16 Luglio 2024
Il Punto...

Prospettive per il Governo di un Paese – Umberto Bianchi

Appena venuto alla luce e già oggetto di feroci critiche. Stiamo parlando dell’inedita formula di Governo che, da poco tempo, è stata battezzata alla Camera ed al Senato con la fiducia al Governo Conte. Da una parte, la macchina del fango con accuse al limite della querela penale, da parte degli sconfitti di sinistra (Pd, Leu e compagnia bella…) e destra (vedi Forza Italia!), dall’altra le critiche di chi, da molte parti, senza che neanche il Governo sia partito, già parlano di promesse non mantenute e di mano troppo morbida. Certamente, essendo nato all’insegna dell’incontro e del compromesso tra due forze simili ma differenti, quali 5 Stelle e Lega, ha dovuto optare per qualche sicuramente sgradevole concessione alla forma, nominando personaggi esterni all’agone elettorale, quali l’attuale premier oltre a qualche ministro, in nome di quel principio di imparzialità e terzietà che, a tali nomine avrebbe dovuto sovrintendere.

Ma che qualcosa di buono e positivo si stia muovendo, ce lo dimostra chiaramente il fatto che, tutti i rappresentanti della nostrana “intellighentzja”, dai Saviano ai Lerner e via discorrendo si stiano scagliando con una inusitata veemenza verbale contro il nuovo esecutivo ed in particolare, contro la figura del neoministro e vice-premier Matteo Salvini. A questi non viene perdonata la promessa di una linea più dura contro sbarchi e clandestini sul nostro territorio ma, anche e specialmente, di esser ad ora la punta di diamante, il maggior esponente di un progetto politico di stampo “identitario” e “sovranista” che, anche se ultimamente stemperato in toni di “bon ton” istituzionale, è tutt’altro che accantonato. Ad ulteriore prova di quanto affermato, la recente uscita di Roger Cohen, dalle pagine niente del New York Times, da sempre nel ruolo di network tutto a difesa dell’ala buonista e progressista del Globalismo. Il Cohen, in un suo corsivo, ha letteralmente perduto le staffe, definendo “terribile e schifoso” il programma del nuovo governo, arrivando a definire i rappresentanti di 5 Stelle e Lega “un branco di miserabili”, in questo confermando che qualche cosa di positivo e veramente innovativo, questo nuovo governo deve averla, per esser oggetto di tali invidiose rampogne da parte della stampa d’Oltreoceano. Un segnale di certo positivo, ma che dovrebbe farci capire che la strada è tutt’altro che in discesa, anzi. Stiamone pur certi, che i Poteri Forti non se ne staranno con le mani in mano e faranno il diavolo a quattro per  mettere i bastoni tra le ruote al neonato governo “penta-leghista”.

Il can can mediatico e le roboanti accuse di Francia e Spagna attorno al caso della nave Acquarius, ne sono un’eloquente testimonianza, accompagnata però, da un sinistro controbilanciamento: è proprio di queste ultime ore, la notizia del silenzioso sbarco di un migliaio di “migrantes/invasori”, a tal proposito, accompagnati e depositati nei nostri porti, dalle solerti unità di quella Marina Militare che, invece di provvedere alla difesa delle nostre frontiere, ha oramai assurto al ruolo di fornitore ed organizzatore di un vero e proprio servizio di taxi del mare, per immigrati. C’è sicuramente ancora molto da fare. E bisogna vedere se il nuovo esecutivo sarà in grado di reggere alle proprie spinte centripete, oltre alle pressioni esterne. Inutile dirlo, mai come ora, è necessario mobilitarsi in direzione di una spinta mediatica, che sappia ruotare attorno ad alcuni semplici, ma irrinunciabili, principi cardine: No all’Euro (anche se il neonato esecutivo sembra aver di proposito rinunciato a questa istanza, di cui bisognerebbe ben chiarire significati e portata, al di là dei soliti ritornelli catastrofisti). No all’Europa. (A questa Europa, nel suo ruolo di gabbia burocratico-finanziaria, non animata da alcuna superiore istanza…).

No agli accordi commerciali internazionali (Che castrano e deprimono la crescita economica dei popoli, a favore del guadagno di pochi ricchi). No ad alleanze strategico militari che, in nome di un innaturale ed anti economico atlantismo,  puntino a sabotare  l’asse geo economico e geo politico Est-Ovest che, sempre più, va ora prefigurandosi, facendo della Nato un organismo antistorico ed oramai sorpassato da nuove dinamiche epocali. No, senza se e senza ma, all’immigrazione di qualunque tipo sul nostro territorio, al fine di tagliare le gambe a chi vuole, creando una società fondata sul lavoro servile, fare del nostro, un paese di schiavi e di miserabili sfruttati.  Mobilitarsi, alzare la voce, ora come non mai, al fine di polarizzare l’asse politico su due definiti schieramenti: uno a favore del Nuovo Ordine Globale, liberista ed individualista; l’altro Identitario e Sovranista, animato dall’idea di un  modello economico “altro”, più attento alle istanze dei popoli, che non a quelle della finanza “creativa”. E questo, con buona pace per i “moderati” di qualsiasi specie e risma, di destra o sinistra che dir si voglia, per i quali, la campana sta oramai suonando a morto, da non poco tempo.

UMBERTO BIANCHI

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