Le Conferenze a cura di Roberto Sestito
Prefazione
Le conferenze pubblicate in questo volume, sono parte di un vasto ciclo di letture tenute durante il 1907 nella sala della Biblioteca Filosofica di Firenze. Di tali letture molte hanno già visto la luce in periodici e riviste italiane, o in pubblicazioni separate; ed ora queste sei, che per l’unità fondamentale dell’argomento trattato e per lo spirito che le anima, formano un tutto armonico, riunite in un volume vengono presentate al pubblico a cura della stessa Biblioteca Filosofica.
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Con questa sua prima pubblicazione la Biblioteca Filosofica comincia ad attuare un nuovo lato del suo ampio programma che è quello di cooperare efficacemente e direttamente al rinnovamento della cultura nazionale.
Sorta con questo intento precipuo, la Biblioteca Filoso-fica, eretta in Ente Morale con R. Decreto del gennaio scorso, ha saputo in breve tempo affermarsi nel campo del pensiero italiano come fattore notevole di alta e serena educazione spirituale e intellettuale. Educare non è già istruire; e se purtroppo i così detti istituti di cultura in Italia, sono riusciti a creare un acuto dissidio tra educa-zione e istruzione e hanno reso quest’ultima una cosa troppo spesso vuota ed inutile separandola dall’esperienza pratica della vita e privandola di ogni contenuto spirituale, tanto più vivo e sentito è il bisogno di una istituzione che si adoperi efficacemente alla formazione del carattere e della mente dell’individuo e che tenga alto, ben alto, l’ideale della vera cultura. Questo è il compito che si è assunto la nostra Biblioteca: noi crediamo che educare significhi sviluppare armonicamente tutte le possibilità, tutte le facoltà dell’animo umano, e che per educare sia necessario possedere un ideale che ci illumini e una fede che ci sospinga. Noi crediamo che il valore d’un individuo possa esser determinato dall’ elevatezza del suo ideale, come il suo carattere viene determinato non dalla bontà delle sue intenzioni, ma dalla forza e dalla sincerità dei suoi atti. Noi crediamo infine che la cultura sia il risultato ultimo di una compiuta educazione, la realizzazione del nostro ideale, l’attuazione pratica di tutte le nostre capacità ed energie. La cultura riguarda così il cuore che la mente, così l’animo che il cervello; è uno stato d’equilibrio in cui l’uomo può esplicare liberamente e con perfetta armonia la sua attività infinita. Essere colto significa essere uomo, aver sviluppato la propria razionalità; e solo la persona colta si trova in un’attitudine di perfetta rispondenza col mondo che lo circonda. Intesa così, la cultura costituisce la vera finalità dell’uomo, la nobile meta verso cui egli deve tendere con ogni suo sforzo. Ma per raggiungere, almeno in parte, questo fine altissimo che a molti parrà utopia, bisogna che i nostri sforzi siano armonizzati tra loro, sì che nessuna energia vada perduta, nessuna attività si svolga a danno delle altre.
Ora la Biblioteca Filosofica, che vuol esser centro di vera cultura, tende appunto a render possibile uno sviluppo completo di tutte le facoltà mentali e spirituali dell’individuo, e si serve di molteplici mezzi coordinati e armonizzati tra loro sì che si integrino e completino a vicenda. E così, oltre che col prestito dei libri la Biblioteca manifesta la sua complessa attività con conferenze, gruppi di studio, pubblicazioni. Il prestito dei libri offre il materiale di studio, materiale scelto con un criterio ben determinato, quello cioè di presentare allo studioso una raccolta per quanto è possibile completa delle opere dei grandi pensatori, dei veri mistici e dei sommi poeti, delle opere insomma, che hanno giovato all’evoluzione spirituale dell’uomo e che ci danno una visione alta e filosofica della vita.
Le conferenze, che si tengono ogni anno regolarmente nelle grandi sale della Biblioteca, sono espositive o critiche, mirano cioè o ad esporre in forma chiara e precisa il pensiero di un dato autore o a richiamare l’attenzione del pubblico sui problemi che più possano interessarlo e aiu-tarlo nella formazione della sua cultura. I gruppi di studio poi, che la Biblioteca ha formato ispirandosi al più sano eclettismo, danno modo di discute-re, e possibilmente di risolvere le questioni, i dubbi, le domande che la lettura dei libri e le conferenze hanno fatto sorgere nell’ animo dei nostri associati.
Vengono infine le pubblicazioni che hanno per scopo di allargare il campo d’azione della Biblioteca, interessando il pubblico italiano al nostro lavoro e facendo conoscere al mondo il pensiero e gli scritti di autori degni di essere letti e meditati. Così la nostra istituzione per la sua varia e pur armonica attività, può ben vantarsi di essere un centro di cultura spirituale, un fattore notevole nel rinnovamento della vita e del pensiero italiano.
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Questo volume che ora presentiamo al pubblico, ha tutti i difetti propri di ogni nuovo tentativo ed è ben lungi dal rappresentare l’attuazione del nostro ideale in questo campo, tanto più che le conferenze in esso comprese non furono tenute coll’ intento di esser poi date alla stampa. Pure queste sei conferenze, nonostante tutte le loro deficienze, dovute in gran parte al fatto che trattano argomenti troppo vasti per esser svolti nel breve giro di un’ora, hanno un significato ideale che forse potrà sfuggire al lettore disattento. Esse sono la glorificazione dell’energia creatrice dello spirito umano, e costituiscono un tentativo abbastanza riuscito di una concezione ottimistica della vita, basata sulle aspirazioni più profonde e irriducibili della natura umana. È a questo loro significato ideale che esse debbono la buona (o cattiva?) ventura di esser presentate al pubblico, perché ci e parso appunto che esse illuminassero in parte la mèta verso cui tende la nostra Biblioteca, che è quella di render gli uomini forti e liberi, padroni, per quanto è possibile, del loro destino.
FIRENZE, GIUGNO 1908.
Associazione Culturale IGNIS