Oltre il sottile confine che divide nel tempo e nello spazio l’antico Sapere, autentica fonte che racchiude lo scibile aureo, rifulge di ermetica Luce lo Spirito Sacro dell’autentica Tradizione Arcana. Essa riposa celata nel profondo della coscienza di colui che è “risvegliato”, l’autentico iniziato, che cerca incessantemente, per mezzo dell’ispirazione, animica, di disvelare ciò che è nascosto. Così, se osserviamo una croce ed un quadrato, non possiamo fare a meno di notare che sono formati da due squadre aventi i lati uguali e unite per il vertice, o per meglio dire, per le estremità. Queste indicazioni sono sufficienti per formarsi un’idea della funzione dell’angolo retto nelle combinazioni del simbolismo geometrico. Qualsivoglia costruzione, infatti, procede dall’associazione di due contrari raffigurati dalla verticale (energia, azione, forza) e dall’orizzontale (estensione, inerzia, resistenza). Sotto questo profilo, lo psiconauta è chiamato a mettere in movimento ciò che per sua natura è immobile, a ridestare quel Fuoco interiore capace di riunificare quel che è disperso (solve e coagula). Attraverso l’intelligenza ermetica, plasma e combina gli elementi a sua disposizione con la prospettiva di costruire un tutto stabile e solido. Questo lo stato Alchimico e magico (stato di MAG) che deve originarsi nel “cuore”, centro igneo di Forza. Attraverso un linguaggio muto fatto di simboli, figure impenetrabili, immagini di pietra, fonti sapienziali, si palesa il volto aurificato del Nume. Queste simbologie, di nuovo assemblate, formano quel Corpus Hermeticum il quale, simile a un filo luminoso, unifica e raccoglie attorno a sé tutta la Conoscenza della Terra, dell’Universo e di più universi, specchio di quella Tradizione che è il fulcro di una Conoscenza che si perde nella notte dei tempi e le cui radici affondano in quel tessuto nascosto dal quale tutto ha avuto inizio, riconducibile nella sua simbolica alla Materia Primigenia. La sacralità che permea gesti, parole, segni e il Verbo fecondante, non deve essere inquinata da chi non ha diritto di procedere nel Viatico ermetico, di coloro che seguendo mode per noia o per gioco, profanano ciò che gli Dei proteggono gelosamente, l’Antica Religione, la Sorgente di ogni Sapere. L’origine primordiale di questa Dottrina Arcana, forse, è stata partorita dopo secolare gestazione, da una Civiltà Madre che ne ha sviluppato i dettami, dando vita ad una Via filosofica-pratica, che confluisce necessariamente nel Rito, mezzo elettivo volto a concretare una profonda mutazione dell’essere, una reale trasmutazione che consente di penetrare quelle cause occulte che sottendono alla Creazione interiore, condizione dell’essere che prende vita nel Tempio: il corpo fisico. La Magia, intesa nella sua accezione più alta, può apparire ad una prima analisi astratta, e in parte è così. Spetta al Magista renderla concreta e manifesta sul piano fisico e prima ancora su quello sottile (materia più lieve).
FECONDAZIONE DELL’ASTRALE
Quanto espresso, fa capire che ogni azione compiuta ritualmente, deve sostanziarsi servendosi della Volontà, stato coscienziale che esula dal volere profano-umano, in cui il capriccio e la testardaggine vengono confusi con una natura volitiva. Volere non significa agitarsi. Volere vuol dire creare senza sforzo, generare senza clamori, senza desiderio o aspettative, vuol dire fecondare la “materia” astralizzata, utero universale, sfera lunare che va penetrata e resa gravida, affinché da tale unione resa possibile dalla volontà del Magista (Fallo generatore), nasca ciò che va realizzato. Per tale ragione una condizione di neutralità è indispensabile. Cosa vuole ottenere l’iniziato? Di certo non le basse manifestazioni terrigene, ma quello Stato Superiore che conferisce Sapienza, Conoscenza. Il vero potere non risiede nei fenomeni da baraccone, nelle visioni generate da una coscienza confusa e autosuggestionata ma nell’Ascenso e da quella scintilla dell’Hermes fecondo, che viene depositata come seme prezioso nella coscienza del Magista. In tale maniera si concretizza l’Intelligenza Ermetica, quel sentire che travalica l’umano, dono percettivo capace di intercettare quanto è negato all’uomo comune, avvolto dalla corrente volgare, dormiente e obnubilato da una realtà non veritiera, frutto di una profonda manipolazione. Ecco, allora, i simboli iniziano a fare udire la loro voce, svelano i loro più riposti segreti, dischiudono il portale che immette nel Regno sapienziale e accolgono colui che per lungo tempo e con sacrificio ha lavorato, ha operato e si è spogliato di tutte le sovrastrutture, le zavorre. Catene che lo relegavano in un mondo fittizio, superficiale e privo di spessore. Per pervenire ad una vera realizzazione è necessario Essere e non per Apparire.
IL CERCATORE: ALLA SCOPERTA DELL’ARCA
Importante, anzi direi indispensabile nel corso del proprio Cammino, affrancarsi da tutte le figure dei Maestri che hanno solcato i mari del sapere, non rinnegandole ma preservando la loro memoria e il loro vissuto senza venerazione o misticismo. Molti vivono all’ombra di questi personaggi senza mai seguire se stessi, a volte emulandoli ed innalzandoli a vere e proprie divinità il cui verbo è legge e ogni sentenza la verità assoluta. E proprio tali individui convinti di essere al di fuori da atteggiamenti mistici e fanatici, in realtà vi sono immersi completamente. Ogni figura iniziatica che ha lasciato una traccia anche importante su questa Terra, era principalmente un uomo, un essere umano, straordinario ma umano, con le sue luci e le sue ombre. Con le sue verità e le sue contraddizioni, non era un dio. Se davvero si vuole ascendere verso le regioni incontaminate del Sacro ermeticamente inteso, bisogna seguirsi, gettare un seme che germogliando sia l’espressione più intima del proprio essere, di quella individualità e unicità che devono fare parte dell’Uomo, del Sapiente, del Magus. La realtà presente, contraddistinta da persone che saccheggiano i Veri, che desacralizzano ciò che andrebbe custodito e profanano con le loro azioni dissacranti quanto andrebbe preservato dalle ingiurie della mondanità imperante, sono il risultato di una società malata, corrotta in cui la banalità prepondera a danno di quanto è realmente autentico. Oggi chiunque è convinto di essere un ermetista, un vero iniziato, ostentando pose magistrali che non hanno nulla a che fare con un genuino percorso interiore in cui lo studioso praticante si trova faccia a faccia con la sua natura più profonda e non può barare. Tutto è solo apparenza, ostentazione, menzogna. Colui che cerca, che con vocazione, sacrificio e volontà lavora per divenire un essere umano migliore, consapevole e apportatore di Luce, cerca in se le chiavi della Sorgente unica. Questo è il. sapiente. Attraverso l’Amore, forza magnetica scaturente dal Sole interno, magnete generatore, effonde energia, corrente vibratoria che mediante il Bene permea il suo Universo e l’animo di chi lo segue. Come prescritto nell’antico cerimoniale dei Faraoni egizi, pronunceremo la frase di sigillatura che enunciava il volere de figlio del Sole: “Così sia scritto, e così sia fatto”. Ora la soglia proibita è finalmente aperta…