Con La vera storia di Eva e il Serpente, Rita Remagnino ci propone un’opera che sfida le narrazioni tradizionali, ribaltando la prospettiva sulla storia biblica di Eva, il Serpente e la caduta dell’uomo. La Remagnino, ligure naturalizzata cremasca e collaboratrice attiva di EreticaMente.net, si immerge in una riflessione profonda e provocatoria, tentando di riscrivere uno dei miti fondanti della cultura occidentale. Il suo saggio non solo smaschera quella che definisce una “bufala millenaria”, ma propone una lettura alternativa che invita a mettere in discussione la tradizione religiosa e la sua interpretazione della verità. Un testo che si rivolge a chi cerca una visione diversa rispetto alla narrazione ufficiale e ai dogmi consolidati.
Il libro inizia con una riflessione sulla caduta degli angeli, un tema che ha affascinato e diviso teologi e filosofi nel corso dei secoli. Remagnino si interroga se la giustizia sia stata davvero fatta con la cacciata degli angeli ribelli dal cielo, e perché, nonostante la guida degli Arcangeli, l’umanità non abbia mai costruito un mondo migliore. Piuttosto che vedere la caduta come un atto di giustizia divina, l’autrice suggerisce che la violenza che permea la storia umana potrebbe essere il risultato di una scelta errata nella gestione del potere e della giustizia divina.
L’autrice esplora il mito di Lucifero, l’angelo che, dotato di incredibili poteri cognitivi e razionali, è riuscito a stravolgere la propria natura fino a diventare un diavolo. L’autrice invita a riflettere sulla possibilità che Lucifero, anziché essere una figura intrinsecamente malvagia, possa essere stato vittima di una distorsione imposta dalla stessa divinità che avrebbe dovuto proteggerlo. In questa visione, Lucifero non è il cattivo per eccellenza, ma una figura tragica che rappresenta la ribellione contro un sistema che potrebbe essere stato ingiusto.
Il cuore del saggio è il tentativo di riabilitare la figura del Serpente, tradizionalmente visto come simbolo del male e della tentazione. L’autrice propone che il Serpente non sia stato l’artefice della caduta dell’uomo, ma piuttosto una figura di conoscenza che ha cercato di rivelare all’uomo una verità nascosta. Eva, spesso accusata di essere la causa della disobbedienza, viene invece presentata come una protagonista che ha scelto, con coraggio, di espandere la propria consapevolezza e di acquisire conoscenza. Remagnino sfida l’interpretazione tradizionale, in cui Eva sarebbe stata ingannata dal Serpente e condannata per aver mangiato il frutto proibito, suggerendo che la sua azione fosse invece un atto di libertà e di liberazione.
Il saggio si propone di smontare ‘un equivoco millenario’, quello che ha visto nel Serpente una figura demoniaca e in Eva una tentatrice peccatrice. l’Autrice, con uno stile narrativo ricco di dettagli storici e riferimenti biblici, cerca di riscrivere la storia in modo da ridare a Eva e al Serpente una dignità che è stata loro negata per secoli. La saggista non si limita a un’analisi critica dei testi religiosi, ma va anche oltre, interrogandosi su come le narrazioni storiche siano state manipolate nel corso dei secoli per giustificare determinati poteri e ‘gerarchie’ sociali.
Lo stile utilizzato adotta un approccio ‘critico’ e ‘provocatorio’, ma al contempo ben documentato, utilizzando una narrazione fluida e accessibile che invita il lettore a riflettere su temi profondi e spesso scomodi. La sua scrittura è ricca di riferimenti storici e bibliografici, che conferiscono al libro una solida base accademica. Tuttavia, la Nostra non si limita a una mera analisi intellettuale; il suo stile è anche fortemente ‘emotivo’ e ‘coinvolgente’, capace di stimolare un senso di urgenza e di risveglio nel lettore. In questo modo, il libro riesce a coniugare l’aspetto teorico con una componente emotiva che rende il messaggio ancora più potente.
In conclusione La vera storia di Eva e il Serpente è un libro che sfida le convenzioni religiose e storiche, proponendo una visione alternativa di alcuni dei miti fondanti della cultura occidentale. Rita Remagnino non si limita a criticare o a mettere in discussione i dogmi religiosi, ma offre anche un’interpretazione che mira a riabilitare le figure tradizionalmente demonizzate, come il Serpente e Eva, suggerendo che la vera conoscenza e la libertà siano state, in realtà, i veri obiettivi di Eva.
Il libro è anche un’analisi della *costruzione storica* delle verità ufficiali e di come queste siano state usate per consolidare determinati sistemi di potere. In questo senso, l’autrice propone una *revisione radicale* della storia religiosa, invitando il lettore a guardare oltre le narrazioni dominanti e a cercare la verità nascosta.
Eugenio Barraco.