11 Ottobre 2024
Esteri

Quando il politicamente corretto sconfina nel grottesco – Pietro Ferrari

 

Il Fatto Quotidiano di ieri, 21 dicembre, rivolge la propria attenzione al modo in cui il mondo dell’informazione tedesco ha dato conto della strage di Berlino, in un articolo così intitolato:

Attentato Berlino, né aggettivi né titoli urlati: sui siti tedeschi solo fatti

Eccone un estratto:

Notizie. Senza troppi aggettivi. Le home page dei maggiori organi di informazione tedeschi seguono l’attacco al mercatino di Natale a Berlino con aggiornamenti costanti. Ma senza titoli urlati. Quasi solo e semplicemente fatti, almeno quelli che si sanno, con pochi punti esclamativi e, piuttosto, di domanda.

La redazione del Fatto si compiace dei toni misurati, sommessi, utilizzati dai colleghi tedeschi. Sottolinea l’assenza di punti esclamativi. Si rallegra dell’aggettivazione scarna, dello stile privo di slancio e passione, indicando come modalità esemplare d’approccio quella adottata da Der Spiegel:

Roland Nelles, a capo della redazione online della capitale, firma l’editoriale “Quello che ci rende forti”, in cui spiega come mai come in questo momento sia importante mantenere la “mente fredda”.

Così dev’essere, fra persone evolute: si subiscono feroci attentati che fanno stragi di inermi, ma non va persa, mai, la compostezza. Mente fredda, aggettivi e titoli rigorosamente sussurrati, per non correre il rischio di alimentare la xenofobia, l’islamofobia e in generale l’ostilità nei confronti del diverso.

Questo trattamento, invece, può e deve essere riservato ai brutti e cattivi di Alternative für Deutschland. Scrive Der Spiegel:

Coloro che vogliono trarre vantaggio dalla situazione, come i cinici di Alternative für Deutschland, per istigare uomini contro altri uomini, stanno facendo il gioco dei terroristi. Vogliono dividerci, renderci insicuri e condurci a uno scontro fra culture. Il loro odio genera sempre nuovo odio. Questo è un sentiero che ci conduce dritti al disastro. Non dobbiamo seguirlo.

Il Fatto Quotidiano registra con soddisfazione le prese di posizione fortemente critiche seguite al pronunciamento di un esponente di AfD, Markus Pretzell, il quale, in un “tweet” aveva affermato quanto segue:

Quand’è che lo Stato tedesco controbatterà? Quando avrà fine questa maledetta ipocrisia? Questi sono i morti della Merkel!

Leggiamo su Stern:

Ralf Stegner, vicepresidente del Partito Socialdemocratico, è rimasto scioccato dal tweet del politico AfD, definendolo “Incredibile e disgustoso”.

“Stanno strumentalizzando le vittime di Berlino per il loro odio ripugnante. Inumano e di pessimo gusto”, scrive il deputato della Sinistra tedesca Niema Movassat.

Il mondo politico e la stampa tedeschi trovano del tutto naturale esprimere sdegno, in termini molto accesi, non nei confronti degli autori della strage di Berlino, ma di Alternative für Deutschland.

Circostanza, questa, che dice molto dell’ideologia che ispira l’élite culturale. Vi è di che riflettere, non soltanto in Germania.

Pietro Ferrari

(Fonte foto Corriere.it)

 

4 Comments

  • Cupo 22 Dicembre 2016

    In realta’ I lettori che postano commenti sul fq non sono per niente politicamente corretti. Diciamo che il consenso verso le politiche migrazioniste non si legge proprio.

  • Cupo 22 Dicembre 2016

    In realta’ I lettori che postano commenti sul fq non sono per niente politicamente corretti. Diciamo che il consenso verso le politiche migrazioniste non si legge proprio.

  • Giacomo 22 Dicembre 2016

    I vincitori della seconda guerra mondiale hanno trasformato i popoli sconfitti in una massa di imbelli.
    I giornalisti tedeschi ed italiani servi del potere apolide adunco continuano a volerci rieducare .

  • Giacomo 22 Dicembre 2016

    I vincitori della seconda guerra mondiale hanno trasformato i popoli sconfitti in una massa di imbelli.
    I giornalisti tedeschi ed italiani servi del potere apolide adunco continuano a volerci rieducare .

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