12 Ottobre 2024
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Perle di buon governo

Di Leonardo Incorvaia
Torino, data odierna
Una delle patetiche scuse addotte per la mancata defenestrazione della Guardasigilli On. Cancellieri all’indomani dell’ “affaire” Ligresti (si ricorderà la “messa a disposizione” del ministro per la scarcerazione della figlia dell’affarista) era che “stava lavorando bene” e che quindi godeva della fiducia dell’Esecutivo tutto.

Infatti, quanto la Guardasigilli stia “lavorando bene” e quanto sia degna di fiducia lo si constata in questi giorni con la probabile messa in libertà di alcune migliaia di delinquenti e l’adozione di misure di alleggerimenti di pena di vario tipo, il tutto per sfollare le carceri: sull’unica misura giusta e sensata per risolvere l’annoso problema del sovraffollamento, cioè l’allestimento di nuovi penitenziari, magari usufruendo di idonee strutture dismesse già nella disponibilità dello Stato, ovviamente, neppure una parola.

Quanto sia “degna di fiducia”, poi, lo si evincerà dai provvedimenti che il ministro prenderà o meno nei confronti di quei solerti e magnifici servitori dello Stato che vestono i panni rispettivamente del direttore del carcere genovese di Marassi e del giudice di sorveglianza che, totalmente ignari del tipo e della qualità del “materiale umano” a cui dovrebbero fare buona guardia, si sono lasciati sfuggire nei giorni scorsi, grazie ad un improvvido “permesso premio”(!) un pericolosissimo criminale.

Logica vorrebbe che, se proprio non si volesse ravvisare nei confronti dei due un comportamento penalmente rilevante, quanto meno dovrebbero essere allontanati dai rispettivi incarichi per manifesta incapacità e colpa grave, cosa sulla quale, tuttavia, ci sia permesso dubitare: come si dice, l’esempio vien dall’alto e molto probabilmente, quindi, i due malaccorti funzionari concluderanno serenamente la loro carriera nei rispettivi incarichi.

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