8 Ottobre 2024
Crisi palestinese

Quando i terroristi erano gli israeliani…ovvero la solita memoria corta dei media – Riccardo Borrini

 

Stiamo assistendo in queste settimane all’ennesimo conflitto arabo-israeliano, una guerra drammatica che sta provocando migliaia di vittime innocenti, soprattutto tra i bambini…

Non rievocherò le cause di questo conflitto, che risalgono agli anni venti del secolo scorso, quando iniziarono i primi insediamenti di coloni israeliani in Palestina, organizzati dal movimento sionista in accordo con il governo inglese che aveva ottenuto dalla Società delle Nazioni il mandato sulla Palestina.

Figura 1 L’Hotel KIng David a Gerusalemme colpito dall’attentato

La mia attenzione è rivolta invece a come i giudizi di condanna verso l’organizzazione di Hamas per l’attentato compiuto ad ottobre di quest’anno contro inermi civili israeliani, condivisibili e giustificati per la modalità dell’atto e per l’alto numero di vittime provocato, non ricordino che lo Stato di Israele sia stato fondato anche da organizzazioni che allora furono definite terroristiche, quindi né più né meno di quanto oggi si consideri Hamas.

Mi riferisco in particolare a due organizzazioni paramilitari sioniste che operarono in Palestina tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta del secolo scorso: l’IRGUN (Irgun Tzvai Leumi), ovvero organizzazione militare nazionale e la LEHI (Lohamei Herut Israel), cioè combattenti per la libertà di Israele, entrambe nate da scissioni all’interno della Haganah, le forze di difesa israeliane di allora.

Tra i molti atti terroristici organizzati ed attuati dall’Irgun e dal Lehi ricordo i più noti:

  • nel 1944 fu ucciso il ministro inglese per il Medio Oriente, lord Walter Moyne;
  • nel 1946 ci fu l’attentato all’Hotel King David di Gerusalemme che provocò 91 morti;
  • nell’aprile del 1948 fu compiuto il massacro del villaggio arabo palestinese di Deir Yassin con 100 vittime;
  • il 17 settembre del 1948 fu assassinato il mediatore ONU per la Palestina conte Folke Bernadotte.

Avraham Stern fu il capo della Lehi, ma nel 1942 gli inglesi riuscirono a catturarlo ed a ucciderlo.

Tra gli esponenti di spicco delle due organizzazioni ci furono Yitzhak Shamir, che guidò l’attentato a Moyne, e che negli anni seguenti divenne per ben due volte Primo Ministro del governo dello Stato d’Israele nel 1983-84 e nel 1986-92; e Menachem Begin pure lui primo ministro israeliano dal 1977 al 1983, nonché premio Nobel per la pace nel 1978!

Figura 2 Avrham Stern

Sia la Lehi che l’Irgun furono sciolti nel 1948; i membri dell’Irgun entrarono a far parte delle forze armate israeliane.

Nel 1949 lo Stato d’Israele concesse l’amnistia per i reati commessi agli appartenenti del Lehi; poi nel 1980 istituì una decorazione militare per i suoi membri.

Questi i fatti che dovrebbero essere ricordati quando si parla di attività terroristiche in quel contesto geografico e politico; oggi Hamas si sta comportando in modo simile alle organizzazioni di cui sopra; queste modalità sono sicuramente terroristiche e vanno condannate, ma lo erano anche quelle dell’Irgun e del Lehi; fu anche grazie a queste attività se alla fine lo Stato di Israele poté nascere.

Oggi gli israeliani e tutta la stampa occidentale sembrano avere dimenticato questi precedenti…

Figura 3 Menachem Begin durante un comizio dell’Irgun

Ripeto ogni atto terroristico va condannato, specialmente quando causa la morte di vittime innocenti, ma occorrerebbe essere più obiettivi nei giudizi.

La discussione a questo punto si dovrebbe spostare sulla liceità dell’azione terroristica; essa è stata usata nel passato in vari contesti storici, ma soprattutto nel XX secolo ha trovato larga applicazione, in particolar modo nelle guerre di liberazione, ad esempio in Irlanda ad opera dell’IRA, in Algeria ad opera del FLN. Azioni terroristiche furono condotte anche durante la II guerra mondiale nei territori occupati dalle truppe tedesche da parte dei cosiddetti partigiani…

Quando un’azione terroristica è lecita? O meglio, può essere giustificabile un’azione terroristica se il fine a cui tende è un fine nobile come la liberazione di un popolo dalla dominazione straniera, o dall’oppressione di un governo tirannico?

Qual è la situazione della Palestina oggi, dopo anni di disinteresse da parte dell’opinione pubblica mondiale? Come vivono nella striscia di Gaza milioni di palestinesi?

Hamas non è forse il prodotto di anni di arrogante politica israeliana nei confronti dell’Autorità palestinese?

Queste sono alcune domande a cui i diversi ospiti delle trasmissioni sull’attualità dovrebbero rispondere; ma soprattutto politici, giornalisti, personalità varie della cultura si dovrebbero domandare: “ha ancora un senso finanziare un’Organizzazione delle Nazioni Unite che non riesce a non fare scoppiare le guerre o a fermarle ed in particolare che non è riuscita in settantacinque anni a creare le condizioni per la nascita di uno Stato palestinese?”

 

1 Comment

  • Nazzareno Mollicone 1 Dicembre 2023

    Nell’elenco degli attentati, dimenticate la distruzione dell’Ambasciata della Gran Bretagna a Roma in Via XX Settembre, adiacente a Porta Pia, avvenuta il 21 ottobre 1946, rivendicato dalla “Irgun Zvai Leumi”

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