Sublime rimane lo spettacolare Il Cigno di Tuonela, vero Olimpo di magiche sensazioni panteistiche in cui il Kosmos sembra aprirsi all’Infinito ed alla Potenza. Uno dei pezzi più belli del Grande Musicista che avvicina l’Uomo Aristocratico alle note del Divino. Il suo Nazionalismo fu la motivazione che lo portarono a comporre Kullervo, Eroe Tragico del Kalevala, Poema Nazionale Finlandese che tradotto significa “Terra degli Eroi”. E’ il Paganesimo Finlandese in musica ove il poema Kalevala rappresenta sia un testo letterario, ma anche politico-religioso come i nostri Eneide o Iliade che assurgono a Testi Sacri degli Indoeuropei. L’opera Rakastava è un fulgore di sobria fantasia, dove una serena musica di archi racchiude quell’humus di apparente melanconia che mai si trasforma in sconfitta. Splendida opera che meriterebbe molta più fama di quella che ha.
La suite Karelia ed il celeberrimo Valzer Triste sono troppo noti per dilungarsi in elogi pleonastici. Da rimarcare, però, la delicatezza del Valzer Triste che raggiunge tonalità di un potente, attivo pessimismo che proietta Jean Sibelius tra gli Astri incontestabili dei Geni Musicali. L’opera La Tempesta sfocia in sensazioni di strane presenze fisiche attorno all’ascoltatore: come se il Dio Pan, le Ninfe, le Deità Silvane cominciassero a parlarci, suadenti, calme, solari metempsicosi e metamorfosi di quell’Eterno Paganesimo che il Dio della Musica, Apollo, ha donato all’Umanità. E La Ninfa del Bosco, opera di notevole pregio, offre il palpitare della Dea Natura che produce un matrimonio musicale con il Panteismo in cui gli Dei sono nati dal Kosmos. Autore di numerose sinfonie, tra cui Musica Rituale Massonica essendo egli, al pari di Wolfang Amadeus Mozart un Libero Muratore, riposa addormentato tra le Muse nella casa museo ove visse, amato da tutti i Finlandesi, scultore in note, come Prassitele, dell’Ellenico Bello e Buono, la KALOKAGATHIA. Il suo compleanno era celebrato come Festa Nazionale in Finlandia. Le brutture del mondo moderno gli anno risparmiato questo volgare teatro attuale in cui la Forma e l’Estetica sono cose che, molti, pensano di trovare in un banale outlet. Segno premonitore, questo, che sia il Dio della Musica, Apollo che le Muse hanno abbandonato il volgare Uomo Moderno al proprio Destino per nulla esaltante. Steno Lamonica
6 Comments