8 Ottobre 2024
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Lorenzo Merlo ed il suo viaggio verso l’Afghanistan – Luca Valentini

L’immagine di Massoud compariva sui muri degli edifici, sui poster appesi ai pali, esposta ai balconi. Era la celebrazione permanente dell’eroe, inconsapevole rappresentazione della speranza di futuro e consapevole segno di propaganda antitalebana” (1).

Lorenzo Merlo (1958) è un giornalista milanese, con la passione della fotografia e dell’alpinismo, collaboratore da diversi anni di EreticaMente, ma anche di altre valenti testate online (vonmises.it, ilgiornaledelribelle.com, bioregionalismo-treia.blogsport.com, e luogocomune.net), autore di diversi testi, tra cui “Sul fondo del barile“, già da noi positivamente recensito (2).

In questa occasione, è un piacere per noi presentare ai nostri lettori qualcosa di autenticamente nuovo per la produzione pubblicistica di Lorenzo, frutto di un’esperienza di vita assolutamente unica ed irripetibile. Ci si riferisce al suo nuovo libro “ESSERE TERRA, viaggio verso l’Afghanistan”, pubblicato Prospero Editore, in cui viene narrato, con un’estrema cura di particolari, facendo trasparire senza remore tutta l’autenticità dell’esperienza vissuta, un viaggio in auto da Milano all’Afghanistan, in cui tutta la bellezza dell’Oriente si riverbera in pagine di rara bellezza descrittiva. La via percorsa dall’autore ha seguito la rotta che dal cuore dell’Europa balcanica l’ha successivamente condotto prima nelle terre di ciò che fu il grande e glorioso Impero Ottomano (Turchia) e, prima di raggiungere Kabul, capitale dell’Afghanistam, di attraversare la primordiale ed indoeuropea terra degli antichi Persiani, quell’Iran sciita che rappresenta ancor oggi uno degli ultimi baluardi sia contro il globalismo occidentale sia contro il fanatismo salafita.

Vincitrice del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como nella sezione dedicata alle opere di viaggio, l’opera non rappresenta una mera narrazione di un viaggio, ma quasi sulle orme di Marco Polo, può essere considerata un’introspezione antropologica nell’ambito dell’animo profonda della cultura islamica ed orientale, priva – ed è un merito che a Lorenzo va sicuramente riconosciuto – di quei pregiudizi tutti europei nei riguardi di tale cultura ormai millenaria:

Come fossimo scienziati della verità, analizziamo lo straniero, convinti che l’analisi possa dirci come stanno le cose realmente. Osserviamo e cataloghiamo credendo di aggiungere sapere a noi e al mondo. E’ per questo che qualcuno è venuto a farci presente che il regolamento del gioco ce lo siamo fatti da soli, che non tutti vogliono partecipare, che ci sono altri regolamenti e altri giochi” (3).

Il susseguirsi degli accadimenti, delle visioni, degli incontri si presenta né come una negazione del mondo multiforme e sempre differente che si presenta al viaggiatore narrante né come un annullamento dello stesso rispetto alla cultura che gli si palesa dinanzi. A differenza, infatti, di coloro che si recano in Oriente e lo odiano senza conoscerlo oppure diventano Orientali integralisti appena varcata la soglia di casa propria, Lorenza Merlo accoglie le identità che gradualmente incontra e conosce mantenendo un sincero atteggiamento di, di ammirazione, ma anche di naturale e dovuto alterità, quale forma più alta di rispetto reciproco:

Ero afgano? Forse si, ma non me ne accorsi. Qualcosa in me manteneva viva l’aleatorietà della partita che stavo giovando” (4).

Non mancano, infine, le crude riflessioni sul processo, anche in codeste contrade, di mercantilizzazione che sempre piùrapidamente svilisce e depauperizza connotati culturali, artisti ed umani che nel XX secolo sembravano al riparo o comunque ben distanti dalla pervasione livellatrice del globalismo liberista. In questo diario di viaggio non turistico, il lettore di EreticaMente potrà ravvisare una somiglianza sorprendente con quanto spesso legge negli approfondimenti antropologici di Martino Nicoletti oppure nei resoconti dall’Europa simbolica ed esotericadi Luigi Angelino, essendo, in fondo, lo stesso spirito che sostanzia le loro pur diverse narrazioni, cioè la determinazione di rappresentare la libera espressione della Vita e dello Spirito.

Note:
1 – Lorenzo Merlo, ESSERE TERRA, viaggio verso l’Afghanistan, Prospero Editore, Novate Milanese (MI, 2019, p. 428;
2 – https://www.ereticamente.net/2019/03/sul-fondo-del-barile-lorenzo-merlo-e-la-coscienza-della-crisi-luca-valentini.html;
3 –Lorenzo Merlo, op. cit., p. 127;
4 – Ivi, p. 269.

 

Luca Valentini

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