La fotografia mostra il volto di profilo, con i capelli mossi e le guance con la barba rada. Alle stazioni della metropolitana volantini attaccati alle pareti, sulle colonne ad ogni angolo. Uno dei tanti che la famiglia ricerca, spesso senza esito. I passanti osservano, no, danno al massimo una frettolosa occhiata, forse un po’ morbosa, forse non riuscendo neppure a vedere a leggere. Tutti con il cellulare in mano gli occhi impastati di sonno nervosi irritati soprattutto con questa maledetta fretta, inutile, stupida, indotta. Dopo
à ansia, semmai invidia e speranza. Invidia perché non ho scelto come lui di mettere in gioco i miei vent’anni; speranza perché vuol dire, sia gloria a tutti gli dei ai folli ai ribelli!, che c’è ancora un seme che cresce tra le aride zolle e la nuda pietraia…