dire incontestabile di Von Clausewitz la Guerra può che essere arrestata da una politica che non si accontenti di un pacifismo blando di parole ma che contempli invece una GIR cioè una Guerra Interna Rivoluzionaria.[5] Non è la Pace Disarmata che può arrestare una Guerra dall’interno ma soltanto una disobbedienza militarmente organizzata quale fu quella che portò alla vittoria ed alla Costituzione degli Stati Uniti d’America e che oggi dopo le titubanze vergognose di un Eliseo Macroniano dei sopravissuti potrebbe portare ad una vera Unione Rivoluzionaria Europea capace di dotarsi di una lingua sola: il Latino ma ciò non è che l’esaltazione di colui che ha steso quest’articolo e che si scusa in fine con i suoi lettori per queste truci considerazioni!
Per la prossima volta si parlerà dell’ Idolo Tribale per eccellenza e cioè di KRA: l’IDOLO della CRESCITA che tanto lusinga e seduce i tempi desacralizzati che viviamo e che ci confina al rango di Eretici.
Testi a consultare:
Serghej Ciacotin: Tecnica della propaganda politica – Sugarco Milano
SUN TZU : L’arte della guerra – Prefazione e cura di Renato Padoan – Sugarco Milano
I PRINCIPI GENERALI DELLA GUERRA RIVOLUZIONARIA di Cesare Milanese
TEORIA E PRATICA DELLA GUERRA DI GUERRIGLIA del Generale Bayo
LA RESISTENZA TOTALE Manuale di guerriglia del Maggiore von Dach
NOTE
[1] Chiarisco subito che io sono un sinologo ottuagenario che si è formato autonomamente per non aver potuto allora laurearsi a Napoli nella sola scuola universitaria esistente a quei tempi. Non sono aggiornato né voglio esserlo ai dispositivi presenti. Mi attengo alla grafia del Wade Giles senza peraltro indicare il tono del monosillabo parola e non mi do da fare più di tanto per risolvere nel modo ufficiale l’assetto ideografico del cinese. Non sono peraltro affatto d’accordo con coloro che sognano una alfabetizzazione del cinese. L’economia del segno ideografico è totalmente agli antipodi di quella fonetico grammaticale. Pazienza!
[2] C’è da chiedersi ora per esempio se l’Italia abbia il requisito a priori di una Stato munito di confini vigilati o se invece una logica indifferente ma generosa di accoglienza abbia posto termine da un pezzo a questa anticaglia irenica costituzionale cattolica del passato. Tutto ciò trovasi nelle Costituzione italiana che si apre all’accoglienza di chicchessia perseguitato e voglia godere dello status di comprensione ed accoglienza del nostro paese.
[3] Possiamo anche riderci su, ma un attore che diressi mi raccontò di un suo parente svizzero che si suicidò con quel cannone portatile anticarro che teneva in casa organizzato com’era in una milizia permanente per un contrasto immediato al nemico invasore. Lo sfaldamento dello stato confederato jugoslavo fu particolarmente sanguinoso per via del fatto che i singoli ministati che lo costituivano avevano per così dire eserciti propri su base locale, struttura ereditata dal conflitto partigiano e mantenuta.
[4] Mi piace ricordare un aneddoto che mi raccontò mio nonno che a differenza di un suo fratello che fu decorato al fronte di medaglia al valore per aver guidato un assalto sul monte Corno, fu riformato perché monocolo nonostante fosse un buon cacciatore mancino. Ebbene mio nonno mi raccontò che prima dell’entrata in Guerra le auto in circolazione avevano nello chassis un puntone inspiegabile. Una volta dichiarata la Guerra le auto furono requisite e su quel puntone venne installata un mitragliatrice od un cannoncino. Non saprei veramente fornire ulteriori dettagli oltre la fissazione e la buona fede di questa memoria personale.
[5] Il Nazismo conquistò i potere democraticamente persino con un accorta opera di propaganda. I caduti furono irrilevanti e non certo paragonabili a quelli del bombardamento di Dresda succeduto a una guerra globale di Stati. Se questo fu il prezzo da pagare per liberare la Germania dal Nazismo sarebbe stato infinitamente meglio investire sulla propaganda antinazista di un genio della propaganda russa rivoluzionaria come Serghej Ciacotin alla guida del Fronte di Bronzo piuttosto che attendere l’exploit di un industria di guerra che sopravanzò infine le stesse follie pedagogiche cultuali e culturali del Nazismo.