costruisce, si sedimenta nel tempo attraverso l’esperienza delle generazioni. Nella seconda metà del XIX secolo, il positivismo ha rubato questo termine ai romantici, intendendo per conoscenza positiva la conoscenza scientifica, ma poiché costoro presumevano che fino ad allora l’umanità non avesse conosciuto altro che ignoranza e superstizione, ecco che l’uso di questo termine è di fatto capovolto rispetto al significato che gli attribuivano i romantici.

è addebitabile al movimento romantico, ma quella compiuta dal marxismo. Che in tutta Europa dopo il 1917 siano nati i movimenti fascisti, è una cosa che li lasciò completamente spiazzati. Ma come? Milioni di uomini in massima parte appartenenti alle classi lavoratrici, invece di saltare trionfanti sul carro della rivoluzione mondiale, si alzavano in piedi, pronti anche a imbracciare le armi per sbarrare la strada al bolscevismo con qualsiasi mezzo? Per i marxisti il fascismo rimane tuttora un mistero, e naturalmente odiano quel che non capiscono. Gli storici di questa formazione ideologica sono arrivati persino a prendersela con Luigi Salvatorelli che ha proposto l’interpretazione del fascismo come rivoluzione della piccola borghesia.